Installation view | Louisa Clement, Shift, 2024 | Courtesy the Artist and Cassina Projects, Milan | Photo. Roberto Marossi

Louisa Clement – Shift da Cassina Projects a Milano

Fino al 31 ottobre da Cassina Projects a Milano e visitabile ” Shift”, la terza mostra dell’artista multidisciplinare tedesca Louisa Clement con la galleria.

Affondando le radici nella profonda ricerca sulla portata socialmente dirompente della tecnologia nel transumanesimo, i lavori in mostra — video, installazioni ed opere a muro — ricreano uno scenario sinistro dove l’umano e l’artificiale si alimentano inesorabilmente a vicenda.

Con l’intento di scandagliare il potenziale sconfinato delle manipolazioni genomiche, Shift fa leva sui controversi progressi apportati dalla tecnologia CRISPR/Cas9, spesso descritta come “forbici genetiche”, che per la prima volta ha permesso agli scienziati di apportare modifiche precise ai lunghi tratti di DNA che costituiscono il codice della
vita di molti organismi, compresi gli esseri umani.

Oggi ampiamente utilizzata nella scienza di base, nelle biotecnologie e nello sviluppo di future terapie, l’effettiva
riprogrammazione del genoma di una cellula vivente solleva complesse preoccupazioni di carattere etico, in quanto si profila la possibilità, un tempo utopica, di assumere il controllo della biologia al punto di arrivare a creare l’uomo perfetto.
Con Compression, una minuscola capsula in acciaio inossidabile contenente l’insieme organico del suo lavoro fino ad oggi, sequenziato e trasformato in DNA, Clement mette a nudo le illimitate possibilità di generazione e manipolazione del DNA.

L’artista ha fatto impiantare quella stessa sequenza anche nel proprio corpo, così da accarezzare dolcemente il desiderio vulnerabile di contenere, proteggere e archiviare, ma anche gettando ombre sulla legittimità della preservazione biocibernetica di dati del patrimonio genetico destinati a sopravviverci.

I VIDEO

Due video – Off Target e Believers — mettono in luce temi quali coscienza, soggettività e dinamiche d’interazione collettiva da una prospettiva di asettica standardizzazione tecnologica. Se il primo agisce come un’estensione in movimento di Compression ed enfatizza le inquietanti tematiche di controllo e autorità che aleggiano sull’integrità del
genoma, il secondo si interroga sul destino della spiritualità in un ecosistema generato dall’intelligenza artificiale. Sermoni generati da IA ed estratti inventati della Bibbia risuonano privi di significato in quanto pronunciati da predicatori generici, a loro volta prodotti dell’IA, la cui ottusità ricorda quella di una macchina e tradisce l’assurdità
della fede mediata dalla tecnologia.
Sulle pareti una selezione di Mirrors, traslucidi e accattivanti. La superficie curvata e i filtri colorati applicati sul plexi sembrano giocare con la vanità, mentre le figure riflesse risultano distorte, mettendo in discussione percezione e consapevolezza. Oltre agli specchi, a muro campeggiano due opere della serie Avatar, che evocano intimità,
compassione e alienazione. I manichini, lucidi e indistinguibili, trasudano allo stesso tempo fisicità e assenza di vita. Sentimenti di anonima omologazione ed empatia coesistono.

L’ARTISTA

Louisa Clement (nata nel 1987 a Bonn, Germania) vive e lavora a Bonn, Germania. Si è laureata nel 2014 alla Kunstakademie Düsseldorf come allieva di Andreas Gursky.
Louisa Clement ha esposto in varie istituzioni e musei tra cui Museum Frieder Bruda, Baden-Baden, Germania (2022); Casinò Lussemburgo (2022); Kunsthalle Giessen, Giessen, Germania (2021);
Museo Marta Herford, Herford, Germania (2020); Triennale di Fotografia e Nuovi Media presso Henie Onstad Kunstsenter in Norvegia (2020); Ludwig Forum, Aquisgrana, Germania (2019); Museo Sprengel, Hannover, Germania (2019); Galleria d’arte digitale ZDF (2019); Kunst Raum Riehen, Riehen, Svizzera (2018); Museum für Photographie a Braunschwei, Germania (2018); Cité Internationale des Arts di Parigi e Rencontres Photographiques de Toulouse, Francia (2018) Wallraf-Richartz-Museum Colonia, Germania (2017); Kunsthalle Recklinghausen e Kunsthalle Düsseldorf in Germania (2016). Il suo lavoro fa parte di importanti collezioni: Collezione LBBW, Stoccarda, Germania; Huis Marsiglia, Amsterdam, Paesi Bassi; Atlanta Kulturstiftung, Bad Homburg, Germania; Collezione della Città di Bruhl, Germania; Collezione Ringier, Zurigo, Svizzera.

EXHIBITION VIEW

INFO

Louisa Clement
Shift
Cassina Projects
Via Mecenate 76/45
Milano
www.cassinaprojects.com

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