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L’ORO DIPINTO. El Greco e la pittura tra Creta e Venezia a Palazzo Ducale a Venezia

C’è un filo dorato che attraversa i secoli, unisce terre e sensibilità artistiche, racconta potere, spiritualità e diplomazia. È quello che lega Venezia a Creta, l’antica Candia, in un itinerario visivo che Palazzo Ducale a Venezia esplora con la mostra dedicata alla lunga vicenda dell’icona dipinta.

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“L’ORO DIPINTO. El Greco e la pittura tra Creta e Venezia” è il titolo di un progetto di grande respiro, curato da Chiara Squarcina, Andrea Bellieni e Katerina Dellaporta, che invita a ripensare il Mediterraneo come spazio condiviso di influenze, appropriazioni e trasformazioni.

Un ponte d’oro tra Oriente e Occidente

Nel cuore dello “Stato da Mar”, Creta fu per secoli un crocevia fondamentale: dopo la caduta di Costantinopoli (1453), divenne il principale centro per la sopravvivenza della pittura bizantina. Più di cento botteghe popolavano la città di Candia, lavorando soprattutto su commissione di immagini devozionali per uso privato e liturgico. Parallelamente, Venezia accoglieva artisti e opere provenienti dall’isola, innestandoli nel proprio già composito tessuto visivo. Nasce così una dialettica inedita tra la solennità bizantina e l’esuberanza del Rinascimento occidentale.

Il percorso espositivo: sette tappe tra storia e visione

L’allestimento si articola in sette sezioni cronologiche, che tracciano un’evoluzione coerente e sorprendente. Si parte dal Quattrocento con artisti come Angelos, Akotantos e Andreas Ritzos, che iniziano a recepire modelli gotici. La seconda sezione racconta invece l’avvicinamento progressivo alle forme del Rinascimento veneziano, nei lavori di maestri come Ioannis Permeniatis, influenzati da Bellini e Vivarini.

Il Cinquecento è il secolo delle contaminazioni più feconde. Le botteghe cretesi si aprono all’uso di stampe occidentali, si moltiplicano gli scambi e le rielaborazioni, si affermano figure come Georgios Klontzas e Michael Damaskinos, quest’ultimo attivo anche a Venezia. È in questo contesto che emerge il carisma di Dominikos Theotokopoulos, El Greco, ponte vivente tra Creta, Venezia e la Spagna: in mostra, una selezione straordinaria di opere tra cui Fuga in Egitto (1570 ca) dal Prado e San Pietro dalla National Gallery di Atene.

Il percorso continua con la fase più drammatica: la fine dell’epoca veneziana a Creta, sancita dalla caduta di Candia nel 1669 dopo un lungo assedio ottomano. Le botteghe si disperdono verso le isole ioniche e la stessa Venezia, dove artisti come Emmanuel Tzanes trovarono nuova linfa. La settima sezione racconta proprio la persistenza dell’identità greca nella città lagunare, attraverso la Scuola e la Chiesa di San Giorgio dei Greci, ancora oggi centro nevralgico della comunità ellenica veneziana.

L’ultima parte della mostra apre a un’interazione inedita tra tradizione e tecnologia. Due installazioni immersive firmate da camerAnebbia trasformano il visitatore in esploratore e creatore. La prima, Imago Physis, si basa su un’indagine scientifica realizzata in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Grazie a tecnologie di imaging e ricostruzione digitale, si accede ai segreti di un’icona, esplorandone i materiali e la storia invisibile, connettendosi al patrimonio dell’Istituto Ellenico e alla Chiesa di San Giorgio dei Greci.

La seconda installazione, interattiva e alimentata da una rete neurale, permette di ricreare un’icona personalizzata semplicemente sfiorando un touch screen. Il sistema rielabora forme e colori in tempo reale, restituendoli in proiezione su parete: un gesto effimero, eppure denso di memoria.

La mostra non è solo un percorso di scoperta: è un invito a ripensare le identità mediterranee come fenomeni fluidi e stratificati. L’oro delle icone, più che simbolo di potere o magnificenza, è qui segno di una continuità silenziosa, capace di legare luoghi e tempi remoti. Venezia, nel suo eterno gioco tra Oriente e Occidente, torna così a essere specchio del mondo.

Exhibition View

Info

L’ORO DIPINTO. El Greco e la pittura tra Creta e Venezia
Venezia, Palazzo Ducale – Appartamento del Doge
30 aprile – 29 settembre 2025

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