La pratica di Michael Kenna è quella di usare il tempo come valore aggiunto alle sue foto. I tempi di esposizione lunghi, che arrivano fino a diverse ore sono l’essenza della sua tecnica che gli consente di catturare i dettagli invisibili nascosti.
In un mondo dove le immagini spesso risultano immediate e talvolta sovraccariche, la fotografia di Michael Kenna si distingue per la sua calma contemplativa e la sua intensità poetica.
Questa sua attitudine è contenuta in un volume “Michael Kenna – Venice : Memories and Traces”, un libro dove il fotografo inglese ci invita a riscoprire Venezia sotto una luce completamente nuova, attraverso la sua maestria nel catturare paesaggi senza tempo. Con le sue fotografie in bianco e nero, Kenna svela la città lagunare da un angolo intimo e misterioso, facendo emergere dettagli e atmosfere che sfuggono allo sguardo comune.
Un’arte che gioca con il tempo e la luce
Le sue fotografie di Venezia, che spaziano dai maestosi porticati ai ponti sospesi, sono catturate con esposizioni che possono durare ore, trasformando la laguna e i suoi monumenti in entità quasi mitiche. Ogni immagine, con la sua luce morbida e le ombre che accarezzano i dettagli, racconta una storia di una città che non ha bisogno di parole. Le nuvole che avvolgono le cupole, i riflessi nei canali e le forme sinuose delle gondole parlano di una Venezia silenziosa, lontana dal turismo di massa, una città che respira lentamente in attesa del passare del tempo.
La visione poetica di Venezia: un’ode alla città
Con i suoi scatti, Kenna va oltre la semplice fotografia documentaria, rendendo Venezia un luogo di emozioni e suggestioni. Le immagini raccolte nel volume non solo documentano la bellezza del paesaggio veneziano, ma invitano il lettore a immergersi nell’essenza di una città sospesa tra passato e presente. Ogni fotografia, con la sua qualità onirica e sognante, cattura la solitudine e la serenità della città, una serenità che, forse, solo chi è capace di ascoltare veramente può percepire. La forma architettonica, i ponti solitari, e i riflessi nell’acqua diventano simboli universali di un’emozione che trascende il tempo e lo spazio.
Le immagini di Kenna, esposte in numerose retrospettive e mostre internazionali, confermano la sua posizione di primo piano nel panorama fotografico mondiale. Con questo libro, l’artista aggiunge un altro capitolo alla sua carriera, regalando al pubblico una Venezia mai vista prima, in grado di catturare lo sguardo e l’immaginazione di chiunque sia pronto a esplorare la città con occhi nuovi.
SCORE
LA GALLERY
L’AUTORE
Michael Kenna, nato nel 1953 a Widnes, Inghilterra, è un fotografo britannico noto per i suoi paesaggi in bianco e nero, caratterizzati da un’illuminazione eterea ottenuta tramite lunghe esposizioni, che possono arrivare fino a dieci ore. Le sue fotografie esplorano l’interazione tra le condizioni atmosferiche effimere del paesaggio naturale e le strutture artificiali, creando immagini di grande impatto visivo. Tra i temi delle sue opere si trovano luoghi come il Rouge di Dearborn, Michigan, e l’isola innevata di Hokkaido, in Giappone.
Kenna ha studiato fotografia alla Banbury School of Art e al London College of Printing, dove si è laureato nel 1976. Dopo essersi trasferito a San Francisco nel 1977, ha avuto l’opportunità di esporre e vendere le sue fotografie in gallerie, collaborando con la fotografa Ruth Bernhard, che lo introdusse alle potenzialità creative del processo di stampa. Le sue opere sono conservate in collezioni permanenti di prestigiosi musei come la Bibliothèque Nationale di Parigi, la National Gallery of Art di Washington, il Tokyo Metropolitan Museum of Photography e il Victoria and Albert Museum di Londra.