Dopo Le vite dei surrealisti e I gatti nell’arte Desmond Morris torna con una nuova originale ricerca dedicata al tema del linguaggio del corpo nell’arte.
In posa si presenta come un’enciclopedia illustrata della gestualità umana dalla statuaria romana alla cultura pop, un percorso di scoperta arguto e divertente per rileggere opere più o meno celebri attraverso la lente dei costumi sociali e delle mode artistiche.
Corpi nudi e in pose sconvenienti, ma anche gesti di saluto, benedizioni, smorfie, manifestazioni di minaccia o sofferenza, schiene dritte costrette in abiti eleganti concorrono a formare un vocabolario visivo riconoscibile, per cui è sufficiente una particolare posizione della mano o del piede per suggerire un rango elevato o una discendenza divina. Zoologo, etologo e artista, Desmond Morris esplora con magistrale sottigliezza il linguaggio del corpo nelle opere d’arte, rivelando codici universali ma più spesso tradizioni e consuetudini proprie di una certa cultura o periodo storico. Il suo è un punto di vista privilegiato e appassionante, capace di accostare esperienze artistiche eterogenee, che includono l’arte preistorica e tribale, i dipinti sacri, l’arte moderna e contemporanea, i graffiti.
Si apprende così che il cosiddetto “saluto romano” nasce in realtà da un equivoco, un errore storiografico perpetrato nel corso del XVIII e XIX secolo da artisti come Jacques-Louis David o Jean-Léon Gérôme, “rei” di avere rappresentato eventi immaginari dell’antica Roma includendo gesti con il braccio teso; oppure che la mano nascosta di Napoleone, infilata nel gonfio panciotto bianco, non era un’idiosincrasia personale dell’imperatore bensì una moda dell’epoca, la cui origine può essere rintracciata nella civiltà greca e romana, quando l’oratore era solito parlare tenendo il braccio destro infilato nella toga; o ancora, che la posa con il piede puntato adottata dal Re Sole deriva probabilmente da originali calzature a punta, ispirate alle babbucce orientali portate in Europa dai crociati insieme ad altre curiosità esotiche, talmente scomode da indossare che a partire dal Medioevo divennero emblema del ceto agiato, in contrapposizione alle classi lavoratrici che non potevano certo svolgere le loro attività con una simile mise.
Un singolo gesto, o la sua assenza, può cambiare anche il corso della storia. Nella Cina imperiale di inizio Ottocento il rifiuto dei capi delle delegazioni britanniche di prosternarsi alla maniera tradizionale, un’azione nota come kowtow raffigurata in diverse incisioni e ceramiche, creò non poche incomprensioni diplomatiche e notevoli perdite commerciali: ne seguirono una crescente ostilità, la prima guerra dell’Oppio e quindi la trasformazione dell’isola di Hong Kong in colonia britannica.
Nella raccolta di gesti chiave selezionati da Desmond Morris non mancano infine riferimenti alla cultura pop, come il racconto che fa risalire la “benedizione vulcaniana” elargita da Leonard Nimoy, il signor Spock della celebre serie televisiva Star Trek, a un antico rito ebraico, o cenni all’attualità, come l’abitudine dell’ex presidente George W. Bush di eseguire il gesto delle corna in pubblico per evocare le sue origini texane e il simbolo di quello stato, la razza bovina Longhorn, noncurante della carica offensiva, spesso associata a forze demoniache, di cui quel gesto è portatore, soprattutto in Sud America e nei Paesi del Mediterraneo, dove appare già nel 520 a.C. in un dipinto murale etrusco a Tarquinia.
Rilettura originale della storia dell’arte attraverso la lente dei costumi sociali e delle mode artistiche, il libro percorre senza sosta i secoli e le latitudini, portando per la prima volta l’attenzione dell’osservatore sui gesti e sulle espressioni, invece che sui soggetti, sullo stile o sulla qualità delle opere. Nel farlo, incappa in sorprendenti somiglianze ed eterni ritorni riscoprendo gesti da tempo dimenticati e gettando nuova luce anche sui capolavori che ci sembravano più familiari.
BIO
Desmond Morris (1928) è un celebre zoologo ed etologo britannico ed è stato uno dei volti più amati della tv inglese. È autore di numerosi libri di successo sul comportamento degli animali e degli esseri umani, tra cui La scimmia nuda (1967), tradotto in ventotto lingue, L’uomo e i suoi gesti (1977) e La scimmia artistica (2013). Vive in Irlanda dove continua a praticare l’altra sua grande passione, la pittura. È infatti uno degli ultimi surrealisti viventi: dal 1948 ha realizzato oltre duemilacinquecento dipinti e sono state date alle stampe otto monografie sul suo lavoro. Con Johan & Levi ha pubblicato Le vite dei surrealisti (2018) e I gatti nell’arte (2018).
INFO
Desmond Morris
IN POSA
L’ARTE E IL LINGUAGGIO DEL CORPO
ISBN: 9788860102430
Anno: 2020
Pagine: 320
Formato: 16,5 x 24 cm
Illustrazioni: 231 colore
Finitura: Cartonato con sovraccoperta
Prezzo: 32,00 €