Dominique Lévy e Brett Gorvy, co-fondatori della Lévy Gorvy, hanno annunciato che la loro galleria inaugurerà una mostra internazionale che sarà ospitata nei propri spazi di quattro capitali mondiali – New York, Londra, Parigi e Hong Kong – nell’autunno 2021, esponendo una serie di opere, dense di rimandi, della celebre artista americana Mickalene Thomas (nata nel 1971 a Camden, nel New Jersey).
Questa esposizione su più siti, Beyond the Pleasure Principle, si compone di dipinti, installazioni e opere video che ampliano la decennale ricerca di Thomas sul corpo femminile nero, inteso come sfera di potere, erotismo, capacità d’azione, ispirazione, nonché veicolo per riformulare idiomi visivi familiari al modernismo ed ereditati da alcuni dei maestri più influenti del XX secolo. Presentata in ambienti dal design unico in ciascuna delle quattro location, la mostra di Thomas includerà anche lavori realizzati in collaborazione con la sua musa, nonché compagna di vita, Racquel Chevremont, consulente d’arte, curatrice e collezionista.
LE LOCATION
La mostra Beyond the Pleasure Principle si disvelerà in una sequenza di capitoli correlati e sovrapposti:
• A partire dal 9 settembre, l’edificio storico di Lévy Gorvy a New York City ospiterà la prima tappa di questa progressione, esponendo gli ultimi dipinti di grandi dimensioni della serie Jet realizzati da Thomas – opere che recuperano immagini dai calendari vintage di pin-up Jet Magazine – presentati in un ambiente totalizzante. Sin dalla sua nascita nel 1952, Jet Magazine ha svolto un ruolo centrale nella vita dei Neri Americani per il suo impegno politico e culturale, dando larga attenzione al movimento per i diritti civili (Civil Rights Movement), ma anche alle tendenze della bellezza e della moda generate dal movimento Black is Beautiful (Nero è Bello) degli anni ’70. I soggetti dei dipinti sono donne presenti in numeri vintage della rivista Jet, ricontestualizzati da Thomas attraverso una serie di tecniche artistiche (serigrafia, acrilico e pittura a olio, applicazione di strass), abilmente sintetizzate nel collage, il quale evidenzia la qualità storica del suo caratteristico linguaggio visivo. I soggetti di Thomas sono anonimi, ma lei ne celebra la bellezza, la forza e l’individualità in modo da onorare la piena proprietà che hanno del loro corpo e della loro identità.
• A partire dal 30 settembre, la galleria Mayfair di Londra presenterà il secondo capitolo di Beyond the Pleasure Principle, con dipinti che insistono nell’esplorazione di Thomas dei materiali d’archivio della rivista Jet. Prima mostra personale londinese dell’artista, questa esposizione presenta la sua serie Jet Blue. In questi dipinti Thomas rilancia la fonte storica per offrire la sua nuova e contemporanea visione della bellezza e dell’identità come sfida agli stereotipi e alla politica di obsoleta rispettabilità.
• Il capitolo parigino della mostra aprirà il 7 ottobre nello spazio Lévy Gorvy recentemente inaugurato nel quartiere del Marais, con un corpus di opere, Tête de Femme, in cui Thomas chiama in causa i suoi predecessori nel campo della storia dell’arte – in particolare Picasso, Leger e Warhol –, per affermare un nuovo tipo di pittura storica autoriflessiva. Attraverso forme astratte, frammentate e riassemblate, le opere in mostra esemplificano un approccio pionieristico alla ritrattistica, caratterizzato da un marcato uso del colore e da una visione non celebrativa delle proporzioni e degli elementi geometrici. Questa presentazione includerà una collaborazione video sperimentale di Thomas e Chevremont.
In concomitanza con la mostra parigina presso lo spazio espositivo Lévy Gorvy, Thomas presenterà una serie di collage nella nuova sede della Galerie Nathalie Obadia, nell’ottavo arrondissement.
• Dal 14 ottobre, l’esposizione di Hong Kong nello spazio Ice House Street, nel Central District, ospiterà la più recente serie sociopolitica di dipinti di grande formato Resist, in cui Thomas riflette sull’attivismo dei Neri Americani per i diritti civili (Black American Civil Rights) dagli anni ’60 fino ai giorni nostri. Queste opere esplorano la discendenza storica delle donne che hanno a lungo guidato la lotta per una reale democrazia a favore dell’uguaglianza, contrapponendosi all’incessante violenza e disumanizzazione dei corpi neri e mulatti. Queste tele a più strati rivelano un aspetto più dichiaratamente politico dell’opera di Thomas, ritraendo immagini di manifestanti serigrafate in sovrapposizione a foto d’archivio del movimento per i diritti civili, quindi lavorate in acrilico e con la pittura a olio. Il titolo della mostra, Beyond the Pleasure Principle (Al di là del principio del piacere), coniuga i titoli di due opere che hanno influenzato il lavoro di Thomas: The Pleasure Principle, brano tratto dall’album Control di Janet Jackson, del 1986, e lo storico saggio di Sigmund Freud Beyond the Pleasure Principles, del 1920.
Mentre la canzone di Jackson è un inno d’amore, perdita ed emancipazione femminile, il saggio di Freud traccia delle connessioni tra l’Es, la repressione, la libera associazione e la libertà libidica. Nel combinare Jackson e Freud per dare nome alla sua mostra, Thomas dichiara specifiche intenzioni politiche, filosofiche e artistiche, come donna queer e nera nel mondo, riconoscendo inoltre una tecnica formale radicata in gran parte del suo lavoro complesso e accattivante.
L’amore fa cadere le maschere, quelle maschere che temiamo di abbandonare, ma che sappiamo di non poter continuare a usare»
— James Baldwin
La critica Sasha Bonét ha descritto il collage come
una pratica storica dell’immaginazione nera [che] ci ha reso possibile visualizzare un futuro precedentemente insondabile di fronte alla violenza e all’incertezza. È stato un modo creativo di amarci anche se non ci è stata mostrata cura, un modo per esprimere le profondità delle nostre esperienze, anche quando nessuno ci ha mai
chiesto come ci siamo sentite, di dare un volto a tutto ciò che non è visibile».
Mickalene Thomas utilizza il collage per collegare fonti disparate. Tra queste vi è il lavoro artistico dei suoi predecessori neri come Romare Bearden, Jacob Lawrence e Faith Ringgold, che hanno infranto le convenzioni del modernismo europeo incorporando l’arte africana, la storia orale e l’estetica quilting; gli enigmatici ritratti fotografici di nudi femminili neri che hanno popolato i calendari della Johnson Publishing Company negli anni ’60 e ’70; le innovazioni formali sviluppate da artisti come Henri Matisse, Pablo Picasso e, in particolare, Tom Wesselmann, riesaminate, riconfigurate e decostruite nell’opera di Thomas; infine, la fotografia documentaristica che ha raccontato il ruolo centrale delle donne nei movimenti per i diritti civili e per la giustizia sociale in America e a livello internazionale. Attraverso il suo uso perturbante del collage come strumento e linguaggio composto da vari mezzi, movimenti ed epoche, Thomas produce opere che radicalizzano e reinventano il corpo erotico femminile nero come entità di urgente dinamismo.
IL CATALOGO
La mostra Beyond the Pleasure Principle presso Lévy Gorvy, sarà accompagnata da una pubblicazione che comprende saggi e un’intervista con l’artista. L’esposizione, inoltre, anticipa l’uscita, a novembre 2021, di Mickalene Thomas, la prima grande monografia dedicata alla carriera dell’artista, pubblicata da Phaidon Press. Realizzata in stretta collaborazione con Thomas, questa pubblicazione includerà saggi di Roxane Gay e Kellie Jones.
Dominique Lévy, della Lévy Gorvy, ha sottolineato:
«Siamo orgogliosi di collaborare con Mickalene Thomas e di presentare i suoi più recenti lavori a un pubblico ampio e diversificato, che abbraccia fusi orari e culture diverse. L’arte di Mickalene si contraddistingue per la forza e contemporaneamente per la vulnerabilità, per l’eloquenza e l’enigma, per la sensibilità pittorica associata al rigore concettuale. È una grande artista americana,
erede di potenti tradizioni estetiche e sociopolitiche, capace di sfidare il passato, ripensare le convenzioni e proporre una visione diversa per il futuro. È nostra gioia e onore condividere il suo lavoro a livello internazionale in un momento in cui la sua potente rilevanza e risonanza può servire da richiamo per un cambiamento positivo»