Una retrospettiva dedicata a Jeanne Modigliani è quella che è allestita fino al 25 luglio allo Spazio Musa di Torino.
Questa mostra è una piccola retrospettiva dedicata a Jeanne Modigliani, che abbiamo voluto organizzare in
occasione dei 40 anni dalla sua scomparsa – spiega Francesco Longo Direttore artistico dello Spazio Musa Torino.
E’ un piccolo contributo nel tentativo di evidenziarla come artista, esponendo ventuno opere scelte da una
collezione privata a Parigi, opere che meriterebbero di essere tutte acquistate, non perché lei sia stata la
figlia di Amedeo, ma perché se lo merita. Ha dedicato un lungo periodo per inseguire le opere del padre:
studiarle e garantirne l’autenticità, oltre che ricostruire la figura di un papà mai conosciuto e probabilmente
trascurando il tempo per se stessa. Con questa mostra le restituiamo un pò di quel tempo svanito
ricordandola.Con uno stile che si avvicina all’espressionismo astratto e talvolta alla figurazione, le opere di Jeanne
Modigliani riflettono, con totale sincerità e libertà, i più profondi stati d’animo. Da composizioni dinamiche e
spontanee a quelle più calme e rasserenanti, Jeanne riusciva a catturare nelle sue opere il suo io più intimo
e personale.La pittura astratta è molto affine agli stati d’animo e racconta di noi stessi; per Jeanne rappresentava un
mezzo per esprimere e rappresentare se stessa attraverso i colori e i collage. Che la vita non le abbia offerto
un percorso felice e sereno è risaputo, perciò sulla tela si esprimeva con enigmatica vivacità e colori.
Nonostante la notorietà del cognome ereditato, la lettura dei suoi dipinti ci lascia intuire una sua semplice
dichiarazione: “Io sono così”.
L’ARTISTA
Jeanne Modigliani nacque a Nizza il 29 novembre 1918 da Jeanne Hébuterne e Amedeo Modigliani.
Dopo la morte dei genitori nel 1920 venne accolta dalla nonna paterna Eugènie Garsin e dalla zia Margherita Modigliani vivendo tra Livorno e Firenze. Si laureò a Firenze in lettere moderne, indirizzo in Storia dell’Arte,
con una tesi su Vincent Van Gogh. A causa del fascismo, in quanto ebrea, durante la seconda guerra mondiale,
si rifugiò a Parigi. Quando la Francia venne occupata dai nazisti entrò nel Maquis, la resistenza francese, e
venne anche incarcerata per motivi politici.
Nel 1952, con una borsa di studio del Centro Nazionale della ricerca scientifica, Jeanne intraprese una ricerca
su Van Gogh, in Francia e in Olanda. Tornata ad occuparsi della biografia del padre Amedeo Modigliani, scrisse
nel 1958 il libro Modigliani, senza leggenda edito dalla Vallecchi Editore. Il suo lavoro costante per ottenere
un riconoscimento ufficiale al valore dell’opera paterna ebbe un gran successo nel 1981, quando a Parigi
allestì la mostra più completa di Modigliani sino ad allora tenutasi: oltre duecentocinquanta opere fra dipinti,
sculture, gouaches e disegni. Nel 1983 creò gli Archivi Legali Amedeo Modigliani tra Parigi e Livorno dove
l’Associazione venne ospitata all’interno della casa Natale di Via Roma 38.
EXHIBITION VIEW
INFO
Jeanne Modigliani – “Une petite retrospective”
Fino al 25/07/24
A cura di Francesco Longo
Spazio Musa – Via della Consolata 11/E Torino