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In Conversation: A Photographic Dialogue Between Japan and Korea alla Christophe Guye Galerie di Zurigo

Ha inaugurato alla Christophe Guye Galerie la mostra “In Conversation: A Photographic Dialogue Between Japan and Korea”.

Un dialogo accattivante tra dieci artisti provenienti da Giappone e Corea, ognuno rinomato per il proprio approccio unico alla fotografia.

L’interazione tra questi artisti, Hiroshi Sugimoto, Risaku Suzuki, Rinko Kawauchi, Yoshinori Mizutani, Syoin Kajii dal Giappone e Bae, Bien-U, Jung Lee, Jun Ahn, Ina Jang, A Mi Yoon dalla Corea, crea un ricco arazzo di esplorazione visiva e introspezione.

GLI ARTISTI

Il loro lavoro esplora collettivamente temi di identità, natura e percezione, offrendo approfondimenti profondi su esperienze sia personali che universali.
Hiroshi Sugimoto e Bae, Bien-U esplorano entrambi il passare del tempo e la relazione tra natura e percezione umana. La serie “Diorama” di Sugimoto cattura l’artificio delle esposizioni dei musei di storia naturale, rivelando la tensione tra realtà e rappresentazione. Ciò contrasta con le immagini di antichi pini e luoghi sacri di Bae, Bien-U, che
evocano un senso di atemporalità e continuità spirituale. Le loro opere si intersecano nella loro qualità meditativa, presentando la natura e la rappresentazione storica sia come sfondo che come punto focale per esplorare temi esistenziali.
Risaku Suzuki e Jung Lee si impegnano entrambi con il mondo naturale, ma da prospettive distinte. La serie “Water Mirror” di Suzuki riflette la serena interazione tra acqua e luce, catturando la sottile bellezza delle superfici riflettenti. L’integrazione di sculture al neon di Jung Lee nei paesaggi naturali presenta un sorprendente contrasto, evidenziando la collisione tra elementi artificiali e organici. Le loro opere creano un dialogo tra tranquillità e spettacolo, invitando gli spettatori a considerare la tensione tra ambienti naturali e costruiti.
Rinko Kawauchi e Ina Jang condividono un’attenzione per il personale e l’introspettivo. La serie “Ametsuchi” di Kawauchi, con le sue immagini contemplative di roghi rituali e cicli naturali, contrasta con gli autoritratti surreali e gli scenari messi in scena di Jang. Mentre il lavoro di Kawauchi immerge gli spettatori nella bellezza effimera della natura, le fotografie di Jang creano un regno fantastico in cui identità personale e temi esistenziali convergono. La loro interazione evidenzia l’esplorazione di mondi interiori e narrazioni personali, con l’introspezione serena di Kawauchi che completa l’autorappresentazione fantasiosa di Jang.
Yoshinori Mizutani e Jun Ahn esplorano entrambi la relazione tra ambiente e sé. La serie “Tokyo Parrots” di Mizutani cattura la vivida interazione tra elementi urbani e naturali, mostrando la coesistenza di una fauna selvatica vibrante all’interno del paesaggio urbano. Gli audaci autoritratti di Jun Ahn sui bordi dei grattacieli sfidano la percezione di vulnerabilità e scoperta di sé. La giustapposizione urbana di Mizutani contrasta con i drammatici confronti di Ahn con l’altezza e la paura, creando un dialogo tra ambienti esterni ed esperienze interne.
Syoin Kajii e A Mi Yoon affrontano entrambi temi di introspezione e trasformazione. I paesaggi sereni di Kajii, influenzati dalla pratica Zen, evocano un profondo senso di contemplazione spirituale e bellezza naturale. Il lavoro concettuale di A Mi Yoon si addentra nella trasformazione personale e nella profondità emotiva, utilizzando composizioni stratificate per rivelare le complessità dell’identità. L’approccio meditativo di Kajii integra le esplorazioni concettuali di Yoon, offrendo una profonda riflessione sulla natura del sé e dell’esistenza.

INFO

In Conversation: A Photographic Dialogue Between Japan and Korea
Fino al 28 settembre 2024
Christophe Guye Galerie
Dufourstrasse 31 – 8008
Zurich/Switzerland

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