Il falco e la colomba. Arti visive tra conflitto e riconciliazione a Vigevano

Dal 7 al 15 giugno 2025, la Seconda Scuderia del Castello di Vigevano ospita la mostra collettiva “Il Falco e la Colomba”, progetto curatoriale di Gabriele Cannici promosso dall’Associazione culturale EVUZ ART ODV in collaborazione con Rete Cultura Vigevano.

Un titolo che evoca sin da subito la tensione simbolica tra due forze opposte — aggressività e tolleranza — messe in scena attraverso un ampio ventaglio di linguaggi artistici: pittura, scultura, installazioni, opere multimediali e azioni performative.

Pierangelo-Russo

Il percorso espositivo

Il percorso espositivo, articolato e plurivoco, si presenta come un’indagine visiva sulla dualità che abita l’animo umano, contrapponendo istinti bellicosi a slanci pacificatori. Gli artisti coinvolti, provenienti da contesti culturali eterogenei, propongono letture intime e collettive del conflitto, attraverso opere che oscillano tra denuncia e sogno, tra realtà e sublimazione.

Il falco — emblema della guerra, del dominio, dell’impeto — e la colomba — simbolo di pace, fragilità e speranza — volteggiano idealmente sulle torri del castello, trasformando la sede storica della mostra in uno spazio carico di ambiguità poetica. Una “pericolosa leggerezza”, come la definisce Cannici, che prende forma nel dialogo tra le opere, in quell’istante sospeso tra trattenere e lasciare andare, tra memoria e immaginazione.

L’esposizione, idealmente in continuità con il contest fotografico per le scuole realizzato dal Coordinamento per la Pace di Vigevano e Lomellina, si radica nel presente, attraversato da tensioni globali e disumanizzazioni quotidiane, ma lo fa con uno sguardo teso alla possibilità di una ricomposizione. L’arte, in questo senso, si fa strumento di consapevolezza, offrendo uno spazio simbolico per riflettere sul valore del dialogo e sulla fragilità del gesto umano.

Guerra e Pace sono dentro di noi, sono i nostri eccessi, le nostre alienazioni, la nostra quotidianità, il nostro tempo. I pochi fra noi che le hanno vissute veramente, così come le racconterebbe un soldato di ritorno dal fronte, in verità tramandano sensazioni indecifrabili.”

Il curatore Gabriele Cannici

E proprio queste sensazioni, non sempre decifrabili né conciliabili, si sedimentano nelle opere in mostra, dove il gesto artistico cerca di trattenere l’irripetibile, eppure ne viene continuamente attraversato. Così alcune forme sembrano affiorare da una ferita ancora aperta, altre invece si offrono come presagi, o come inviti a immaginare un’altra postura possibile verso il mondo.

Archetipo – Giuse Iannello fondo nero

Info

Il Falco e la Colomba
Dal 7 al 15 giugno
Seconda Scuderia del Castello di Vigevano

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