Holy Club

Il culto dell’algoritmo: Holy Club indaga il sacro nel digitale

Cosa accade quando l’intelligenza artificiale smette di essere uno strumento e si fa simbolo? Quando i linguaggi digitali si intrecciano con la mitologia, l’estetica si contamina con l’invisibile e l’arte diventa liturgia contemporanea?

A queste domande tenta di rispondere GODS OF THE DIGITAL AGE evento curato da Marta Ballara in programma Mercoledì 25 giugno all’ Holy Club di Carnate (MB), spazio liminale tra clubbing e riflessione culturale, che per una sera si trasforma in osservatorio del divino tecnologico.

Il programma

Alle 19.30, il programma si apre con un talk moderato da Domenico Fragata che coinvolge tre voci trasversali: Gianluigi Ballarani, Chiara Canali e Gebelia. Quattro sguardi che si confrontano su come le tecnologie emergenti stiano ridefinendo comportamenti, identità e archetipi culturali. L’intelligenza artificiale, in questa cornice, non è soltanto oggetto di studio ma campo mitopoietico: un nuovo pantheon di simboli e poteri invisibili che modella la società come un tempo facevano le religioni.

Domenico Fragata, filosofo di formazione, artista e autore, da anni lavora all’intersezione tra tecnologia, simbolismo e arte, esplorando il rapporto tra umano e artificiale attraverso il progetto THEM.
Gianluigi Ballarani è un imprenditore tecnologico, artista digitale e docente universitario di “Digital Marketing and Crypto Strategies” all’Università di Pavia. Autore di Homo Crypto, Digitalization e Young Finance. Ha esposto a New York, Amsterdam, Rotterdam e Londra. E’ tra le dieci figure più influenti del panorama crypto italiano secondo il Sole 24 ore.
Chiara Canali è una critica d’arte, giornalista e curatrice indipendente, autrice del libro “Tecno-socialità. Partecipazione e Interattività nell’arte contemporanea” e co-autrice del volume “L’opera d’arte nell’epoca dell’Intelligenza Artificiale”. Ideatrice e promotrice di eventi artistici e iniziative culturali nell’ambito New Media.
Gebelia è visual designer è artista digitale indipendente il cui lavoro è stato riconosciuto da istituzioni creative come Adobe ed esposto in Italia e all’estero. Ha co-fondato realtà attive nella promozione dell’arte digitale come Inksea e The Builders DAO.

La mostra

Durante l’evento Holy Club si trasformerà in uno spazio immersivo dove arte, filosofia e tecnologia si fondono. In mostra, le visioni di cinque artisti che esplorano simboli, miti, narrazioni legate all’era digitale contemporanea con la curatela di Marta Ballara.
THEM un progetto artistico-filosofico di Domenico Fragata, vengono approfonditi i confini tra umano e macchina, linguaggio e simbologia.
Gebelia, visual designer dalla cifra meticolosa con uno stile pop-tech, riflette sull’identità digitale e sul consumismo simbolico contemporaneo.
Eva Eller artista e illustratrice, affronta temi riguardanti la trasformazione spirituale e il sacro attraverso un’arte neo-rinascimentale unita al misticismo. Ispirata anche da alchimia e tecnologia contemporanea, reintepreta tecniche dei Maestri del Rinascimento italiano e nordico intrecciate con la bellezza eterea dell’arte dei Pre-Raffaelliti.
Carlo Scarpa, artista multidisciplinare italiano, la sua ricerca artistica spazia dalla pittura passando dall’installazione site-specific per poi arrivare alla scultura, trasfigurando forme archetipiche appartenenti alla semantica del quotdiano in relazione alla figura umana.
Sares, artista digitale che unisce l’ambizione estetica dell’arte moderna da cui ne ricava i generi fra cui natura e anatomia umana con un’innovativa impronta tecnologica. Crea opere immersive che trasformano lo spettatore in parte viva dell’esperienza.

Performane

Dalle 21.30 Sadlo, Leli Neeraja e Adriano Lombardo daranno vita ad una performance che unisce suono, corpo e visione.
La performance prende vita dalla collezione Gods of the Digital Age di THEM proponendo una riflessione sul nostro presente: un’epoca in cui algoritmi e intelligenze artificiali sfuggono alla nostra comprensione, influenzando invisibilmente le nostre vite.
Come gli dèi dell’antichità governavano i destini degli uomini, così oggi nuove entità digitali plasmano il nostro quotidiano. Ogni traccia nasce da un sample inizialmente suggerito dal dialogo con l’IA per ogni opera del progetto THEM. Prende poi forma una narrazione musicale che dà voce all’immagine, trasformando l’arte visiva in racconto sonoro.

Il programma

18.30 apertura
19.30 talk con ospiti
20.30 apericena
21.30 performance musicale
22.30 DJ set
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

Info

GODS OF THE DIGITAL AGE
SIDE EVENT UFFICIALE DI ETH MILAN 2025
TALK-ART-MUSIC
A cura di Holy Club e Marta Ballara
Mercoledì 25 giugno 2025 | 18.30-00.00
Holy Club, Carnate (MB) Via Galilei 30

https://www.instagram.com/holy_club_group
https://holyclub.it/

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