Fino al 4 dicembre 2022, il Museo MA*GA di Gallarate (VA) accoglie due mostre dedicate ai linguaggi del colore.
Le due rassegne, curate da Alessandro Castiglioni, si aprono in occasione della 18^ Giornata del contemporaneo di AMACI – Associazione Musei Arte Contemporanea Italiani, in programma sabato 8 ottobre.
“Il rilancio di Duemilalibri – afferma Claudia Mazzetti, assessore alle Attività Formative del Comune di Gallarate – accompagna questo allestimento del Museo che per l’occasione, durante il festival, sarà a ingresso gratuito. Invitiamo così tutti i cittadini a partecipare alle attività culturali della Città in modo libero e gratuito e come occasione di formazione, approfondimento ma anche svago e aggregazione”.
LA PRIMA MOSTRA
La prima, dal titolo I colori scappano sempre propone il nuovo allestimento della collezione del MA*GA, rimodulato proprio seguendo la linea e il ritmo del colore.
Due specifici approfondimenti si articolano attraverso gli spazi del museo, mettendo in luce alcuni episodi fondamentali della storia dell’arte italiana dal secondo Novecento a oggi.
Il primo è riservato al rapporto tra astrazione geometrica e progettazione, dal Movimento Arte Concreta al design di anni cinquanta e sessanta, con opere di Soldati, Prampolini, Munari e oggetti di design di Campi, Magistretti e Sottsass.
Il secondo si sofferma sulle possibili declinazioni dell’idea di colore come linguaggio, dagli aspetti più segnici a quelli di matrice concettuale caratteristici di movimenti come la Pittura Analitica, fino alle sperimentazioni più contemporanee di autori quali Griffa, Blank, Isgrò e Vitone.
Il titolo dell’esposizione trae ispirazione da una riflessione di Ettore Sottsass che affermava che “i colori scappano sempre da tutte le parti, scappano al rallentatore come le parole, che scappano sempre, come la poesia che non si può mai tenere nelle mani, come i racconti belli, i colori scappano da tutte le parti, non si riescono mai a fermare”.
LA SECONDA MOSTRA
La seconda è la personale dell’artista e designer Umberto Ciceri (1961), dal titolo La forma del ritmo, al MA*GA e all’aeroporto Internazionale di Malpensa, T1.
Il progetto espositivo si concentra sulla produzione astratto–analitica di Ciceri, che prende le mosse dal Manifesto Realista (1920) di Naum Gabo per approfondire le sperimentazioni cromatiche caratterizzate dall’uso sperimentale di superfici lenticolari.
“I visitatori – afferma Umberto Ciceri – si muoveranno continuamente, produrranno da soli le associazioni necessarie, troveranno il loro ritmo: gli articoli della Dichiarazione dei Diritti Umani che si susseguono, i corpi che si agitano, i canti regolati da codici geometrici, i colori sulla soglia dell’invisibilità, le opere intarsiate composte secondo regole contrappuntistiche, tutto entrerà in risonanza, proponendo un’atmosfera percettiva contemplativa e sospesa”.
La pratica di Umberto Ciceri si concentra su studi di carattere percettivo e cromatico attorno l’ottica, la struttura chimica dei colori e dei processi neurofisiologici di ricezione delle immagini.
INFO
I COLORI SCAPPANO SEMPRE
UMBERTO CICERI. LA FORMA DEL RITMO
Gallarate (VA)
Museo MA*GA (vie E. De Magri 1)
Fino al 4 dicembre 2022