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Iώ dal 18 febbraio a Cassina Projects Milano

Il mito di Iω, prima sacerdotessa di Hera, moglie di Zeus, è la quintessenza di una storia di tormento, metamorfosi e soprattutto desiderio.

La passione, considerata come una forza gravitazionale che trascende estetica e forma, governa gli dei immortali al pari degli esseri umani.

Ninfa piacente e amante mortale, Iω venne sedotta da Zeus e trasformata in giovenca per essere nascosta dalla gelosia della moglie Hera. Hera, comunque sospettosa, chiese la giovenca in regalo a Zeus ed egli seppur riluttante fu cosi costretto a cederla. Argo, che aveva cento occhi, fu mandato da Hera a fare la guardia a Iω in modo che Zues non potesse farle visita. Tuttavia Zeus, alle prese con un incontrollabile desiderio, incaricò Ermes di distrarre ed uccidere Argo. Iω venne cosi liberata, ancora nelle sembianze di una giovenca, ma Hera le diresse contro un insetto che la pungesse senza sosta, obbligandola di fatto a vagare senza pace attraverso territori sconosciuti. Una volta giunta in Egitto, fu Zeus in persona a salvarla e a restituirle tratti umani. Qui Iω darà alla luce i figli di Zeus.

La mostra riunisce una selezione di opere figurative di giovani artiste che esplorano il concetto di identità con un’enfasi sulla sublimazione del desiderio e dei moti inconsci che definiscono l’esperienza femminile.

L’ampio spettro di contaminazioni estetiche e i molteplici modi in cui i riferimenti artistici riecheggiano in queste narrazioni contemporanee, riflettono il denso intreccio di costrutti sociali e istinti individuali, mentre il patos insito nella figura umana riassume la multi dimensionalità dell’esistenza odierna.

Enigmatici e animati dal desiderio di riscoperta di intimità, i lavori in mostra attingono dal linguaggio del Surrealismo, teatro onirico dove miriadi di identità prendono corpo e si esibiscono.

L’ARTISTA

Rebecca Brodskis (1988) colloca il suo repertorio di eleganti silhouette su sfondi anonimi. Privati di un contesto e sospesi in un eterno presente statico, personalità, desideri, storie e tratti distintivi possono solo essere timidamente evinti dalle loro pose. Nelle sue composizioni ricche di dettagli, Diane Dal Pra (1991) disseziona e riassembla l’identità fino a farla risultare un contorto groviglio di accessori, costumi e corpi. Le figure e gli oggetti che le coprono diventano una cosa sola, allo stesso modo la nostra individualità si perde nell’immagine che noi stessi costruiamo. Dai dipinti di Bambou Gili (1996) si evince una tensione quasi fluida, laddove toni cerulei e raggi luminosi infondono un alone di mistero che incombe sulle figure, quasi caricaturali ai nostri occhi ma distaccate e tranquille in un tempo indefinito. Intrisi di simbolismo e delle vibranti estetiche della cultura messicana, i lavori su carta di Maria Fragoso (1995) godono di una qualità tattile, seduttiva e diretta. Attraverso il suo tipico uso del rosso come passe-partout emozionale, l’artista dà libero sfogo a desideri reconditi e all’istintivo bisogno di intimità.

Rebecca Brodskis (*1988, Francia) vive e lavora a Parigi. Ha studiato pittura presso l’Ateliers des Beaux Arts de la Ville de Paris e al Central St. Martins College of Art and Design a Londra (2010). Tra le mostre personali: Steve Turner LA (2020); Kristin Hjellegjerde Gallery, Berlin (2020); Septième Galerie, Paris (2019); Gallery Mario Kreuzberg, Berlin (2019) Sputnik Gallery, Tel Aviv (2017).

Diane Dal Pra (*1991, Francia) vive e lavora a Parigi. Ha conseguito la laurea in Design presso l’University Michel de Montaigne, Bordeaux (2013) e ha ricevuto una menzione speciale dalla Jury for a postgraduate in Art from Lesarènes, Toulouse (2015). Dal-Pra ha collaborato con prestigiosi brand come Gucci (2019). È stata in residenza a Palazzo Monti, Brescia (2019) e a Villa Noailles (Hyères, France). Tra le mostre personali: Acqua in Bocca, Galerie Derouillon, Paris (2020), Of Course You Are, Cob Gallery, London (2020).

Maria Fragoso (*1995, Messico) vive e lavora a Mexico City. Si è laureate in Belle Arti al Maryland Institute College Art (MICA). È stata artista in residenza al Skowhegan School of Painting and Sculpture, alla Yale Norfolk School of Art, al Vermont Studio Center Fellowship e a Palazzo Monti. Tra le mostre recenti: Miami is a Beach, 1969 Gallery, NY; A Very Anxious Feeling: Voices of Unrest in the American Experience (20 Years of the Beth Rudin DeWoody Collection); Taubman Museum of Art, Roanoke, VA; Second Smile, The Hole, NY; New on the block, Machete, Mexico City; and No Place Like, Field Projects, NY. È stata recentemente nominata per Forbes 30 Under 30 Art & Style.

Bambou Gili (*1996, New York), vive e lavora a NY. Ha conseguito un BA in Psychology & Studio Art alla New York University. Il suo lavoro è stato presentato da Arsenal Contemporary, NY (2020), Monya Rowe Gallery, NY (2020), PUBLIC Gallery, London (2020), Wallplay, NY (2019), The Commons at The Barney Building, NY (2018).

INFO


Rebecca Brodskis, Diane Dal Pra, Maria Fragoso, Bambou Gili
18 febbraio – 30 aprile, 2021Opening: giovedì 18 febbraio, 2021 ore 11-21
Via Mecenate 76/45
20138 Milano, Italy
+39 02 3928 4131
www.cassinaprojects.com

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