Cinquant’anni di visione stilistica trovano una loro sintesi nelle sale storiche della Pinacoteca di Brera: per la prima volta, la creatività di Giorgio Armani dialoga con le opere che tracciano la storia dell’arte italiana dal Medioevo all’Ottocento.

Una mostra che non celebra solo l’abbigliamento, ma racconta la capacità di Armani di trasformare il vestire in forma d’arte, accostando eleganza e funzionalità con la stessa precisione con cui i maestri del passato hanno plasmato la materia artistica.
Il legame con Brera, quartiere che Armani scelse per vivere e lavorare, è palpabile: un’anima duplice, colta e vibrante, che riflette l’equilibrio tra disciplina e libertà creativa che contraddistingue il suo percorso. Un rapporto riconosciuto dall’Accademia di Belle Arti già nel 1993, quando gli conferì il titolo accademico, a testimonianza della coerenza della sua ricerca stilistica e della sua capacità di coniugare funzione e fantasia nell’invenzione sartoriale.
Giorgio Armani è stato una delle espressioni più alte della creatività italiana che si è esplicata nell’essenzialità e nel rigore delle forme, un rigore che da estetico è diventato etico, cioè ha permeato il suo modo di vivere e di lavorare. E in questo Giorgio Armani rappresenta al massimo grado il carattere di Milano. Armani è anche l’espressione più tipica della cultura di Brera, luogo unico nel mondo dove da cinquecento anni si fa arte, ricerca e innovazione. Ed è per questo che già lo scorso anno ho creduto giusto e doveroso celebrare in Pinacoteca i cinquant’anni della Maison con una mostra che ne esalta il talento assoluto e lo stile inimitabile”, ha dichiarato Angelo Crespi, Direttore della Pinacoteca di Brera.
“La Moda intesa come Arte decorativa viene accolta a Brera. Sarà un unicum: un dialogo fra Giorgio Armani, il museo e il patrimonio artistico custodito, restituito attraverso una selezione di sue creazioni”, ha dichiarato Chiara Rostagno, Vicedirettrice della Pinacoteca di Brera.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
Più di centoventi creazioni ripercorrono lo stile di Giorgio Armani reimmaginando il percorso della galleria d’arte. Storia pittorica e storia della moda invitano il visitatore a lasciarsi sorprendere da contrasti cromatici e materici. La selezione proviene da ARMANI/Archivio, che preserva e valorizza la visione di Giorgio Armani: un dizionario concettuale che racconta e definisce cinquant’anni di creatività, coerenza ed evoluzione, evidenziando il ruolo della moda nella costruzione e nella trasformazione degli immaginari estetici e culturali.
Trasmettere conoscenza attraverso l’esperienza diretta, consentendo di cogliere senza filtri la maestria dei grandi artisti, era e rimane il cuore della vocazione della Pinacoteca, inaugurata nel 1809 per sostenere la missione didattica dell’Accademia di Belle Arti, fondata nel 1776. L’esposizione delle creazioni di Giorgio Armani nelle sue sale, popolate da eccellenti espressioni artistiche, include per la prima volta in questa missione la moda, centrale per comprendere le società di ogni tempo.
Gli abiti raccontano la varietà di temi e codici che rendono il lavoro di Giorgio Armani inconfondibile: la rilettura della sartorialità; il senso unico della decorazione; la predilezione per i colori neutri ma mai piatti; l’amore per la ricchezza inaspettata di lavorazioni, trattamenti e ricami, segni di un estro misurato che si rivela poco a poco, e cambia la definizione stessa di sobrietà. I manichini, invisibili, lasciano che i corpi siano solo evocati dagli abiti, in continuità con i progetti espositivi realizzati in precedenza.
GIORGIO ARMANI: Milano, per amore riunisce per la prima volta abiti esposti in precedenza presso Armani/Silos e altre importanti istituzioni museali nel mondo, arricchendo la selezione di nuove scoperte tratte da ARMANI/Archivio.
Una mostra può essere vista in due modi. Da una parte c’è il soddisfacimento immediato dell’ego del creatore. Dall’altra c’è il valore didattico, la testimonianza unica che puoi offrire al pubblico, ma soprattutto ai giovani creativi, attraverso la tua opera: una sensazione che dura e appaga. Ecco, io sono interessato a questo secondo aspetto.”
Giorgio Armani (tratto dal libro autobiografico Per amore)
EXHIBITION VIEW
INFO
GIORGIO ARMANI: MILANO, PER AMORE
24 settembre 2025 – 11 gennaio 2026
Pinacoteca di Brera – Milano, via Brera 28