Gian Maria Tosatti presenta Paradiso ed Es brent!: due mostre speculari tra arte, memoria e rigenerazione urbana a Milano

Gian Maria Tosatti torna a Milano con un nuovo progetto, dedicato al difficile presente che stiamo vivendo, composto da due mostre.

Paradiso, installazione site specific, pensato per gli ex Magazzini Raccordati della Stazione Centrale si snoda in sette ambienti svuotati, resi tetri dal tempo e dall’abbandono. Un paradiso perduto in 3.000 metri quadrati, dove le volte celesti sono fatiscenti, infiltrate dall’umidità e dall’acqua che penetra incessantemente.

Le grandi aule sono tappezzate di precari isolamenti e ospitano i giacigli di fortuna degli homeless che le abitano avvolti nelle loro coperte termiche. Tra latrine sudicie, pozzanghere e scarti industriali, lo spettatore attraversa ambienti che metaforicamente simboleggiano la violenza che tutti noi viviamo, anche se indirettamente, in questo periodo storico. L’odierna decadenza morale è rappresentata magistralmente da una parete di marmo, con incisi tutti i nomi degli angeli, ridotta in frantumi. Paradiso, realizzato grazie alla collaborazione con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera e del Politecnico di Milano, rimarrà aperto al pubblico dal 22 marzo al prossimo 11 aprile. L’accesso è limitato a cinque persone alla volta, previa prenotazione.

Es brent! (Brucia!) alla Galleria Lia Rumma, Tosatti espone le opere del 2025 presentando una dimensione più intima e terrena rispetto alle installazioni della Stazione Centrale. I lavori del ciclo “Fondamenta” alludono alla invisibilità e all’irriconoscibilità dei poteri che governano il mondo dal 1945 a oggi.

Nella sala d’ingresso, un grande neon montato su una tipica struttura pubblicitaria, propone l’ambiguo rapporto tra i sogni di una società e le loro conseguenze. Al primo piano i dipinti della serie “Fireworks” si ispirano alle riprese notturne delle città bombardate. Un nuovo ciclo pittorico conduce i visitatori nella dimensione interiore del tempo, mentre altre installazioni evidenziano come la realtà possa creare enigmi esistenziali nella vita quotidiana.