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Fulvio Morella “Le stelle che non ti ho detto” al Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese (TN)

Fino al 29 giugno 2025, il Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese ospita la mostra “Le stelle che non ti ho detto” di Fulvio Morella, a cura di Elsa Barbieri e Sabino Maria Frassà, in collaborazione con Cramum.

Un viaggio visivo e tattile che invita il pubblico ad esplorare un alfabeto inedito, il “braille stellato”, in cui il cielo, le stelle e la parola si intrecciano in un linguaggio poetico capace di trasformare la realtà sensibile in un’interpretazione intima e universale.

IL PERCORSO ESPOSITIVO

Il percorso espositivo si sviluppa all’interno degli spazi di Palazzo Rizzoli, dove 15 opere tessili ricamate, frutto di una ricerca meticolosa e di una reinterpretazione innovativa del braille, raccontano una nuova forma di comunicazione. Morella sostituisce i tradizionali punti del sistema braille con stelle, creando così un “alfabeto stellato” che trasforma cieli notturni in enigmatici messaggi tattili. In questo modo, il cielo non è più solo un insieme di corpi celesti, ma diventa una tela su cui l’artista traccia frasi personali, citazioni o riflessioni che si traducono in un linguaggio visuale unico.

Opere come Pupille, Sipari, Flash e Montagne sono esempi tangibili di questa nuova espressione artistica. L’arte di Morella invita a toccare il cielo, a riconoscere nelle stelle una metafora della propria esistenza. È un invito a guardare e, soprattutto, a sentire. Ogni stella, ogni punto di luce è il simbolo di un pensiero o di una parola non detta, ma percepita nella propria anima. L’artista invita il pubblico a esplorare le sue creazioni non solo con gli occhi, ma con il tatto, per scoprire una nuova dimensione sensoriale e concettuale.

Il “braille stellato” è la chiave di lettura per comprendere la profondità del lavoro di Fulvio Morella. L’idea di un linguaggio che combina l’inclusività del braille con la vastità e la potenza evocativa del cielo notturno apre a una riflessione sul potere della comunicazione sensibile. La sua arte non si limita a dare forma a frasi e pensieri, ma si fa portavoce di un messaggio universale: i limiti non esistono. Il cielo, che da sempre affascina e ispira l’essere umano, diventa metafora di un universo aperto alla scoperta e alla connessione, superando le barriere della vista, della lingua e del corpo.

LE OPERE 

Le opere di Fulvio Morella sono caratterizzate da un approccio tecnico impeccabile e da una grande sensibilità estetica. Ogni ricamo è pensato con precisione millimetrica, dove il dettaglio diventa protagonista, ma è anche nel contrasto tra luce e ombra che si gioca il senso più profondo della sua arte. L’opera Sipario di Stelle, ad esempio, presentata al Centro del Fondo e del Biathlon di Lago di Tesero, incarna questo concetto: una frase ricamata su tessuto nero che cita Friedrich Nietzsche, “L’eterna clessidra dell’esistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa, granello di polvere”. Le stelle ricamate raccontano un tempo che non si ferma, che si rinnova continuamente e in cui ogni essere umano è chiamato a rinnovarsi, a toccare e a vivere la propria esperienza.

Un’altra opera significativa è Flash Dream, ispirata alle parole di Ngũgĩ wa Thiong’o sul ruolo dei bambini come custodi dei sogni. Le stelle qui diventano un riflesso di speranza e immaginazione, un invito a non smettere mai di sognare, anche di fronte alle difficoltà della vita.

Le stelle che non ti ho detto non si limita agli spazi di Palazzo Rizzoli, ma si espande nella città di Cavalese e a Tesero. Alcune delle opere in mostra saranno esposte anche presso Palazzo Ress di Cavalese, sede del Comune, dove saranno visibili opere come Galassia Eternità e Pupilla Luna, omaggio ai versi di Pierangelo Bertoli e dei Tazenda in Spunta la luna dal monte. Il Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese, con questa mostra, abbatte i confini tradizionali del museo e porta l’arte nel cuore della città, creando un dialogo continuo tra il pubblico e le opere.

IL MESSAGGIO

Questa mostra è anche il primo appuntamento del progetto artistico e culturale I limiti non esistono, che promuove l’inclusività attraverso l’arte e il dialogo tra sport, cultura e comunità. In occasione delle Paralimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026, le opere di Fulvio Morella saranno proiettate su facciate emblematiche, come quella del Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese, e in altri luoghi simbolici dei Giochi. Un modo per unire, attraverso l’arte, il concetto di accessibilità e di superamento dei limiti fisici e mentali.

L’ARTISTA 

Ritratto Fulvio Morella

Fulvio Morella, artista nato in Valtellina nel 1971, è riconosciuto per aver elevato la tornitura del legno a espressione dell’arte contemporanea. Dal 2019, Fulvio Morella integra il braille nelle sue opere, rendendole più inclusive e immersive. Attraverso questa ricerca, ha trasformato il braille in un elemento estetico e narrativo, aprendo nuove prospettive nel dialogo tra arte, inclusione e innovazione. L’originalità di questo contributo lo porta, dopo mostre personali a Roma e Milano, a essere invitato a Parigi per una personale in cui presenta la medaglia “Ailes de Mouette”, creata per celebrare le Olimpiadi e Paralimpiadi del 2024 e i 200 anni dall’invenzione di Louis Braille. Nel 2023, Morella riceve il prestigioso Premio alla Carriera Alfredo d’Andrade. Le sue opere fanno parte di collezioni internazionali di rilievo, tra cui il Museo del Braille di Milano e Parigi, la Zecca Italiana, il Kunsthistorisches Museum di Vienna e l’UNESCO di Parigi.

INFO

Fulvio Morella
Le stelle che non ti ho detto
a cura di Elsa Barbieri e Sabino Maria Frassà
in collaborazione con Cramum

Fino al 29 giugno 2025
Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese, Palazzo Rizzoli

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