“Stones and Stars and Spells” è la prima mostra personale nel Regno Unito di Francesco Pacelli presso la giovane galleria Londinese Des Bains.
Classe 1988 e perugino di nascita, Pacelli vive e lavora a Milano. Le sue opere sono pensate per indagare le componenti più scomode della nostra percezione, infrangendo l’apatia dello spettatore, col fine di scoprire nuovi sensi estetici. L’artista prende spunto dalla realtà per esplorare mondi alternativi, abbracciandoli il potere di connettere le dimensioni. I suoi lavori sono un perfetto connubio tra istinto e ragione. I due aspetti dialogano e lasciano spazio a momenti impulsivi che permettono di scoprire l’inaspettato.
Le opere di Pacelli nutrono ispirazione dalla scienza, dalla spiritualità, dalla filosofia, dalla storia dell’architettura e dall’alchimia. L’artista esplora il legame tra natura, artificio e storie cosmiche, dando vita a scenari fantastici che sfidano la percezione della realtà. I suoi lavori creano mondi alternativi in un delicato equilibrio tra ciò che conosciamo come reale e una dimensione surreale alternativa. Le espressioni scultoree di Pacelli incarnano il suo desiderio di costruire un ponte tra mondi diversi, materializzando concetti altrimenti solo ideali.
La triade “Stones and Stars and Spells” è un espediente retorico che si riferisce al ruolo del numero tre in varie culture come simbolo di potere e divinità, come accesso al mistero della natura e dell’anima. La mostra agisce come un incantesimo, mettendo insieme le pietre, il mondo reale, le stelle, il cosmo e gli incantesimi, l’ineffabilità della magia e degli ideali.
Per superare qualsiasi separazione tra questi tre regni, Francesco Pacelli abbraccia i concetti di utopia e ucronia come modelli metaforici a cui guardare.
Queste visioni, spesso considerate inarrivabili, provenienti da una linea temporale alternativa, in cui eventi chiave del passato si sono sviluppati in modalità differenti dal reale, diventano potenti strumenti teorici. La ricerca di Pacelli, ispirata dagli ideali socialisti, dall’architettura radicale degli anni ’60 e ’70 e da esempi di progetti visionari come le città galleggianti di William Katavolos, cerca di riformulare questi modelli ideali, i quali storicamente, non si sono mai avverati.
C’è un senso di incertezza che aleggia sui lavori di Francesco Pacelli, che si basa sull’ambiguità di creare un insieme di familiarità e di sconosciuto nella mente dello spettatore.
La serie principale dell’esibizione è “Utopias”, costituita da un insieme di sculture sagomate, che ricordano artefatti cosmici e osservazioni infantili. Queste forme stranianti rivelano un senso intrinseco di urgenza di fabbricazione. Regolari e irregolari, tuttavia raffinate e fluide, le opere possiedono la capacità di trasformare l’esperienza visiva dello spettatore in quella tattile.
In uno stato di costante trasformazione della materia, l’artista considera il dialogo tra diversi piani culturali, attraverso diversi materiali e reazioni chimiche, creando una pluralità di scenari sociali. Francesco Pacelli ruba spunti dalla realtà fisica per esplorare mondi alternativi, abbracciando l’ideale di connessioni multidimensionali.
INFO
Francesco Pacelli
Stones and stars and Spells
Fino al 23/12/2023
DES BAINS20
Great Portland street, London
@francesco__pacelli
@des.bains
@mariavaleriabiondo
@marta_orsola_sironi
@kdinos_