Lo spazio post-industriale SAC – Spazio Arte Contemporanea di Robecchetto con Induno (MI) divenuto nel 2019 un luogo di divulgazione culturale, interessato alle tematiche attuali che trovano espressione nell’arte contemporanea con mostre, workshop e serate culturali con l’obiettivo di coinvolgere un pubblico sempre più ampio e variegato, ospita la personale di Ernesto Morales intitolata “Di nuvole e di soglie” a cura di Nicoletta Candiani e dell’artista, una retrospettiva su Clouds e Places: due delle serie più note dell’artista.
Nella prima serie Clouds l’artista esplora la transitorietà e la trasformazione in una resa pittorica di nuvole i cui canoni fisici di rappresentazione vengono ribaltati: ciò che è evanescente, effimero e transitorio acquisisce materialità e consistenza mentre la terra sottostante perde il suo tratto di solidità sciogliendosi in colature in procinto di trasformarsi. Una riflessione sulla percezione, tra astrazione e figurazione, tradotta in un linguaggio visivo tra materialità e immaterialità. Una continuità stilistica che affonda le sue radici nel paesaggismo inglese di John Constable, il quale, come Morales indaga la natura visiva delle nuvole modellandone vigorosamente i volumi così da dare vita ad un forte contrasto chiaroscurale della luce e delle ombre.
L’artista attraverso una tecnica derivante dall’utilizzo da pigmenti provenienti dalla natura mescolati alla pittura ad olio realizza cromie evanescenti che trasformano gli scenari tra realtà ed immaginazione. Un passaggio continuo tra atmosfere sospese ed evanescenza che porta lo spettatore a vivere un’esperienza di profonda contemplazione ed intensità lirica.
Nella seconda serie Places la foschia predominante è ritmata da pennellate nette e precise che indirizzano lo sguardo, i non-luoghi rappresentati sono espressione di mindscapes, paesaggi mentali (ri)vissuti dall’artista che vengono ricostruiti con tratti non più riconoscibili o legati al principio di mimesis: in questo senso Morales interroga la propria memoria, alla ricerca di architetture e dettagli che si dissolvono in atmosfere oniriche ed evocative.
La riflessione volge nuovamente alla natura mutevole della vita e dei suoi luoghi.
Tra presenza e assenza, dove lo spettatore può vivere un’esperienza intima, uno specchio per la propria interiorità in un equilibrio trasformativo continuo. Modi di sentire diversi tra loro per intensità percettiva ed emotiva, ciascun non meno importante dell’altro, sono in relazione sulla base di una reciproca complementarità indissolubile, racchiusa in un perpetuo rinnovo della memoria poetica che include e custodisce la nostra ricchezza più grande: ciò che siamo.
L’artista
Ernesto Morales nasce nel 1974 a Montevideo, in Uruguay, e inizia il suo percorso artistico a Buenos Aires dove ha vissuto fino al 2006 per poi trasferirsi in Europa. Dopo un primo periodo a Parigi, stabilisce il suo studio in Italia, inizialmente a Roma e dal 2011 a Torino.
La sua ricerca artistica lo ha condotto negli ultimi venti anni a realizzare mostre in musei e gallerie internazionali tra Europa, America e Sud-Est asiatico. Tra il 2009 e il 2025 ha rappresentato istituzionalmente Italia, Argentina e Uruguay con una serie di importanti esposizioni personali. Nel 2019 è stata inaugurata la sua retrospettiva “Mindscapes” a New York presso il Consolato Generale della Repubblica Argentina. Nel 2023 ha realizzato la mostra “Come fosse luce” in dialogo con l’opera di Lucio Fontana presso la Fondazione La Crescentina in Piemonte, Italia, e da novembre 2024 a febbraio 2025 realizza la sua mostra “The beginning and the light” presso il Rothko Museum in Lettonia.
Info
ERNESTO MORALES
Di nuvole e di soglie
A cura di Nicoletta Candiani ed Ernesto Morales
Fino al 14 giugno 2025
SAC – SPAZIO ARTE CONTEMPORANEA
ROBECCHETTO CON INDUNO (MI)
