Diciassette Giardini dei Giusti, una sola bandiera bianca. Simbolo di pace, ma anche trama e ordito di una memoria attiva, l’opera partecipativa “Davvero verranno i giorni” di Irene Dionisio – promossa dalla Fondazione Gariwo con la curatela di Ilaria Bernardi e la collaborazione dell’Associazione Genesi – si dispiega lungo tutto il 2025 come un viaggio simbolico, poetico e politico insieme.

È la prima volta che l’arte contemporanea si misura con l’intera rete dei Giardini dei Giusti d’Italia, spazi di resistenza civile dedicati a chi, anche nelle tenebre della storia, ha scelto di salvare l’altro. La bandiera cucita collettivamente nei workshop in programma nei diciassette giardini coinvolti non è un oggetto da contemplare, ma un dispositivo da attraversare, fatto di mani, ricordi, ferite, utopie.
L’opera prende in prestito il titolo dalla poesia di Lea Goldberg – Davvero verranno ancora giorni – e lo trasforma in promessa condivisa: una visione da ricostruire a partire dai frammenti di giustizia e coraggio disseminati nel tessuto sociale.
Come spiega Dionisio,
la bandiera bianca, tessuta con i contributi attivi di persone incontrate lungo un viaggio simbolico, cerca di dare forma al desiderio universale di pace, un desiderio che unisce e rafforza la nostra umanità”.
Avviato a gennaio a Basiglio, il progetto attraverserà città e territori – da Torino a Lampedusa, da Verona a Assisi – coinvolgendo comunità locali in un processo partecipato che combina memoria, creatività e responsabilità collettiva. Ogni tappa produce una sezione della bandiera e al contempo una narrazione, un gesto che sfida l’indifferenza e ricuce, letteralmente, il senso del bene comune.
Nel dicembre 2025, la bandiera verrà esposta nella sua interezza: sarà il culmine di un lungo racconto condiviso, l’immagine tangibile di una speranza cucita a più mani. Una risposta artistica alla disgregazione del presente – in un mondo attraversato da oltre 59 guerre e numerosi micro-conflitti – ma anche un atto concreto di alleanza tra arte, memoria e cittadinanza.
Come ricorda Gabriele Nissim, presidente di Gariwo,
nei Giardini dei Giusti crescono gli alberi della speranza che rendono la nostra fragile vita più intensa, ricca e profonda”. Ecco dunque l’ambizione del progetto: trasformare i Giardini in un’unica grande opera, un abbraccio visibile e necessario che ci ricordi – nonostante tutto – che la pace si può ancora immaginare, e costruire.

La poesia
Davvero verranno ancora giorni di perdono e di grazia
e camminerai nel campo come l’ingenuo viandante
La pianta dei tuoi piedi nudi accarezzerà i fili d’erba,
e le sommità delle spighe ti pungeranno, e la loro puntura sarà dolce,
oppure la pioggia ti sorprenderà, con la massa battente delle sue gocce
sulle spalle, sul petto, sul collo e ti rinfrescherà il capo.
Davvero camminerai ancora nei campi e la quiete si diffonderà in te,
respirerai il profumo del solco trovando pace a ogni respiro
vedrai il sole nello specchio della pozza dorata
le cose e la vita saranno semplici e sarà permesso toccarle
e sarà permesso, permesso, permesso amare
Camminerai nei campi da sola,
non ti brucerai nella vampa degli incendi,
in strade indurite dal terrore e dal sangue.
E con cuore sincero sarai di nuovo umile e docile
come un filo d’erba, come un essere umano,
cui è permesso, permesso amare.
Davvero verranno ancora giorni di Lea Goldberg da “Lampo all’alba”
Le tappe del progetto
Il progetto si articola in diverse fasi, che coinvolgono attivamente le comunità locali e internazionali. Dopo la mappatura dei Giardini dei Giusti, sono partiti i workshop partecipativi che stanno coinvolgendo 17 Giardini della rete di Gariwo. Il viaggio, partito da Basiglio e già passato a Savona, proseguirà per Torino, Verona, Vignate, Jesi, Civitavecchia, Roma (nel parco di Villa Pamphilj), Frattamaggiore, Reggio Emilia, Rondine Cittadella della Pace (ad Arezzo), Lampedusa, Pescara, Milano (al Monte Stella), Cavenago di Brianza, Duino e infine Assisi.
Le sezioni elaborate dalle persone che animano i Giardini dei Giusti saranno parte del lavoro creativo partecipato che condurrà ad un’unica bandiera, che sarà esposta come sintesi di una comunità globale unita dalla speranza.

Info
17 Giardini dei Giusti in Italia
Irene Dionisio. Davvero verranno i giorni
gennaio-dicembre 2025