Segno, creatività, metodicità e infinito. I pattern sono molto più di semplici motivi decorativi, sono una visione creativa di insieme e una vera e propria espressione artistica.
Abbiamo chiesto a Margherita Fiannacca, artista, graphic designer e ideatrice di pattern, di realizzare, per le festività natalizie, la nuova cover digitale di Hestetika.
Ecco la sua composizione per Natale!
Buone Feste a tutti!!!
LA COVER
L’INTERVISTA
La tua arte è quella di creare pattern ispirati alle forme organiche della natura. Come nasce questa declinazione della tua creatività artistica?
Nasce da un insieme di cose: dalla mia formazione come graphic designer, dalla mia passione per l’illustrazione e dal mio essere razionale. Avevo bisogno di trovare il mio modo di esprimermi, e i pattern permettono di coniugare i vari aspetti di queste discipline. Nascono da un segno che ha bisogno di essere guidato attraverso la progettazione, ci sono una serie di processi e regole da seguire per far si che un pattern funzioni e che il motivo si ripeta all’infinito, e credo che questa mia esigenza di rispettare delle dinamiche in modo matematico faccia parte del mio bisogno di avere le cose sotto controllo.
Racconti che sei cresciuta in una casa dove l’arte veniva servita a colazione insieme a pane e marmellata. Come ha influenzato la tua vita?
Si, mio padre è un pittore affermato e casa nostra era costantemente frequentata da artisti, scultori, fotografi ecc. Si andava spessissimo ad inaugurazioni e poi si cenava tutti insieme, l’arte ovviamente era al centro di ogni conversazione. Poi si sa gli artisti a volte sono personaggi bizzarri quindi ho avuto la possibilità di conoscere persone di tutti i tipi. Crescere in un ambiente così particolare è qualcosa affascinante e stimolante, vedi e scopri cose che gli altri non si immaginano. Sei sempre con gli occhi sgranati, super recettivo ed estremamente curioso. La creatività ti entra addosso e in un modo o nell’altro cercherai sempre la strada per tirarla fuori.
Cosa ne pensi dell’intelligenza artificiale applicata all’arte? Il tecnicismo può superare la creatività?
Su questo argomento sono un po’ combattuta. Sicuramente l’AI è uno strumento potente e come tale va utilizzato con cognizione di causa, senza abusarne. Se da un lato sono affascinata dai risultati che si possono ottenere, dall’altro mi spaventa un po’ che sia disponibile anche a chi di arte non si è mai interessato.
La creatività o ce l’hai o non ce l’hai, nessuna tecnica può sostituire qualcosa che non ti appartiene.
Certo puoi comunque ottenere dei risultati ma saranno sempre risultati mediocri. Penso che in tutti i campi ci voglia un po’ di umiltà e di piacere della conoscenza, se ti interessa l’arte devi per forza aver provato almeno una volta nella vita a mischiare il blu con l’ocra per vedere che effetto fa, a sporcarti le mani, devi aver letto un libro, visto una mostra. L’intelligenza artificiale senza un’anima è poca cosa.
Dove ti vorresti vedere tra cinque anni
Mi piacerebbe essere nel mio atelier, magari con alcuni collaboratori, intenta a realizzare le mie collezioni per qualche brand conosciuto e consapevole. Oppure chi lo sa, a Bali a realizzare i miei tessuti con la collaborazione degli artigiani del posto. Sarebbe figo!
Ultima mostra che hai visto?
Sono stata alla mostra fotografica di Nicola Bertasi “Like rain falling from the sky”, una riflessione sulla memoria della guerra del Vietnam, super consigliata!
Artisti preferiti?
Rothko su tutti, poi le ceramiche di Picasso e i collage di Matisse. Per il textile e pattern design amo molto i lavori di Anni e Joseph Albert, Josef Frank e sicuramente Marimekko.
Arte, design e poi? Quali sono le tue altre passioni?
La fotografia, l’interior design e il giardinaggio, provate a guardare le realizzazioni del paesaggista Piet Oudolf, ecco, lui dipinge con la natura.
L’ARTISTA
Nata a Genova alla fine degli anni 70 cresce ad Arenzano in una casa che profuma d’arte.
Grazie al padre Luciano, pittore di fama internazionale, cresce in un ambiente creativo e stimolante dove gravitavano artisti di ogni provenienza e settore.
Studia al Liceo Artistico Nicolò Barabino di Genova per poi laurearsi in Industrial design alla facoltà di Architettura della stessa città.
Subito dopo gli studi intraprende la sua carriera come graphic designer che porta avanti tutt’ora.
L’amore per l’arte unito alle competenze di designer la portano ad appassionarsi al surface pattern design dando vita al progetto Marf Organic Pattern.
Oggi vive nella sua casa in campagna sulle alture della riviera Ligure, ama la natura e il mare, gli spazi aperti, il silenzio e le cose semplici.
“Less is more” è la sua frase guida ed è per questo che cerca di riportare l’essenzialità del segno nei lavori che realizza.
GALLERY
WEB & SOCIAL
www.behance.net/margheritafiannacca
@marf_organicpattern