La doppia personale “Comanche (The enemy of everyone)” di Luis Gómez Armenteros si sviluppa tra Milano e Bergamo, proponendo un percorso espositivo che esplora i confini dell’arte contemporanea attraverso un uso multidisciplinare del medium.
La mostra, curata da Giacomo Zaza è stata inaugurata il 18 febbraio 2025 alla Fabbrica del Vapore di Milano e prosegue dal 22 febbraio nello spazio The Place di Bergamo.
L’esposizione si articola in installazioni site-specific che mettono in discussione il ruolo dell’artista e il contesto sociale in cui opera. L’uso combinato di video, fotografia, disegno, scultura e found footage crea un’esperienza immersiva, generando uno spazio di riflessione sull’arte come forma di speculazione visiva e concettuale. Il progetto espositivo pone in evidenza le dinamiche di contaminazione e ibridazione culturale, caratteristiche fondamentali del lavoro di Gómez Armenteros.
Il titolo “Comanche” allude alla condizione di transculturazione e nomadismo, temi centrali nella ricerca dell’artista. L’idea di “nemico di tutti” si traduce in una critica alle convenzioni del sistema artistico, esplorando il confine tra immaginario collettivo e costruzione di false verità. L’approccio ironico e dissacrante di Gómez si manifesta in opere come “Exclusión por silencio”, “Geist” e “Even if we are not here”, che indagano le contraddizioni e le tensioni della contemporaneità.
La mostra si completa con una serie di incontri e talk, che coinvolgeranno critici e studiosi per approfondire le tematiche trattate. Un libro monografico, edito per l’occasione, raccoglierà contributi di esperti del settore, offrendo una lettura approfondita della poetica dell’artista. “Comanche (The enemy of everyone)” si presenta dunque come un laboratorio aperto, capace di interrogare il pubblico e ridefinire il ruolo dell’arte nella società odierna.
L’Artista
Luis Gómez Armenteros nasce a La Habana nel 1968. Nel 1980 s’iscrive alla Escuela Elemental de Artes Plásticas, dove è alunno di prestigiosi insegnanti e artisti, tra i quali Juan Francisco Elso Padilla, Emilio Rodríguez ed Eva Rojas. La sua formazione prosegue dal 1983 al 1987 all’Academia de San Alejandro, e all’Instituto Superior de Arte (ISA) dal 1987 al 1992. Nel corso dei primi due anni partecipa a varie mostre, tra cui Raíces en Acción, curata da Gerardo Mosquera presso il Museo Carrillo Gil a Città del Messico, e No por mucho Madrugar amanece más temprano presso la Fototeca de Cuba. Nel 1988 prende parte all’azione “La Plástica Joven se dedica al Baseball” a La Habana. In seguito, nel 1990, soggiorna in Messico, dove insieme a Carlos Cárdenas e Fernando García espone in gallerie e istituzioni, tra cui La Agencia, NinArt o il Centro Cultural San Ángel. Al suo rientro prepara la prima mostra personale, Visión del dolor (1991), al Centro de Desarrollo de las Artes Visuales. La sua opera appare in varie mostre, come la IV Bienal de la Habana, Art in Configura (Germania) e Los Hijos de Guillermo Tell (Caracas e Bogotà). Finanziato dalla Fondazione Peter Ludwig, vince una residenza ad Aquisgrana (Germania) che svolgerà nel 1992. Rappresenta per la seconda volta il suo paese alla Biennale di Venezia nel 2015, mentre l’anno successivo prende parte alla mostra su Cuba. Tatuare la storia al PAC (Padiglione d’Arte Contemporanea) di Milano. Il 2017 è la sua prima mostra personale al Museo Nacional de Bellas Artes di Cuba e alla galleria Diana Lowenstein di Miami. Lavora come professore nell’Instituto Superior de Arte dal 2004 e come ideatore e direttore del Laboratorio di New Media dal 2007.
La Gallery
Info
Comanche (The enemy of everyone)
Luis Gómez Armenteros
A cura di: Giacomo Zaza
Fino al 5 aprile 2025
Sala Bianca, Fabbrica del Vapore | Via Giulio Cesare Procaccini 4, Milano
Ingresso gratuito
Comanche (The enemy of everyone)
Luis Gómez Armenteros
A cura di: Giacomo Zaza
Fino al 18 aprile 2025
The Place, Via Don Luigi Palazzolo 42, Bergamo
