Al Metropolitan Museum of Art di New York fino all’11 maggio 2025 è visitabile la mostra “Caspar David Friedrich: The Soul of Nature”, la prima grande retrospettiva negli Stati Uniti dedicata al maestro del Romanticismo tedesco.
L’esposizione rappresenta un’occasione unica per esplorare l’opera di un artista che ha rivoluzionato il linguaggio del paesaggio, trasformandolo in una finestra sull’anima e sulla condizione umana.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
Organizzata in collaborazione con l’Alte Nationalgalerie di Berlino, lo Staatliche Kunstsammlungen di Dresda e l’Hamburger Kunsthalle, la mostra segue un percorso cronologico e tematico, attraversando quattro decenni di produzione artistica. Le sezioni espositive si articolano intorno ai temi cardine dell’opera di Friedrich: la spiritualità e il sublime, la solitudine e il tempo, la rappresentazione del paesaggio come luogo di riflessione interiore.
Il viaggio inizia con i primi anni dell’artista a Dresda, dove Friedrich si afferma come disegnatore e incisore. Le sue prime opere, ispirate dall’osservazione diretta della natura, rivelano un approccio innovativo alla composizione e alla prospettiva. La mostra prosegue con la fase tra il 1803 e il 1808, in cui l’artista ottiene il riconoscimento pubblico con disegni a inchiostro come View of Arkona with Rising Moon. Questo periodo segna anche il passaggio alla pittura a olio, con tele iconiche che fondono simbolismo cristiano e paesaggio romantico, come Monk by the Sea.
LE OPERE IN MOSTRA
Tra i capolavori esposti, spiccano Wanderer above the Sea of Fog e Monk by the Sea, due delle più celebri rappresentazioni della visione romantica della natura. Altri dipinti fondamentali includono Dolmen in Autumn, Moonrise over the Sea e The Stages of Life, opere che esplorano il ciclo della vita e il rapporto tra l’uomo e il paesaggio.
Un’ampia selezione di disegni e schizzi di studio rivela l’approccio meticoloso di Friedrich, che considerava il disegno una parte essenziale del processo creativo. La mostra presenta inoltre lavori di artisti contemporanei come Johan Christian Dahl e Carl Gustav Carus, che aiutano a contestualizzare l’opera di Friedrich all’interno del Romanticismo nordico.
IL RACCONTO
Max Hollein, direttore del Met, sottolinea l’importanza di questa retrospettiva nel celebrare l’eredità artistica di Friedrich:
Questo progetto rappresenta un’opportunità straordinaria per riflettere sull’impatto delle sue opere nella comprensione della natura come spazio spirituale ed emotivo”.
Alison Hokanson, co-curatrice della mostra, evidenzia il ruolo dell’artista nella nascita della sensibilità ecologica moderna:
Friedrich fu tra i primi a intuire l’intreccio tra natura e identità umana, una visione che oggi risuona più che mai”.
Joanna Sheers Seidenstein, anch’essa co-curatrice, aggiunge:
Il linguaggio visivo di Friedrich continua a influenzare la nostra percezione del paesaggio, dalla pittura alla fotografia fino alla cultura pop”.
La mostra offre un’inedita lettura del Romanticismo, mettendo in luce la sua attualità in un’epoca segnata da profonde riflessioni ambientali.
L’ARTISTA
Caspar David Friedrich nasce il 5 settembre 1774 a Greifswald, una cittadina portuale sul Mar Baltico, all’epoca parte del Regno di Svezia, oggi in Germania. La sua infanzia è segnata da tragedie familiari che plasmeranno la sua sensibilità artistica e la visione malinconica della vita: perde la madre a sette anni e due sorelle poco dopo; nel 1787, assiste impotente alla morte del fratello Johann Christoffer, annegato nel tentativo di salvarlo dopo che il ghiaccio su cui giocavano si era spezzato. Questi eventi alimentano il suo profondo interesse per i temi della solitudine, della transitorietà e della spiritualità, elementi centrali nella sua arte.
Nel 1790 Friedrich inizia a studiare presso l’Università di Greifswald, dove entra in contatto con le idee del primo Romanticismo tedesco. Studia teologia, filosofia e scienze naturali, ma la sua vera vocazione è il disegno. Nel 1794 si trasferisce a Copenaghen per frequentare l’Accademia Reale di Belle Arti, dove si forma sotto l’influenza di artisti neoclassici e paesaggisti nordici. Qui apprende le tecniche della prospettiva e della composizione, ma sviluppa presto un linguaggio espressivo personale che supera la semplice rappresentazione della natura.
Nel 1798 si stabilisce a Dresda, centro intellettuale e culturale della Germania del tempo, dove stringe amicizia con i principali pensatori romantici, tra cui il poeta Novalis, lo scrittore Ludwig Tieck e il filosofo Friedrich Schelling. È in questo ambiente che il suo concetto di paesaggio si trasforma: la natura non è più solo uno sfondo, ma diventa un riflesso dello stato d’animo dell’individuo e un luogo di meditazione sull’infinito.
Caspar David Friedrich è tra i più grandi interpreti del Romanticismo, movimento che esalta l’interiorità, l’intuizione e il sublime, in contrapposizione alla razionalità illuminista. Le sue opere sono caratterizzate da un uso magistrale della luce, della prospettiva e della simbologia per evocare emozioni profonde e interrogativi esistenziali.
Le sue figure umane, spesso di spalle e immerse in vasti paesaggi, non sono mai protagoniste ma spettatrici della grandiosità della natura. Friedrich esplora il rapporto tra l’uomo e l’universo, la caducità dell’esistenza e la spiritualità, temi espressi in dipinti iconici come Viandante sul mare di nebbia (1818), Monaco in riva al mare (1808–1810) e Il naufragio della Speranza (1823–1824).
Uno degli elementi distintivi del suo stile è l’uso del “Rückenfigur”, la figura di spalle, che invita lo spettatore a immedesimarsi nell’osservatore interno al quadro. Attraverso questa tecnica, Friedrich trasforma il paesaggio in un’esperienza interiore, dove la contemplazione della natura diventa meditazione sulla condizione umana.
Negli anni ’30 dell’Ottocento, con il declino del Romanticismo e l’ascesa di un’arte più realistica, Friedrich cade in disgrazia. Le sue opere, troppo cariche di simbolismo e introspezione, vengono ritenute anacronistiche. Nel 1835, un ictus gli lascia una paralisi parziale, costringendolo a lavorare quasi esclusivamente con il disegno. Muore il 7 maggio 1840, in povertà e quasi dimenticato.
La riscoperta di Friedrich avviene solo alla fine dell’Ottocento, grazie agli impressionisti e ai simbolisti che vedono in lui un precursore della pittura moderna. Nel XX secolo, il suo stile influenzerà artisti come Edvard Munch, Giorgio de Chirico e persino i surrealisti. Oggi Friedrich è riconosciuto come il massimo esponente del paesaggio romantico e il suo lavoro continua a esercitare un fascino senza tempo.
EXHIBITION VIEW
INFO
Caspar David Friedrich: The Soul of Nature
Fino all’11 maggio 2025
Metropolitan Museum of Art
The Met Fifth Avenue
Gallery 199
www.metmuseum.org