Carla Badiali, Senza titolo, 1970, acrilico su cartone vegetale, cm 55x35,5

CARLA BADIALI: Geometria e poesia in mostra alla M77 di Milano

Carla Badiali è al centro di una nuova retrospettiva alla galleria M77 di Milano intitolata Geometria e poesia.

L’esposizione offre uno sguardo complessivo su oltre sei decenni di produzione artistica di Badiali, con più di cinquanta opere tra dipinti, disegni e collage, frutto di una stretta collaborazione con gli eredi dell’artista. Il percorso si apre con la fase figurativa degli anni Venti, rappresentata da lavori come l’Autoritratto del 1926, per poi addentrarsi nella svolta verso l’astrazione che contraddistingue la sua maturità artistica.

Carla Badiali è stata una figura centrale del “Gruppo Como”, il nucleo di artisti che animò il dialogo con gli astrattisti milanesi della Galleria del Milione. In un contesto storico che spesso limitava le opportunità per le donne, Badiali trovò un importante sostegno in Manlio Rho e Mario Radice, figure di riferimento dell’arte astratta comasca. Le sue Composizioni, databili tra gli anni Trenta e Quaranta, testimoniano una ricerca basata su geometrie essenziali e rigorose, animate da una raffinata sensibilità cromatica.

Parallelamente alla precisione geometrica, emerge nelle opere di Badiali un’intensa componente lirica, evidente nella serie Le vent se léve, dove le forme fluttuano sulla superficie evocando musicalità e leggerezza. Un linguaggio che richiama l’eredità di Vassily Kandinsky, reinterpretata con autonomia e originalità.

Gli anni Quaranta segnano il consolidamento della sua carriera, con la partecipazione al Gruppo Valori Primordiali e, successivamente, al Gruppo Primordiali Futuristi Sant’Elia, assieme a artisti come Cesare Cattaneo e Giuseppe Terragni. Questo periodo culmina con la presenza alla Biennale di Venezia del 1942 e alla Quadriennale di Roma del 1943.

Dopo la guerra, l’artista si dedicò al design tessile, collaborando con stilisti di fama internazionale come Hubert de Givenchy e Pierre Balmain. La sua produzione pittorica tornò in primo piano con la partecipazione alla Biennale di Venezia del 1966, che sancì un rinnovato slancio creativo. Tra gli elementi distintivi della sua opera si segnala l’uso del collage, strumento prediletto per la sperimentazione formale e spaziale, impiegato fino agli anni Ottanta.

La retrospettiva alla M77, a trentacinque anni dall’ultima grande mostra dedicata a Badiali a Como nel 1990, si conclude con una panoramica sull’astrattismo comasco, celebrando il contributo di figure come Manlio Rho, Mario Radice, e Carla Prina, che condividevano con Badiali la ricerca nel campo dell’astrazione.

La mostra rappresenta un’occasione per riscoprire una delle protagoniste dell’arte italiana del Novecento, il cui percorso coniuga rigore geometrico e intensità poetica, in un dialogo costante tra tradizione e innovazione.

L’ARTISTA

Carla Badiali nasce a Novedrate (CO) nel 1907. Dopo pochi anni, si trasferisce con la famiglia in Francia a Saint-Étienne, dove si dedica alla musica e all’arte. Tornata in Italia, a Como, prosegue i suoi studi presso l’Istituto Nazionale di Setificio. Dopo le prime opere degli anni venti, raffiguranti paesaggi e nature morte, l’artista si avvicina all’astrattismo tra il 1933 e il 1934. Nel frattempo, si dedica all’arte applicata nel campo del tessile, organizzando e gestendo un importante laboratorio. Nel 1938 aderisce al gruppo Valori Primordiali, di cui fanno parte anche Terragni e Lingeri e due anni dopo sottoscrive il Manifesto del Gruppo primordiali futuristi Sant’Elia. Partecipa a una serie di prestigiose esposizioni, tra cui la XXIII Biennale di Venezia nel 1942 e la IV Quadriennale d’Arte Nazionale di Roma nel 1943. La produzione artistica di Carla Badiali s’interrompe a causa del secondo conflitto mondiale, ma riprende a esporre già nel 1951; da questo momento in poi, l’attività prosegue fino alla sua morte, avvenuta a Como nel 1992.

 

INFO

CARLA BADIALI. Geometria e poesia
Milano, M77 Gallery (via Mecenate 77)
20 gennaio – 15 marzo 2025
M77gallery.com

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