Galleria Campari presenta, da domenica 2 giugno a lunedì 30 settembre 2024, la mostra Campari: l’arte dell’industria.
La mostra è un viaggio per immagini fotografiche per raccontare la produzione Campari attraverso scatti dell’archivio storico e con un inedito contributo della fotografa statunitense Jill Mathis (Texas, USA).
L’esposizione presenta una serie di 29 scatti dall’archivio di Galleria Campari dall’inizio del XX secolo agli
anni ’90. Le immagini, in prevalenza in bianco e nero, evocano i diversi luoghi e le fasi produttive della storia
industriale di Campari ritraendo i lavoratori decennio dopo decennio.
Il racconto dell’attività produttiva dei giorni nostri è affidato alle inquadrature di Jill Mathis. Le sue fotografie,
organizzate in dittici e trittici, compongono una sceneggiatura visiva ispirata all’eleganza celata nei processi
di produzione e imbottigliamento, che quotidianamente prendono vita nell’impianto industriale Campari
Group a Novi Ligure. L’uso sapiente di un tempo di otturazione dilatato, pensato per catturare il momento
perfetto, trasforma i movimenti, i colori dei liquidi e le sagome delle bottiglie, tra cui la celebre silhouette
tronco conica di Campari Soda, in elementi di una composizione astratta e dal sapore onirico. Raccogliendo
l’eredità di autori come Ugo Mulas e Ralph Gibson, Mathis punta i riflettori sul linguaggio della forma e
focalizza l’attenzione sui movimenti delle mani dei suoi soggetti, in una partitura visiva in bianco e nero
interrotta a tratti da tocchi rossi, gialli e arancioni.
La serie ideata da Jill Mathis si inserisce nella selezione dell’archivio storico di Galleria Campari che, con il
suo andamento cronologico, realizza un ponte tra tradizione e contemporaneità. Il rigore formale della sua
storia, che ha visto il contributo di alcuni tra i più importanti artisti, designer e registi degli ultimi
centosessant’anni, accoglie le immagini di Jill Mathis in un itinerario per immagini che, negli spazi di Galleria
Campari, attraversa passato e presente.
LA FOTOGRAFO
Jill Mathis è cresciuta in Texas, e ha studiato scultura e fotografia all’University of Texas a San Antonio. Ha iniziato la sua carriera fotogiornalistica mentre era ancora a scuola, e ha lavorato per vari giornali nel Sud del Texas. Nel 1988, accede alla Scuola di Fotogiornalismo dell’University of Texas ad Austin in merito al portfolio che documentava sia la situazione dei senzatetto che la scena politica nel sud Texas.
Terminata la scuola, Jill inizia uno stage a New York City dove rimane e diventa assistente a tempo pieno di Ralph Gibson. Durante questo periodo inizia una serie sui Chassidim di Brooklyn, e questo lavoro lo si trova nel Jewish Museum di New York; queste fotografie sono spesso utilizzate come materiale di ausilio visivo nei corsi sull’ebraismo alla Columbia University. Successivamente una sua sequenza sul rodeo ha affinato il suo stile riconoscibile di visione del mondo, utilizzando idee sulla percezione e la linea ambigua tra realtà e astrazione.
Nel 1996 viene invitata a partecipare ad un simposio internazionale di artisti nella Repubblica Ceca dove incontra il suo futuro marito, lo scultore italiano Valerio Tedeschi.
Poco prima di trasferirsi in Italia, Jill inizia la serie Parallel Text che continua ancora oggi e che trova la sua base
nell’etimologia. Dopo la sua prima mostra museale presso l’Aldrich Museum nel Connecticut, il lavoro attira l’attenzione di Olympus Cameras, Regno Unito, che nel 1997 le assegna un generoso finanziamento culminato nel libro Parallel Text.
Ritornando alle sue radici giornalistiche nel 2008 Jill riceve un incarico di un anno per documentare un’area del Piemonte finalizzato a una mostra in coppia con Ralph Gibson presso l’annex del Guggenheim, ARCA, a Vercelli.
Quindi inizia la serie Art&Industria, dedicata all’industria italiana con la prima importante mostra nel 2011.
LA GALLERY
INFO
CAMPARI: L’ARTE DELL’INDUSTRIA
La produzione negli scatti dell’archivio storico di Galleria Campari e una nuova prospettiva di Jill Mathis
2 giugno – 30 settembre 2024
Galleria Campari
Viale Antonio Gramsci 161,
Sesto S. Giovanni – Milano