William Blake, Oberon, Titania and Puck with Faries Danding, c. 1786 - © Tate / Tate Images

Blake e la sua epoca alla Reggia di Venaria

La Reggia di Venaria di Torino, ospita la mostra di uno dei maggiori maestri britannici, William Blake, chiudendo così la trilogia delle esposizioni dedicate ai principali esponenti dell’arte romantica inglese grazie alla prestigiosa collaborazione del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude con la Tate UK.

La mostra, curata dalla storica dell’arte Alice Insley – British Art 1730-1850 Curator della Tate UK – è intitolata Blake e la sua epoca. Viaggi nel tempo del sogno e presenta alle Sale delle Arti della Reggia fino al 2 febbraio 2025, una significativa selezione di 112 opere provenienti dalla famosa istituzione museale inglese.

L’esposizione rappresenta un’occasione imperdibile di ammirare capolavori autentici che rappresentano non solo un momento peculiare dell’arte, dell’immaginazione e della storia britannica, ma anche uno dei vertici dell’espressione artistica di tutti i tempi.

William Blake (1757-1827) è un personaggio di spicco dell’arte e della letteratura inglese. Ignorato quando era in vita, le sue opere visionarie in pittura, stampa e acquerello hanno ispirato intere generazioni e sono ora riconosciute come contributo unico alla cultura mondiale.
Blake ha vissuto un periodo storico rivoluzionario, un’epoca di radicale trasformazione delle idee sull’arte e sull’immaginazione, in cui gli artisti hanno veicolato la loro ispirazione verso territori nuovi e inesplorati. Le raffigurazioni senza tempo di Blake sono esposte accanto a quelle degli artisti che più lo hanno ispirato, tra cui Heinrich Füssli (che assunse il nome di Henry Fuseli dopo essersi stabilito in Gran Bretagna nel 1765), Benjamin West e John Hamilton Mortimer.

La mostra presenta Blake nel suo contesto, con gli artisti che ha ammirato e che ha influenzato, offrendo una visione entusiasmante di un’epoca di straordinaria originalità e innovazione dell’arte britannica.
Ogni sezione tematica della mostra è incentrata su una selezione di opere chiave di Blake accanto ad altre strettamente correlate di altri artisti, secondo categorie distinte volte a illustrare una diversa dimensione dell’immaginazione poliedrica di William Blake: Incantesimi, Creature fantastiche, Orrore e Pericolo, Il Gotico, Uno sguardo romantico al Passato, Satana e gli Inferi.

LE SEZIONI DELLA MOSTRA

William Blake è uno dei più celebri artisti romantici britannici. La straordinaria originalità della sua arte e poesia continua a ispirare ancora oggi. Ma non era l’unico: molti artisti abbracciarono l’irrazionale e l’emotivo, affrontarono temi altamente soggettivi e cercarono una rinnovata spiritualità o una via di fuga durante quei decenni. Come Blake, rispondevano a un mondo in fermento. L’immaginazione romantica che emerse in Gran Bretagna nacque dall’umiliante sconfitta nelle guerre d’indipendenza americane, dalle onde d’urto delle rivoluzioni francese e haitiana degli anni ’90 del Settecento, dalle difficoltà delle lunghe guerre con la Francia, da anni di disordini politici e sociali in patria e dal rapido ritmo dello sviluppo tecnologico e industriale. L’arte di Blake e dei suoi contemporanei rivela lo spirito della loro epoca.

ORRORE E PERICOLO

In trepidazione e orrore lo videro
si allontanarono, spinti dalle sue mani
e dai suoi piedi che l’abisso più profondo
ha colpito con furore e con caldo sdegno
ma non c’era luce dai fuochi e tutto era Buio».

William Blake, The Book of Los, Londra 1795

Di fronte ai grandi cambiamenti e fermenti, molti artisti hanno cercato di adattarsi ai profondi sconvolgimenti del mondo che li circondava. Questo comportò l’abbracciare il sublime, creando arte che potesse suscitare emozioni di paura e stupore, piuttosto che essere semplicemente bella. Questi temi aprirono nuove possibilità immaginative agli artisti romantici. Essi potevano ormai raffigurare soggetti sconvolgenti, persino inquietanti, suscitando una maggiore gamma di risonanze emotive. Nell’opera di Blake ciò si esprime attraverso corpi contorti e conturbanti e l’illustrazione dell’angoscia e del tormento. Tra i suoi contemporanei proliferano i temi più cupi della prigionia, della follia, dell’orrore, del pericolo e della malattia, così come le immagini drammatiche della natura. Gli artisti inglesi esplorarono sempre più il potere e i pericoli del mondo naturale, distorcendo la luce, le proporzioni e lo spazio per suscitare le emozioni dello spettatore.

CREATURE FANTASTICHE

Alla fine del XVIII secolo abbondavano le immagini del soprannaturale e del fantastico, del sorprendente e del mostruoso. Queste creature stravaganti davano libero sfogo all’immaginazione degli artisti e soddisfacevano il nuovo gusto per lo sconvolgente e il terrificante. In un mondo in cui gli ideali illuministici e il progresso erano sempre più messi in discussione, l’irrazionale e l’ultraterreno sembravano molto più attraenti. Si dice che i mostri di Blake gli apparissero in visioni. Altri artisti, nel frattempo, si rivolsero alle apparizioni, alle streghe e ai mostri della letteratura e del folklore, comprese le creature di Shakespeare e della tragedia greca. Con il fiorire della satira grafica in questi anni, queste creature fantasiose o grottesche acquisirono una nuova nitidezza, mettendo a nudo i vizi della società contemporanea.

INCANTESIMI

Sebbene molte persone considerassero le fate e gli spiriti come una finzione o una superstizione, essi continuarono a essere presenti nelle arti visive dell’epoca. Artisti come Blake e Heinrich Füssli diedero nuova vita immaginativa al regno delle fate e degli spiriti. Le loro immagini erano spesso popolate da personaggi femminili, che apparivano in modi seducenti e incantevoli. Le fate si intrecciarono strettamente con le donne di fantasia nell’arte e nella letteratura dell’epoca, offrendo una sorta di piacere proibito agli spettatori. Entrambe potevano essere pericolose nella loro appetibilità, riflettendo le ansie contemporanee sulla sessualità femminile. Potevano anche rappresentare l’immaginazione stessa, suggerendo la sua libertà ma anche l’effetto potenzialmente trasformativo sul soggetto e sul corpo, nel bene e nel male.

ROMANTICIZZARE IL PASSATO

I tempi passati erano una ricca fonte di ispirazione per Blake e i suoi colleghi artisti. In mezzo alle difficoltà e alle tensioni delle lunghe guerre con la Francia, le immagini e le storie del passato britannico potevano ispirare l’orgoglio nazionale, dare un senso di evasione o trasmettere messaggi contemporanei. Le lingue celtiche e nordiche, il folklore, l’arte e l’architettura acquistarono un nuovo fascino. Per gli artisti britannici, l’antico bardo assunse nuova forza come simbolo di resistenza e di sfida. Anche Shakespeare fu riscoperto in questi anni e le sue opere permisero di immaginare nuovamente un eroico passato nazionale. Anche la campagna inglese, le sue rovine e le sue chiese, si caricarono di un nuovo significato. Alcuni artisti, tra cui Blake, adottarono persino stili e tecniche artistiche storiche nel tentativo di entrare in contatto con le epoche passate.

IL GOTICO

Il primo vero incontro di Blake con l’arte gotica avvenne quando era un giovane apprendista incisore che disegnava tombe nell’Abbazia di Westminster. Nel corso della sua vita, il gotico divenne centrale nella sua visione artistica, rappresentando un’arte spirituale e viva, un ideale senza tempo. Ma Blake non era il solo. Il Medioevo ha stimolato l’immaginazione romantica di artisti e scrittori come nessun’altra epoca passata. Questo ha assunto molte forme, dallo studio ravvicinato delle chiese gotiche all’esplorazione delle qualità evocative di antiche rovine e castelli, fino all’adozione di stili più lineari e precisi. Poteva inoltre essere interpretato in molti modi: per alcuni il gotico rappresentava una tradizione nazionale, per altri un vecchio ordine opprimente, per altri ancora poteva esprimere libertà politica e immaginativa, la possibilità di un cambiamento.

SATANA E GLI INFERI

Gli artisti guardavano al passato così come immaginavano il futuro. Le catastrofi e i traumi degli anni 1790 e 1800, gli anni della rivoluzione e della guerra, della violenza brutale e dei sogni di libertà, sembravano inaugurare una nuova era. Come questa fosse si poteva solo intuire, suscitando sia la paura di orrori mai visti prima, sia la speranza di una trasformazione e redenzione. Non era più fantasioso credere che le profezie bibliche sulla fine del mondo si stessero avverando. Gli artisti diedero espressione visiva a questo senso di apocalisse imminente, riflettendo le ansie del loro tempo. Blake – che trascorse gli ultimi anni della sua vita a raffigurare i tormenti dei gironi infernali danteschi – non fu il solo a rappresentare soggetti satanici e infernali. Il destino e la rivelazione diventarono qualcosa di sensazionale.

EXHIBITION VIEW

INFO

Blake e la sua epoca
Viaggi nel tempo del sogno
Fino al 2 febbraio 2025
Reggia di Venaria, Sale delle Arti – II piano

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