Dal 19 al 22 giugno, la città di Basilea torna a ospitare Art Basel, l’appuntamento per eccellenza del mercato e del pensiero artistico internazionale.
Con 289 gallerie da 42 paesi, l’edizione 2025 conferma il ruolo della fiera come epicentro globale dell’arte contemporanea, dove la qualità delle opere e la varietà dei linguaggi si intrecciano a una programmazione sempre più curatoriale.

LE SEZIONI
La sezione Unlimited, a cura di Giovanni Carmine, si presenta come uno dei poli più ambiziosi dell’intera manifestazione: 67 progetti su larga scala tra installazione, videoarte e ambienti immersivi, in un dialogo costante tra monumentalità e sperimentazione.
Il Parcours, sotto la direzione di Stefanie Hessler, esplora quest’anno il tema della Second Nature, interrogando le zone di confine tra artificio e paesaggio, ecologia e linguaggio visivo. Un percorso pubblico che si insinua nelle strade del centro storico, trasformando Basilea in una piattaforma espositiva diffusa.
Tra le novità più attese, il debutto del settore Premiere, spazio dedicato a opere realizzate negli ultimi cinque anni da un massimo di tre artisti per galleria. Una scelta curatoriale che sembra voler rafforzare il legame tra innovazione e mercato, offrendo uno sguardo sulla ricerca più audace delle nuove generazioni.
Non meno scenografica sarà l’intervento site-specific di Katharina Grosse: un’azione pittorica su scala urbana che trasformerà il Messeplatz in un campo visivo immersivo e stratificato, firmato dall’artista tedesca e curato da Natalia Grabowska.
A completare l’esperienza, una fitta agenda di Talks aperti al pubblico, tra cui il Digital Dialogues, in programma sabato 21 giugno, dedicato alla convergenza tra arte e tecnologie digitali. Da segnalare anche il Summit degli Art Basel Awards, che per la prima volta riunisce artisti e giurati della nuova piattaforma di premi promossa dalla fiera.
Non manca infine il consueto Art Basel Shop, che quest’anno si fa quasi installazione vivente: tra le edizioni limitate di Labubu firmate da Kasing Lung, le capsule collezioni di Grosse e i poster dell’artista AI Sasha Stiles, lo store si conferma come spazio ibrido tra merchandising concettuale e editoria d’artista.