Volumnia, lo spazio espositivo nel cuore di Piacenza, ospita la personale dedicata ad Alfredo Casali dal titolo Alfredo Casali. La memoria delle cose a cura di Massimo Ferrari.
Dopo il passaggio in alcune prestigiose sedi espositive italiane, come al MAN di Nuoro con Infosfera o con la mostra Alfredo Casali, Giovanni Fabbri. Geografie vita, territorio, storia ai Magazzini del sale a Cervia, Alfredo Casali torna nella città delle sue origini per proporre un progetto che ripercorre le principali fasi della sua poetica. La mostra restituisce il passaggio dagli anni dell’astrattismo ispirato a Novelli e Twombly, al momento in cui la poesia visiva prende il sopravvento, al momento della figurazione legata all’iconografia di Giorgio Morandi, fino alla riflessione più recente, minimalista e geometrica, concentrata su segno, forma e materia come elementi basilari del linguaggio stesso della pittura.
Alfredo Casali grazie alla sua formazione filosofica e agli insegnamenti di Luciano Anceschi ci restituisce un linguaggio spesso in bilico tra una narrazione più esplicita e un approccio concettuale. La sua ricerca si avvale di una figurazione personale in equilibrio tra l’astrazione delle forme e la semantica del segno, inciso nella materia spesso monocroma.
Nel corso degli anni, l’artista piacentino ha concentrato la sua poetica su alcuni temi costanti ripetuti e perfezionati, per poter definire un linguaggio allo stesso tempo elementare, ma con il fascino e la complessità di una composizione in versi.
L’ALLESTIMENTO
L’allestimento progettato dal curatore Massimo Ferrari con Claudia Tinazzi, Annalucia D’Erchia e Pedro Escoriza Torralbo (Politecnico di Milano, Dipartimento ABC) immagina di costruire all’interno dell’architettura rinascimentale della ex chiesa di Sant’Agostino, oggi Volumnia, alcuni spazi autonomi espressivi dei temi ricorrenti nelle opere di Casali, piccole architetture dentro la maestosa architettura basilicale che guidano e accompagnano il visitatore in una esperienza continua tra interno ed esterno. Per affiancare la riflessione sviluppata dall’artista, il curatore ha immaginato un percorso fortemente costruito sugli elementi archetipici ricorrenti nella pittura di Casali come la casa, il paesaggio, gli alberi, le nuvole, i tavoli, le lavagne e la figura umana, ciascuno raccolto all’interno di spazi corrispondenti.
IL PERCORSO
Il percorso che ne deriva offre un disegno suggestivo ed estremamente scenografico distribuendosi nel luogo con microcosmi narrativi e, allo stesso tempo, interconnessi tra loro peroffrire una nota antologica della poetica dell’artista. Arricchisce l’allestimento il progetto delle luci appositamente realizzato da Davide Groppi, che ne esalta le caratteristiche.
IL CATALOGO
Il catalogo Alfredo Casali. La memoria delle cose è a cura di Massimo Ferrari con testi critici di Leonardo Bragalini, Massimo Ferrari, Chiara Gatti, Ivo Iori, Daniele Novara, Claudia Tinazzi.
L’ARTISTA
Alfredo Casali (1955) vive e lavora a Piacenza.
Fin dagli esordi sperimenta fra pittura e poesia visiva e, grazie agli studi filosofici con Luciano Anceschi, scopre un linguaggio pittorico personale fondato su alcuni elementi archetipici ricorrenti, grazie al quale alla fine degli anni Ottanta entra a far parte del gruppo di artisti legati alla Galleria delle Ore di Milano sotto la guida di Giovanni Fumagalli. Nel 1993 è invitato alla XXXII Biennale d’Arte Città di Milano e alla III Biennale di Cremona, dove torna nel 1999 per la VI edizione. Numerose le mostre in Italia e all’estero.
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INFO
Alfredo Casali
La memoria delle cose
A cura di Massimo Ferrari
Fino al 17 febbraio 2024
Volumnia
Stradone Farnese 33, Piacenza
www.volumnia.space