Ballon Rouge presenta per il mese di luglio un progetto off-site a San Remo intitolato “Affacciato”, con opere di Laura Limbourg, Sofia Pashaei, Iseult Perrault, Maryam Rastghalam, Peter Simpson, Riikka Sormunen e Pei-Hsuan Wang.
La mostra ha una premessa semplice ma fondamentale: guardare fuori dalle finestre e affacciarsi verso la natura, verso l’anima delle cose, e allo stesso tempo guardare all’interno. Alcune opere affrontano temi come la morte e di riflesso la vita, e cercano allo stesso tempo di dare risposte a certe domande: dove inizia e dove finisce il nostro corpo? Quali sono i nostri limiti, i nostri confini – siano essi fisici, politici, spirituali? Come il nostro corpo cambia, qual è la vera materia di cui siamo fatti, e la sostanza che costituisce ogni essere umano, senza considerare limiti culturali o fisici?
LE OPERE
Le opere di Iseult Perault, Rikka Sormunen e Laura Limbourg, radicate in una relazione onirica con il mondo naturale, ci invitano a entrare in un mondo fantastico e lussureggiante, con fiori e/o animali, caratterizzati da colori artificiosi e sgargianti, che all’improvviso ci colpiscono per la loro estrema realtà.
Le sculture di Pei-Hsuan Wang fungono da vasi funebri adornati di un’anatra e un coniglio – promemoria del fatto che i nostri corpi sono finiti e caduchi e che la morte è definitiva, quanto naturale.
Il mondo interiore dei dipinti di Sofia Pashaei riecheggia di un’intima solitudine. Assistiamo a un momento distillato in cui i corpi si fondono con l’ambiente circostante, e l’esterno diventa improvvisamente una tromba delle scale interna.
Il quadro di Peter Simpson, che rappresenta una finestra spalancata con un biscotto della fortuna sospeso, ci parla delle nostre speranze, della casualità della vita e dell’imprevisto. Le opere su carta di Maryam Rastghalam raffigurano un corpo composto da fiori, rampicanti e uccelli – una rappresentazione della forza interiore di una donna intrappolata sotto un regime autoritario, o in un ambiente che le strappa l’identità, l’integrità, i diritti e l’uguaglianza.
Le opere in questa mostra hanno le stesse profondità nascoste che ogni persona, ogni animale e pianta detiene a livello molecolare. Ci chiedono semplicemente di considerare e osservare non solo ciò che è visibile a occhio nudo, ma anche ciò che è nascosto.
GLI ARTISTI
Laura Limbourg (1996, Belgio) è pittrice e scultrice. Il suo lavoro esplora la feticizzazione, il colonialismo, il turismo sessuale, il genere e la storia. Usa la simbologia e la nudità, entrambi classici topoi della pittura che offrono allo spettatore una contemplazione rassicurante, e allo stesso tempo una presa di coscienza sulle questioni che vuole sollevare. L’artista usa gli animali come entità rappresentative e allegoriche nelle sue opere. Ha esposto negli Stati Uniti, nella Repubblica Ceca, a Taiwan e nel Regno Unito. Vive a Praga.
Sofia Pashaei (nata nel 1989, Svezia) è un’artista e regista che attraverso l’uso di dipinti e animazioni indaga la percezione dell’alterità e dell’appartenenza culturale. Impregnati della memoria e della ricerca dell’artista, i suoi dipinti sono radicati in una realtà altamente complessa. Il suo lavoro è stato esposto con Ballon Rouge alla CAN Art Fair, Ibiza 2022 e la sua mostra personale “Significato nelle ore libere”, oltre a una mostra collettiva alla Fondation Boghossian di Bruxelles. In qualità di regista di animazione, Pashaei ha lavorato con The New
York Times, Google, MTV, Adult Swim e i suoi cortometraggi animati sono stati proiettati a livello internazionale in festival cinematografici e di animazione. Vive a Stoccolma.
Iseult Perrault (nata nel 1993, Francia) è un artista e curatore francese che lavora a Parigi. Ha conseguito la laurea in Svizzera all’Ecal, e un Master nella sezione pittura del Royal College of Art di Londra (Regno Unito). Il suo lavoro esplora il rapporto che abbiamo con i paesaggi. Tra finzione, artificialità e memoria, Perrault cerca di creare universi immaginari nei suoi dipinti e nelle sue installazioni: una miscela di forme tratte dalla realtà e dalla sua immaginazione.
Non più in grado di ignorare l’emergenza climatica, la sua opera mette in discussione l’evoluzione della nostra nozione di natura, i nostri legami sensibili con i nostri ambienti, nonché la difficoltà degli esseri umani a proteggere i paesaggi. Laureata dal 2021, ha esposto in vari luoghi rinomati come Art Basel, allo stand Écart, invitato da John Armleder, e ancora al Centro Culturale di San Paolo, durante il festival FILE. Più recentemente, ha vinto il premio della Don Papa Foundation, e andrà in residenza per un mese nelle Filippine nel novembre
2023.
Maryam Rastghalam (1981, Iran) ha studiato a Firenze e attualmente vive a Milano.
Ha esposto in Italia, Germania, Iran e Stati Uniti. In questo corpus di opere, la sua ispirazione viene dal concetto di giardino persiano, e da alcuni dipinti rinascimentali, come “Allegoria di Primavera” di Sandro Botticelli. Le figure sono antropomorfe e si trasformano in giardini, sono sospese nello spazio bianco e puro come un giardino
pensile. Le figure sospese, ricoperte di fiori e gocce di sangue insieme agli uccelli neri, intendono ricordarci che siamo parte della natura, nonché in continua evoluzione e crescita.. I corpi nelle sue opere non sono solo oggetti fisici, ma fanno parte anche della psiche umana.
Peter Simpson (nato nel 1989, Regno Unito) è un artista e scrittore inglese di Liverpool, laureato al Wimbledon College of Art di Londra. Attualmente vive e lavora a Bruxelles. La sua pratica si concentra principalmente sulla pittura e la scultura. Ha esposto in numerose mostre e partecipato a residenze a Londra, Madrid e
Bruxelles. Tra le altre, Intercambiador Acart Madrid e Generation Brussels 2019. Il suo lavoro si concentra sull’aspetto narrativo dell’opera pittorica e allo stesso tempo riflette sulla creazione artistica stessa, sulle differenze di classe e sulla storia dell’arte. Ha esposto con Ballon Rouge in una mostra collettiva nel 2020 e ad
Art Antwerp 2021, e nel 2022 ha avuto la sua personale con la galleria. Più recentemente ha esposto opere a Marsiglia, presso la traverse. Recentemente ha esposto con Nino Mier Gallery a Miart 2023.
Riikka Sormunen (nata nel 1987, Finlandia) è un’artista autodidatta che vive a Helsinki. Dopo un breve periodo di studio di fashion design, ha lavorato come illustratrice, prima di passare, nel 2017, alla pittura a tempo pieno. Sormunen mette in scena composizioni delicate in cui personaggi, piante e oggetti si mettono in posa per lo spettatore. In queste scene, una morbida sensualità si mescola a una calcolata artificiosità. L’artista gioca con il contrasto attraverso il colore, la trama e la ripetitività di diversi motivi, nonché l’argomento e il processo. Creando meticolosamente ogni lavoro, Sormunen si fida ciecamente delle visioni nate dal proprio eccessivo sognare ad occhi aperti. I suoi dipinti si concentrano sul piacere dell’evasione, sul crollo psicologico, e sulla femminilità performativa,in cui il desiderio di compiacere è in costante battaglia con il bisogno di onestà.
Pei-Hsuan Wang (nata nel 1987, Taiwan) ha esposto opere al Taipei Fine Arts Museum, all’Hong-Gah Museum, Taipei e alla National Gallery of Indonesia, tra le altre istituzioni. Mostre personali recenti includono Ghost Eat Mud al Kunsthal Gent, Ghent (2022), I’ve Left My Body to Occupy Others al Good Weather, Chicago (2020),
For Iris alla Gallery 456, New York (2020) e You Are My Sunshine al Taipei Contemporary Art Center (2019). Ha una prossima personale con Ballon Rouge nel settembre 2023. La pratica di Wang è radicata nei modi di interagire con la propria identità. Una parte importante dell’opera dell’artista è incentrata sulla propria
migrazione diasporica, così come quella della sua famiglia da Taiwan agli Stati Uniti.
Il suo lavoro esplora anche il personale rapporto con le donne che popolano la sua vita; prende ispirazione dagli antichi miti e dal folklore cinesi e dell’Asia orientale, e gioca con l’idea della malleabilità della forma. Ha uno stand personale con Ballon Rouge ad Art Brussels 2023, e terrà una mostra personale con la galleria nel
settembre 2023. Vive a Gent.
INFO
Affacciato
8 Luglio – 19 Agosto, 2023
Vernissage 8 Luglio, 2023
Ballon Rouge San Remo
Piazzale Cesare Battisti 26
18038 San Remo, Italy