Daniele_Vaschi

LA SINDROME DI BAJ il podcast di Daniele Vaschi

Storielibere.fm presenta La sindrome di Baj, scritto a voce da Daniele Vaschi, dj musicista, radiofonico, vincitore con COMPRAMI al POD 2024, con il suo nuovo progetto sulle principali piattaforme di ascolto.

Esiste un disturbo psicosomatico molto raro che colpisce alcune persone che si trovano di fronte a delle opere d’arte, lo chiamano sindrome di Stendhal. I sintomi possono essere tachicardia, capogiri, vertigini, confusione e allucinazioni dovute allo shock di trovarsi di fronte ad un’opera di straordinaria bellezza. Fin qui però, non si era ancora sperimentato quello che è successo a Daniele Vaschi, che non è rimasto colpito da un singolo quadro di un artista, ma da tutta la sua produzione. Daniele Vaschi per mesi, infatti, non ha fatto altro che pensare al pittore Enrico Baj.
Preso atto della gravità della situazione, l’idea di realizzare un podcast è stata l’unica via di uscita che l’autore poteva percorrere.

Cosa succede quando l’arte non si limita a emozionare, ma diventa un’ossessione? Quando non è un singolo quadro a travolgere chi lo osserva, ma l’intera produzione di un artista? È da queste domande che nasce “La sindrome di Baj”, il nuovo podcast ideato e narrato da Daniele Vaschi.

Un viaggio in sei episodi – cinque audio e uno video – dentro la vita, le opere e il pensiero di Enrico Baj, pittore, saggista, intellettuale patafisico e protagonista assoluto della neoavanguardia italiana e internazionale. Con Daniele Vaschi, altre voci d’eccezione: Roberta Cerini Baj, vedova dell’artista e custode dell’archivio, il giornalista Enrico Deaglio, l’artista Ugo Nespolo, Emma Zanella direttrice del museo MAGA Gallarate, Angela Sanna, docente di storia delle belle arti all’accademia di Brera, e tanti altri testimoni, amici e studiosi.

Ogni episodio è scandito da una domanda chiave, che ci accompagna nell’ascolto:

A cosa serve un quadro? – Un anarchico a Milano
Nel 1972 il comune di MIlano propone a Enrico Baj una retrospettiva delle sue opere più importanti, l’artista sceglierà di esporre una singola opera intitolata “I funerali dell’anarchico Pinelli”. L’inaugurazione di quella mostra non avvenne mai. Il quadro (che viene definito da molti “La Guernica italiana”) dovrà aspettare 40 anni prima di essere esposto nella città di Milano. Oggi, dopo la mostra “Baj Chez Baj”, l’opera è esposta in una sala dedicata alla grande installazione al Museo del Novecento di Milano

Come si riconosce un artista? – Adagiato sul verde
Dagli anni ‘60 fino alla morte Enrico Baj, nato a Milano e formatosi artisticamente a Parigi sceglie di vivere a Vergiate un piccolo paese della provincia di Varese. Anche Daniele Vaschi è varesotto è forse da ricercarsi nel territorio la risposta alla sua ossessione per Baj?

L’intelligenza artificiale può creare arte? – La voce del pittore
Grazie al ritrovamento di tre registrazioni di incontri pubblici tenuti con Enrico Baj negli anni 90, abbiamo l’occasione più unica che rara per riascoltare la voce dell’artista e scoprire meglio il suo pensiero. Insieme ad Angela Sanna (critica d’arte e docente presso la facoltà di belle arti di Brera) e a Emma Zanella direttrice del museo MA*GA di Gallarate (VA).

Cosa fa un artista? – Goodbye Paris!
La patafisica, l’arte delle soluzioni immaginarie. Da sempre Enrico Baj si è promosso divulgatore di questa scienza cara ai surrealisti francesi dai quali l’ha ereditata direttamente. Il “maestro” Ugo Nespolo, oltre ad aver collaborato artisticamente con Baj per tanti anni, ha fondato con lui l’istituto ticinese di Patafisica. Daniele lo incontra nel suo studio Torinese per raccogliere le sue memorie

Perché comprare un quadro? – I nucleari contro la linea retta
Nicola Oldrini nel 2003 entra nella casa di Vergiate per realizzare un documentario su Enrico Baj intervistando l’artista.Questo documento, rimasto inedito fino ad oggi, si trasforma nel racconto in prima persona dei primi anni di attività del pittore, è la sua voce a spiegare il Movimento d’arte nucleare.

Chi è l’archivista? – La macchina agricola
Con Roberta Cerini Baj alla scoperta della casa museo di Enrico Baj, un episodio impreziosito da riprese video che mostrano i magnifici quadri dell’artista e altri memorabilia
Un percorso che si intreccia con la storia dell’Italia, con i movimenti culturali e politici del Novecento, ma soprattutto con riflessioni contemporanee sulla creatività e sul futuro dell’arte.

L’AUTORE

Daniele Vaschi. Dj musicista, radiofonico. Conduce i primi programmi nel 1996 presso gli studi dell’emittente varesotta Radio Lupo Solitario, nel 2001 passa al microfono della storica Rock FM fino al giorno della sua chiusura. Sua la conduzione su LIFEGate Radio di Passengers, in diretta da un pullman di linea per le strade di Milano. Autore e compositore del gruppo musicale PAY punk rock band seminale in Italia. Sua la serie di inchiesta COMPRAMI su Only Fans da cui è tratto l’omonimo libro, edito da IlSole24Ore. Vincitrice ai POD – Italian Podcast Awards di 2 premi: Podcast dell’anno e Miglior Podcast business 2024.

Enrico Baj. Milano, 31 ottobre 1924 – Vergiate, 16 giugno 2003. È stato un pittore, scultore e saggista italiano. Fonda nel 1951 il “movimento nucleare”. Negli anni ‘60 raggiunge la popolarità grazie ai suoi famosi “Generali”. Il Surrealismo e il Dadaismo marcarono profondamente tutta la sua opera fatta di una infinita serie di materiali diversi mescolati alla pittura: medaglie, bottoni e passamanerie, Nel corso degli anni, la passione per la scrittura lo ha portato alla pubblicazione di numerosi libri, tra i quali Patafisica, Automitobiografia, Impariamo la pittura e Ecologia dell’arte. A cento anni dalla nascita, il maestro della neoavanguardia italiana e internazionale Enrico Baj (Milano, 1924 – Vergiate, 2003) è tornato protagonista a Milano con la mostra Baj chez Baj, Palazzo Reale dall’8 ottobre 2024 al 9 febbraio 2025. Il progetto espositivo, a cura di Chiara Gatti e Roberta Cerini Baj, ha riunito oltre cinquanta opere che attraversano le fasi di ricerca e di adesione dell’artista ai diversi movimenti che si sono succeduti nel tempo, dall’astrazione gestuale degli Anni Cinquanta al mondo animato delle cassettiere e dei trumeau dei primi Anni Duemila.

INFO

HESTETIKA ART Next Generation

Iscriviti
alla newsletter di Hestetika