Lewis Hammond, Something to live for, 2024

Oliver Osborne, Lewis Hammond e Isabella Costabile in dialogo con pittura, scultura e memoria alla Fondazione ICA Milano

La Fondazione ICA Milano si conferma spazio privilegiato per l’indagine sulle pratiche artistiche contemporanee, presentando tre progetti espositivi inediti che intrecciano linguaggi, sensibilità e visioni differenti.

Protagonisti di questa nuova stagione espositiva sono Oliver Osborne, Lewis Hammond e Isabella Costabile: tre artisti appartenenti a generazioni vicine, ma con percorsi distinti, che interrogano la relazione tra arte, esperienza personale e contesto storico-sociale.

Il progetto si colloca nella continuità della ricerca di ICA Milano, volta a restituire al pubblico una lettura stratificata del presente attraverso l’arte, promuovendo al tempo stesso nuove voci e riflessioni critiche. In tal senso, la mostra si configura come un percorso di apprendimento e approfondimento, in cui il visitatore è invitato a confrontarsi con temi complessi: dalla trasformazione del linguaggio pittorico nell’era digitale al concetto di fede nella società, fino al ruolo degli oggetti come custodi della memoria.

Oliver Osborne. The Sleeping Guard
A cura di Alberto Salvadori

Muovendosi tra figurazione e astrazione, Oliver Osborne (Scozia, 1985) presenta una mostra che ripercorre gli ultimi dieci anni della sua pratica artistica. Ispirato dallo studio della storia dell’arte, l’artista esplora le possibilità concettuali della pittura nel tempo, spaziando così da figure provenienti dalla storia della ritrattistica a componenti della sua stessa famiglia. In The Sleeping Guard le opere esposte fanno riferimento a una varietà di fonti – dall’affresco di San Pietro liberato dal carcere di Filippino Lippi (1481 circa) nella Cappella Brancacci di Firenze al ritratto fotografico di Michel Majerus (1996) realizzato da Albrecht Fuchs – fino a includere i propri figli, soggetti e protagonisti della sua pratica pittorica. Attraversando la storia e la sfera personale, Osborne si interroga su come la pittura possa esistere nel contesto del XXI secolo, in un momento storico in cui il mondo digitale ha riscritto le condizioni di tempo e spazio fisico che determinano la pratica artistica. La monografia dell’artista Recent Painting verrà pubblicata da Distanz a ottobre 2025 e sarà presentata ufficialmente a novembre presso gli spazi di Fondazione ICA Milano.

Oliver Osborne, Portrait of the Artist’s Son III, 2023 Oil on herringbone linen 65 x 55 x 3 cm / 72 x 62 x 6, with frame

Lewis Hammond. Black Milk
A cura di Chiara Nuzzi

In un percorso che altera e modifica la struttura dello spazio architettonico e la sua percezione, Black Milk raccoglie una selezione di 20 dipinti realizzati da Lewis Hammond (Regno Unito, 1987) appositamente per la mostra tra il 2024 e il 2025. Allestite al piano terra della Fondazione, le opere riflettono l’interesse dell’artista per la storia della pittura e il suo rapporto con la fede – intesa nella sua accezione trasformativa e sociale. Dai toni visionari e talvolta surrealisti, la pratica pittorica di Hammond si muove tra la sfera personale e quella collettiva. Che si tratti di interessi esoterici, di fede nelle persone, di fiducia sociale o romantica o di paura e speranza, l’artista pone alla base della sua ricerca una domanda aperta: in cosa riponiamo speranza oggi? Un sentimento che tocca, oltre che l’intimità, anche i sistemi sociali, politici ed economici. Come e in cosa l’uomo sceglie di nutrire fiducia? E cosa significa perdere la fede e la speranza?

Isabella Costabile. Whose is this?
A cura di Chiara Nuzzi e Gabriella Rebello Kolandra

La project room di Fondazione ICA Milano accoglie una serie inedita di sculture realizzate da Isabella Costabile (USA, 1991) tra il 2024 e il 2025. Interrogandosi sul ruolo dell’artista nel presente e sul rapporto dell’opera con il reale, con Whose is this? Costabile dà forma a un gruppo di opere nate dall’assemblaggio di oggetti trovati nel garage di famiglia, sui marciapiedi o accanto ai cassonetti per strada. Le sculture assumono l’aspetto di ibridi perturbanti, potenzialmente soggetti a continue mutazioni, dove la funzione degli oggetti subisce un processo di ritassonimizzazione e reinterpretazione: gli elementi diventano testimonianza di un’archeologia della memoria, dispositivi capaci di raccontare per immagini il trascorrere del tempo. Muovendosi tra il l’ambito personale e la sfera collettiva, l’opera si svincola dalla logica della proprietà e si apre a una dimensione relazionale, dove chi osserva è chiamato a riconoscere qualcosa di sé in ciò che non gli appartiene, ma che è parte della propria esperienza.

Isabella Costabile, Riddim of the South, 2023, Mixed media on plastic funnel, wooden furniture parts, cloth lampshade, straw basket, wooden bowl, plastic scooter, wooden blocks, plastic pipes, aluminum fan, christmas decoration, bracelets, rope, beads, iron pipe holder, 82 x 166 x 46 cm. Courtesy the artist and le vite, Milan. Photographed by Alessandro Zambianchi

Info

Oliver Osborne.
The Sleeping Guard
 
Lewis Hammond
Black Milk
 
Isabella Costabile.
Whose is this?

Dal 26 settembre all’8 novembre 2025. 
ICA Milano | Istituto Contemporaneo per le Arti
Via Orobia 26, 20139 Milano
Orari: giovedì 14-18; venerdì e sabato dalle 12 alle 19
Ingresso libero
www.icamilano.it

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