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MUTaZIONI – L’arte del cambiamento: a Courmayeur si inaugura il Climate Hub, tra memoria, futuro e nuove visioni

Nel cuore delle Alpi, tra le pareti solenni del centralissimo ex Hotel Ange, si è aperto un nuovo capitolo per Courmayeur.

Venerdì 25 luglio, dopo un restauro attento e visionario, è stata inaugurata la nuova sede del Courmayeur Climate Hub, centro di riferimento per le politiche culturali e ambientali del territorio, voluto dal Comune e finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU nell’ambito del PNRR.

Un’operazione realizzata in 22 mesi e conclusa in anticipo sui tempi previsti, che non solo restituisce un luogo simbolico alla comunità, ma lo trasforma in avamposto culturale e laboratorio di pensiero sul cambiamento climatico e la rigenerazione.

A suggellare l’apertura, la mostra “MUTaZIONI – L’arte del cambiamento”, un progetto curatoriale che unisce arte contemporanea, tecnologia e riflessione ecologica, allestito all’interno della nuova struttura. Un racconto visivo e immersivo che invita a ripensare il nostro rapporto con la natura, con noi stessi e con il tempo.

Una rinascita tra storia e futuro

Un tempo locanda per pellegrini, poi albergo ottocentesco, l’edificio che ospita oggi il Courmayeur Climate Hub torna a vivere dopo decenni di abbandono. Il progetto di riqualificazione, curato dallo studio WAU Architetti con l’architetto Paolo Massa Bovat, ha rispettato l’anima storica dell’ex Hotel Ange, trasformandolo in un centro multifunzionale che coniuga patrimonio e innovazione.

Uno degli interventi più significativi è il recupero dei dipinti murali nel Salone e nel Foyer, un tempo frequentati da aristocratici viaggiatori. Il restauro, seguito da Cristina Bardelli – sempre dello studio WAU Architetti in sinergia con la Soprintendenza per i Beni culturali della Valle d’Aosta – ha riportato alla luce motivi ornamentali ed elementi decorativi originali. L’intervento ha generato un equilibrio tra restauro e contemporaneità, restituendo la percezione dello spazio originario con una nuova volta a copertura del salone, e integrando il miglioramento energetico e il completo rinnovamento degli impianti.

Il Courmayeur Climate Hub: cultura come strategia di adattamento

Parole chiave come cambiamenti, resilienza, comunità, adattamento e cultura sono il cuore pulsante di un progetto che ha già generato decine di iniziative sul territorio, coinvolgendo enti, artisti, cittadini e visitatori. Il Climate Hub si presenta ora come un punto di riferimento per l’incontro tra saperi, esperienze e linguaggi, con una programmazione che guarda alla sostenibilità non solo come urgenza ambientale, ma come sfida esistenziale.

MUTaZIONI: l’arte che riflette sul cambiamento

Ad accompagnare simbolicamente l’apertura del centro, si è tenuto il vernissage della mostra di arte contemporanea MUTaZIONI – L’arte del cambiamento, che fino al prossimo settembre propone i lavori site specific dell’artista audiovisivo Andrea Carlotto e dell’illustratrice Sara Cimarosti.

Creata da Luciano Seghesio della Galleria Inarttendu di Aosta, l’iniziativa ha catalizzato l’attenzione sul concetto di transizione – tecnologica, ma anche filosofica, sociale, economica, personale – come evoluzione necessaria: un tema al centro delle riflessioni portate avanti da Courmayeur Climate Hub.

Il concept è tanto semplice quanto radicale: non è la natura ad essere fragile, siamo noi – afferma Seghesio –

Il cambiamento che volevamo raccontare – spiega Luciano Seghesio, curatore della mostra – non è quello spettacolare, repentino, da effetto speciale. È piuttosto un cambiamento lento, talvolta impercettibile, che richiede attenzione, un’osservazione consapevole. Non parte dalla tecnologia ma dalla nostra postura nel mondo, dal modo in cui ci relazioniamo alla natura e agli altri

L’esposizione è come un prisma che riflette, attraverso una pluralità di strumenti – le illustrazioni, la realtà aumentata, le animazioni – tutte le possibilità che scaturiscono da questa riflessione. MUTaZIONI – L’arte del cambiamento procede su un doppio binario: da un lato la mostra nel portico della nuova sede del Courmayeur Climate Hub, applicata a dei ledwall, dall’altro le gemmazioni, le “schegge” di questa proposta, diffuse sul territorio attraverso un’operazione che applica a dei totem fisici un software di realtà aumentata.

Il valdostano Andrea Carlotto, performer e designer audiovisivo, anima del Laboratorio di Creazione Audiovisiva SILENT MEDIA LAB, presenta alcuni lavori di video arte inediti e site specific, appartenenti alla sua serie denominata “BODY LANGUAGE”. Un flusso costante e a tratti ipnotico, generato a partire da immagini e testi, prodotti e trattati con diversi algoritmi, immerge lo spettatore in un’assorta contemplazione che innesca riflessioni.

Non uso scalpelli ma dati – spiega Andrea Carlotto – Eppure il mio processo non è così diverso da quello di uno scultore».
Non voglio dire qualcosa di preciso. Mi interessa più esporre il pubblico a una dinamica che evocare un significato univoco».

La parola chiave, in questa tensione visiva, è mutazione. Le immagini si trasformano incessantemente, i flussi non si arrestano mai. Ed è proprio in questa idea di cambiamento perenne che si innesta il pensiero più profondo dell’artista:

Non c’è una sola soluzione, non ci sarà mai un punto d’arrivo. L’arte – come l’evoluzione – è un processo continuo, un’energia in transito. L’essere umano, dice Carlotto, si scioglie prima ancora di trovare risposte.

Una novità rispetto al suo linguaggio precedente è l’inserimento del testo all’interno delle opere. Non un testo facilmente leggibile, ma una presenza quasi mimetica, che si fa parte integrante dell’immagine in trasformazione.
Le parole provengono direttamente da L’origine delle specie di Charles Darwin. Le frasi si accendono come inneschi, suggerendo riflessioni sul tempo e sulla nostra condizione.

Mi sono messo nei panni di chi, nel 1850, leggeva per la prima volta questa teoria dirompente. Darwin aveva intuito una meccanica inarrestabile. Oggi ci sembra scontato, ma allora fu uno shock».

Il messaggio, però, non è solo teorico. Carlotto rivendica anche una visione di speranza. L’alfabeto – simbolico e visivo – è per lui un sistema potente, in grado di restituire bellezza, connessione, possibilità.

In questa direzione si muove anche il suo coinvolgimento nel Climate Hub, spazio di confronto e sensibilizzazione. Le sue opere, concepite come ecosistemi visivi, sembrano voler ricordare proprio questo: che siamo esseri magici e fragili, immersi in un flusso di mutazione costante, e che nelle pieghe di questo cambiamento possiamo ancora riconoscere una forma di poesia.

L’altra artista, l’illustratrice e visual designer Sara Cimarosti, mantovana e bolognese d’adozione, ha realizzato per l’occasione quattro illustrazioni inedite che raccontano, attraverso un segno molto stilizzato, il cambiamento climatico e la sfida dell’adattamento umano. Le sue opere hanno colonizzato il portico per riverberarsi all’esterno, grazie alle animazioni in realtà aumentata realizzate da Andrea Carlotto.
Per ammirarle basta scaricare gratuitamente l’App Artivive e inquadrare l’immagine, che dopo pochi secondi prende vita.

Il digitale al servizio della natura

Tecnologia e natura non sono qui in opposizione, ma in alleanza. La mostra, distribuita tra monitor e pareti, invita a riflettere su come il digitale possa diventare veicolo per un’immaginazione ecologica, capace di superare le narrazioni apocalittiche. MUTaZIONI è una proposta, non una denuncia: un invito a osservare, a rimanere, a cambiare prospettiva.

Lavorando in questo edificio storico – racconta ancora Seghesio – abbiamo voluto rispettare la sua anima, lasciando che l’arte si integrasse nello spazio senza sovrastarlo. È un dialogo tra epoche, tra linguaggi, tra forme di pensiero.”

In un tempo in cui la montagna non è più solo paesaggio da contemplare, ma luogo in cui si sperimentano in modo visibile gli effetti della crisi climatica, la mostra diventa strumento di coscienza.
E Courmayeur, da località turistica, si trasforma in piattaforma culturale e sensibile.

Info

Courmayeur Climate Hub
MUTaZIONI – L’arte del cambiamento
di Andrea Carlotto e Sara Cimarosti.

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