Domenico Ruccia, Paolo Uccello's Outtakes #6,2024. Olio su lino (40x50 cm). Courtesy Mattia Mognetti

CONVERSATION WITH FRIENDS a cura di Francesco Mancini Milano alla galleria Area\B di Milano

Dal 27 maggio al 21 settembre 2025, la galleria Area\B di Milano ospita la mostra “Conversation with friends”, un dialogo artistico a più voci che mette in relazione le opere di Andrea Casciu, Roberto Fanari, Paolo Pibi e Domenico Ruccia.

Sedici lavori, in gran parte inediti, tra pittura, scultura e scratchboard, si offrono al pubblico come un racconto corale – intimo e insieme politico – sul nostro stare al mondo.

Come in una conversazione tra amici, non vi è un unico tono, ma piuttosto un’interferenza armonica di prospettive, in cui ogni artista risponde agli altri secondo la propria lingua visiva. Casciu, Fanari, Pibi e Ruccia costruiscono, opera dopo opera, una riflessione sensibile sul rapporto tra individuo e contesto: ambientale, sociale, culturale. Il risultato è una mostra che non si limita a mettere in scena una pluralità stilistica, ma si configura come un vero dispositivo relazionale, una tessitura di discorsi, affinità, contrasti.

Le opere

Raccontano del rapporto tra l’uomo e la natura, spesso esplorato attraverso l’autoritratto, i lavori di Andrea Casciu (1983) nella cui pratica artistica l’utilizzo del proprio volto, integrato con elementi naturali come foglie e piante, diventa simbolo universale dell’esperienza umana. L’ibridazione tra uomo e natura è usata come metafora della continua evoluzione dell’essere umano. Le opere esposte sono realizzate con la tecnica dello scratchboard: un tipo di incisione diretta su un supporto di carta che consiste nel grattar via lo strato di inchiostro scuro per rivelare uno strato bianco sottostante. Ne deriva un’opera in cui le molteplici linee ricordano in tutto e per tutto la lastra di un’acquaforte.

Andrea-CasciuFonte-2025.-Scratchboard-su-carta-36×28-cm

Roberto Fanari (1984) porta invece in mostra disegno e scultura. I suoi lavori su carta sono rappresentazioni epiche di scene vissute, come nell’opera “L’eterna lotta tra sala e cucina” (2025), ovvero una lite tra camerieri e cuochi all’interno di un ristorante. Il busto in filo di ferro “Sana Me” (2024) è invece un autoritratto: l’artista si rappresenta come guerriero ricoperto da un’armatura a scaglie di pesce che accoglie al suo interno dei farmaci e mentre con la mano destra compie il gesto della mano parlante, nella parte bassa dell’armatura delle fiamme dipinte con degli smalti fanno da base alla scultura. Un reliquiario che custodisce le sue paure: del dolore, della malattia e della vecchiaia.

Roberto Fanari, Sana Me, 2024. Filo di fero cotto,resina,smalti,medicinali (78x60x50 cm)

Richiamano la terra di origine, la Sardegna, le opere di Paolo Pibi (1987) che ricordano il passato dell’artista e quello dei suoi genitori. L’arte di Pibi è una pittura di paesaggio, come richiamo dei ricordi d’infanzia, ben visibile nell’opera “1965-2b” (2024) con cui l’artista dà vita ad un ambiente scolastico – la classe dei propri genitori – inserendo al posto delle pareti un ampio paesaggio.
La sua pittura nasce da una riflessione sul medium stesso, la pittura, e sul proprio vissuto che genera un’immagine stratificata e in continuo mutamento, tesa verso la ricerca di una personale forma di equilibrio.

Paolo Pibi, youth, 2025, 150x100cm, acrilico su tela

Domenico Ruccia (1986) utilizza la pittura quale strumento per esplorare il concetto di tempo, reinventando vicende all’interno di contesti storici reali, più o meno remoti, che lo portano a “viaggiare” dal Medioevo agli anni ’80 passando per il Rinascimento. Come nell’opera in mostra “Incidente diplomatico tra le colline dei Sakura (i ciliegi osservano)” (2025), dove l’iconografia di San Giorgio e il drago si fonde con la grafica giapponese. Attraverso un intreccio tra realtà e falsa storia Ruccia gioca con la nozione di autenticità, sottolineando l’importanza della citazione come matrice di nuove riflessioni.

Domenico Ruccia, Salazár ci insegue (furtiva mano di un fantasma occulto)

Info

Conversation with friends
A cura di Francesco Mancini
Area\B – Via Passo Buole, 3, Milano
27 maggio – 21 settembre 2025
www.areab.org

HESTETIKA ART Next Generation

Iscriviti
alla newsletter di Hestetika