Alla Collezione Maramotti fino al 27 luglio 2025 è possibile visitare “This Body Made of Stardust”, la più ampia personale di Viviane Sassen mai presentata in Italia.

Untitled from Roxane II, 028 – 2017 – c-print – 45 x 30 cm
© Viviane Sassen – Untitled from Roxane II, 028 Courtesy of the artist and Stevenson
(Cape Town, Johannesburg, Amsterdam)
Con oltre cinquanta fotografie e un’opera video realizzate tra il 2005 e il 2025, l’esposizione – curata dall’artista stessa – si inserisce nella XX edizione di Fotografia Europea, il cui tema quest’anno è Avere vent’anni.
Il titolo della mostra è già una dichiarazione di poetica: siamo materia, sì, ma anche visione. E Sassen lo racconta con immagini che si muovono su un confine poroso tra vita e morte, corpo e sogno, presenza e sparizione.
L’idea di fondo è quella del memento mori, ma al posto di teschi e clessidre troviamo carne viva, natura pulsante, colori saturi e composizioni ambigue che spiazzano lo sguardo.
Ogni fotografia è un memento mori.
Fare una fotografia significa partecipare della mortalità, della vulnerabilità e della mutabilità di un’altra persona (o di un’altra cosa). Ed è proprio isolando un determinato momento e congelandolo che tutte le fotografie attestano l’inesorabile azione dissolvente del tempo.”
S. Sontag, Sulla fotografia. Realtà e immagine nella nostra società
Il percorso espositivo non è lineare, ma costruito per accostamenti visivi, affinità formali e collisioni emotive. Ogni scatto è un frammento: un pezzo di mondo, di sogno o di ricordo.
Corpi (umani, vegetali, minerali) si intrecciano alla terra, alla luce e all’ombra, generando un linguaggio visivo stratificato e mutevole. Sassen mescola tecniche e materiali, dalla fotografia alla pittura, dal collage agli inchiostri, fino a far vibrare ogni opera su più registri. La luce è uno strumento di scultura, l’ombra diventa metafora psichica. Il risultato è una tensione continua tra realtà e finzione, tra l’evidenza del visibile e il mistero del senso.
In mostra, le sue fotografie dialogano anche con alcune sculture della collezione permanente (opere di Evgeny Antufiev, Kaarina Kaikkonen, Fabrizio Prevedello, TARWUK), in un gioco di risonanze empatiche. I lavori selezionati appartengono a serie diverse dell’archivio di Sassen, che l’artista rielabora costantemente in una ricerca visiva a lungo termine.
A fare da controcampo all’ineluttabilità della morte, però, non è il lutto, ma la vitalità. This Body Made of Stardust è un inno alla trasformazione, al desiderio, al caos della materia e alla sua potenza creativa. In una delle immagini più emblematiche, una grande foglia di palma unisce due corpi giovani in un abbraccio sospeso. Altrove, funghi, piante, frammenti organici e forme mutanti invadono la scena, come visioni di un mondo parallelo, alieno e familiare allo stesso tempo.
Sassen non si limita a mostrarci ciò che vede: ci invita a perderci nel suo universo onirico, a lasciarci sedurre dalla complessità, a guardare sotto la superficie. E mentre lo facciamo, ci ricorda che sì, siamo polvere – ma polvere di stelle.
La mostra è accompagnata da una pubblicazione con testi di Federica Angelucci (STEVENSON, Città del Capo) e del critico d’arte Marco Scotini.
Le Opere
L’artista

Viviane Sassen è nata nel 1972 ad Amsterdam, dove vive e lavora.
Dopo aver trascorso l’infanzia in Kenya con la propria famiglia, è cresciuta nei Paesi Bassi. Ha studiato fashion design e, successivamente, si è formata in fotografia presso l’Università delle Arti di Utrecht (HKU) e Ateliers Arnhem.
Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui Prix de Rome (2007), Infinity Award for Applied/Fashion/Advertising Photography – International Center of Photography, New York (2011), David Octavius Hill Medal – German Photography Academy (2015).
Il suo lavoro è stato presentato in prestigiose gallerie e istituzioni in tutto il mondo. Tra le mostre personali più recenti: FOAM, Amsterdam; Fotografiska, Shanghai; Kyotographie festival, Kyoto (2024); Maison Européenne de la Photographie – MEP, Paris; Ruurlo Castle, Paesi Bassi; Dat Bolwerck, Zutphen, Paesi Bassi (2023); National Museum of Modern Art, Zagabria; Foto Forum, Bolzano (2022); Huis Marseille, Amsterdam (2020); Musée des Beaux-Arts, Le Locle, Svizzera (2019); The Hepworth Wakefield, Regno Unito (2018); Fotografiska, Stoccolma; Foto Kunst Stadform, Austria; Deichtorhallen, Amburgo; Museum of Contemporary Art, Chicago (2017).
Info
Viviane Sassen
This Body Made of Stardust
27 aprile – 27 luglio 2025
Collezione Maramotti
Via Fratelli Cervi 66
42124 Reggio Emilia
collezionemaramotti.org