Fino al 7 gennaio 2024, Fondazione Stelline di Milano organizza e promuove la mostra dedicata a Luca Bonfanti RGB. LA BASE a cura di Matteo Galbiati e Alessandra Klimciuk.
Prosegue il viaggio nel colore e nell’alchimia che ha caratterizzato l’autunno alle Stelline. Le opere di Bonfanti, che si definisce alchimista del colore, presenti in mostra sono, infatti, incentrate sullo studio del colore con una attenzione particolarissima per la lettura dei cromatismi nel senso di una monocromia peculiare.
Questa mostra è il punto di arrivo di una lunga esperienza che ha condotto Luca Bonfanti (Desio, 1973) ad interessarsi alle problematiche del colore in senso assoluto: tolte le “figure” e le “forme”, ripulito nel tempo il suo lessico formale, Bonfanti si è concentrato unicamente sul colore come elemento dichiarativo, espressione della sua sensibilità emotiva che cerca di immaginare, nelle “nubi” cromatiche che la pittura dispone secondo equilibri e combinazioni intense, un’atmosfera carica di suggestioni, misteri e interrogazioni.
In questa importante personale – dal significativo titolo RGB. LA BASE – Bonfanti accoglie la sfida monocroma ponendosi nella condizione di far dialogare tra loro quei colori che sono, appunto, la base per ciascuno degli altri e di presentarli in variazione prima, e miscelandoli tra loro poi. Il Rosso, il Giallo e il Blu sono raccolti in 4 serie primarie, con una ripetizione di 3 opere in variazioni; dopo queste prime 12 tra tele e carte, gli altri lavori vivono di combinazioni tra i tre primari e offrono una lettura semplificativa degli infiniti passaggi che si possono ottenere.
Il colore è trattato con cura “alchemica”, in una stratificazione che arriva anche a trenta stesure di materia pittorica, con la scelta di agire attraverso un solo colore che, mai assoluto e totale, si muove in continue rarefazioni ed addensamenti fino a raggiungere un esito formale onirico, a tratti esoterico.
Sono 21 le opere esposte che completano un percorso anche numerologico che trova rimandi nei colori primari, ma anche negli stati alchemici così come negli elementi naturali. Nulla resta affidato al caso e anche questa attenzione di metodo definisce l’equilibrio che Bonfanti adotta interpellando ogni rimando e riferimento possibile a chiarire l’appartenenza simbolica e iconica di queste opere.
La serie de I Silenti sono prova di assenza e di tutto, di naturalezza e di artificio, di luce e di buio sono, come lui stesso asserisce, un “costante equilibrio di forze opposte, in cui l’apparente dicotomia – umana e divina – sempre si risolve in una rutilante armonia, densa di nuovi significati, di presagi e di accadimenti che si correlano a dimensioni esperienziali differenti.”
Una delle opere esposte verrà donata dall’autore alla Collezione permanente della Fondazione Stelline, che racconta momenti della storia espositiva della fondazione, attraverso il fil rouge del dono. Un’iniziativa coerente con il percorso di coinvolgimento del capoluogo lombardo e dei suoi cittadini, intrapreso dalla Fondazione attraverso la riscoperta e la valorizzazione della propria storia comune.
La mostra, organizzata da Fondazione Stelline con il contributo di Regione Lombardia e con il patrocinio del Comune di Milano, è accompagnata da un catalogo edizioni Scripta Maneant.
A supporto della narrazione è in programma domenica 17 dicembre alle ore 16.30 un laboratorio per bambini e famiglie gratuito a cura di PlayArt, sezione didattica della Fondazione Stelline. In programma anche un incontro con l’autore.
Aggiornamenti sul sito e sui canali social della Fondazione.
L’ARTISTA
Luca Bonfanti (Desio, 1973) vive e lavora in Brianza. Muove i suoi primi passi nel mondo dell’arte lontano dal contesto accademico. Un artista autodidatta. Come era uso un tempo, ha incominciato a bottega seguendo gli insegnamenti di alcuni dei maggiori maestri contemporanei milanesi. L’esperienza diretta del mestiere lo ha svincolato da manierismi e accademismi, focalizzando la sua attenzione sul senso di una poetica originalmente individuale. La sua intensa attività creativa e la sua personalità spingono la sua ricerca ad esprimersi con diversi linguaggi, dalla fotografia alla musica, per passare poi all’asprezza della materia in scultura fino alla intensità del colore in pittura. Il suo segno pittorico, dalla marcata vocazione e ascendenza astratta, lo porta a realizzare opere dalle atmosfere oniriche, a tratti esoteriche, restituite con una materia pittorica densa, stratificata, vibrante per via delle ampie stesure applicate, ed un impiego simbolico del colore. Nel 2013 le sue opere iniziano ad essere battute dalle maggiori case d’asta italiane. In occasione di Expo Milano 2015 realizza dodici opere per il progetto artistico culturale CONTAINER LAB. Nel 2016 su commissione della soprintendenza dei beni architettonici e dei navigli Lombardi, realizzerà un omaggio al grande genio di Leonardo da Vinci con la sua reinterpretazione de L’Ultima Cena e opere legate al maestro e al tema dell’acqua, che lo vedrà sempre nel 2016 anche protagonista della mostra museale itinerante Leonardo Da Vinci e i Contemporanei con la prima tappa a Palazzo Martinengo – Brescia. Nel 2019 espone alla Casa Museo del Mantegna con la mostra dal titolo similiter in pictura, curata da Matteo Galbiati, Elena Pontiggia e Alberto Moioli, ulteriore omaggio a Leonardo Da Vinci. Nel 2021 realizza ventuno opere come omaggio a Botticelli e la sua Pia Philosofia, su commissione della casa editrice Scripta Maneant. Sempre nel 2021 una sua opera entra a far parte della collezione di opere d’arte di Vasco Rossi. Ha ottenuto riconoscimenti e premi in concorsi nazionali e internazionali.
www.lucabonfanti.com
INFO
LUCA BONFANTI RGB. LA BASE
a cura Matteo Galbiati e Alessandra Klimciuk
7 dicembre 2023 – 7 gennaio 2024
Eventi speciali:
Domenica 17 dicembre ore 16.30
Laboratorio didattico PlayArt