Vedo Rosso alla Collezione Giancarlo e Danna Olgiati di Lugano

Il rosso e il suo universo simbolico sono al centro della mostra Vedo Rosso, il nuovo allestimento tematico della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, visitabile dal 26 marzo al 12 giugno 2022.

L’esposizione mette in dialogo lavori di trentacinque artisti e artiste di generazioni, nazionalitร  e culture differenti in un percorso immersivo, che indaga il tema del rosso nella sua varietร  di significati e qualitร  espressive. In mostra sono esposte trentanove opere tra dipinti, fotografie, sculture e installazioni.

Lโ€™esposizione pone in relazione una selezione di opere provenienti dalla Collezione Olgiati, principalmente dagli anni Sessanta a oggi, di cui molte presentate per la prima volta in questa occasione. La Collezione Giancarlo e Danna Olgiati ha scelto questo affascinante tema per proporre un confronto esemplare tra artisti e artiste fra loro distanti cronologicamente e stilisticamente, ponendo lโ€™accento sulla molteplicitร  di interpretazioni del colore rosso. Lโ€™allestimento si configura dunque come unโ€™originale indagine sulla valenza simbolica del rosso, articolata secondo associazioni visive e semantiche solo in parte fedeli alla cronologia e alle distinzioni storiografiche. รˆ proprio attraverso questa prospettiva inedita sui temi fondativi e sulle principali tendenze che compongono la Collezione che si possono cogliere nuove corrispondenze tra linguaggi solo apparentemente inconciliabili, dove il dialogo tra le avanguardie storiche del Novecento e la contemporaneitร  รจ elemento fondante.

Il percorso espositivo si apre con una riflessione sul colore rosso in termini metafisici. I calchi in gesso dipinto di Claudio Parmiggiani, accostati a quadri di due protagonisti della Transavanguardia italiana, Mimmo Paladino e Francesco Clemente, accolgono il visitatore coinvolgendolo in unโ€™atmosfera di enigmatica sospensione ed evocando un arcano simbolismo che attinge a iconografie del passato, talvolta intessute di memorie personali.

Nellโ€™orizzonte simbolico del rosso si coglie anche il rapporto rosso-velocitร : lโ€™esuberanza del rosso si accompagna allโ€™iconografia dellโ€™automobile in una varietร  di opere che spaziano da un collage di carte colorate del 1929 del futurista Fortunato Depero, a un significativo esempio dei piรน recenti quadri specchianti di Michelangelo Pistoletto, fino a un omaggio allo scultore Jimmie Durham, recentemente scomparso, insignito del Leone dโ€™Oro alla carriera alla Biennale di Venezia del 2019.

Segue un capitolo dedicato a uno tra i nuclei fondanti della Collezione Olgiati, il Nouveau Rรฉalisme: i francesi Arman e Martial Raysse esaltano il potere attrattivo del rosso per celebrare gli oggetti della quotidianitร  elevandoli a nuova materia artistica. E ancora lโ€™uso del rosso contraddistingue le ricerche degli astrattisti italiani Ettore Colla e Piero Dorazio; se questi ultimi ricorrono alla riduzione del colore alla sua funzione espressiva piรน โ€œsemplice, perentoria e incisivaโ€, gli originali collages dellโ€™americano Conrad Marca-Relli e le celebri impronte di pennello del ticinese Niele Toroni costituiscono ulteriori indagini sul colore rosso secondo personalissimi codici astratti.

Uno spazio autonomo รจ dedicato a un nucleo di tre opere dellโ€™anglo-indiano Anish Kapoor, che ci trasporta nella dimensione esistenziale e filosofica del rosso attraverso lโ€™immagine poetica del โ€œfioreโ€ โ€“ la scultura 1000 Names, 1982 โ€“ interamente ricoperto di pigmento puro, sostanza viva che diviene essenza stessa dellโ€™atto creativo.

Nella sezione successiva un monocromo rosso del 1956 di Yves Klein โ€“ uno tra gli esponenti di maggior rilievo del Nouveau Rรฉalisme โ€“ รจ emblematico della scelta di semplicitร  cromatica assoluta che contraddistingue lโ€™intero percorso creativo dellโ€™artista, nella tensione verso lโ€™immaterialitร  del vuoto. Uno spazio immateriale, cosmico e spirituale viene evocato anche nelle superfici monocrome costellate di buchi di Lucio Fontana. Il suo Concetto spaziale (Teatrino), 1965, viene qui presentato in relazione ad altre due importanti opere del XX secolo, un autoritratto del 1969 di Gino De Dominicis e un igloo del 1988 ca. di Mario Merz, in un dialogo ideale sul tema dellโ€™immortalitร  dellโ€™opera dโ€™arte, nonchรฉ sulla dialettica tra individuo e universo. Segue un omaggio allโ€™arte concettuale di Giulio Paolini, presente in mostra con un iconico collage del 1969, dove la scelta del rosso รจ del tutto arbitraria e subordinata alla riflessione sullo spazio della rappresentazione. E ancora nelle opere di Tano Festa e Mario Schifano, protagonisti della scena artistica romana dei primi anni Sessanta, il rosso convive con la sperimentazione pittorica e lโ€™indagine consapevole sul linguaggio dellโ€™arte. Di Schifano viene esposto nella sala successiva lโ€™imponente paesaggio intitolato Palma, 1973, attivando una sorprendente corrispondenza con il cielo infuocato di rosso del dipinto Aurora boreale, 1938, di Luigi Russolo.

Lโ€™ultima sezione presenta opere della stretta contemporaneitร , dove il rosso รจ associato a temi di stringente attualitร . Attraverso sculture ispirate al colore e alla forma delle gocce di sangue, lโ€™italiana Chiara Dynys e la palestinese Mona Hatoum, pur con accezioni e modalitร  diverse, alludono metaforicamente a tematiche quali la fragilitร  umana, lโ€™oppressione e la marginalitร  della condizione femminile, mentre gli americani Kelley Walker e Wade Guyton, protagonisti della scena New Pop, offrono uno sguardo altrettanto profondo sulla simbologia del rosso come rappresentazione ed evocazione della violenza sia essa fisica o psicologica.

Artisti e artiste in mostra:

Arman (Nizza, 1928 โ€“ New York, 2005) / Alighiero Boetti (Torino, 1940 โ€“ Roma, 1994) / Francesco Clemente (Napoli, 1952) / Ettore Colla (Parma, 1896 โ€“ Roma, 1968) / Gino De Dominicis (Ancona, 1947 โ€“ Roma, 1998) / Fortunato Depero (Fondo, 1892 โ€“ Rovereto, 1960) / Piero Dorazio (Roma, 1927 โ€“ Perugia, 2005) / Jimmie Durham (Houston, 1940 โ€“ Berlino, 2021) / Chiara Dynys (Mantova, 1958) / Tano Festa (Roma, 1938-1988) / Lucio Fontana (Rosario, Santa Fรฉ, 1899 โ€“ Comabbio, 1968) / Marco Gastini (Torino, 1938-2018) / Wade Guyton (Hammond, 1972) / Mona Hatoum (Beirut, 1952) / Anish Kapoor (Bombay, 1954) / Yves Klein (Nizza, 1928 โ€“ Parigi, 1962) / Conrad Marca-Relli (Boston, 1913 โ€“ Parma, 2000) / Mario Merz (Milano, 1925-2003) / Gabriel Orozco (Xalapa, 1962) / Mimmo Paladino (Paduli, 1948) / Giulio Paolini (Genova, 1940) / Claudio Parmiggiani (Luzzara, 1943) / Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933) / Walid Raad (Chbanieh, 1967) / Martial Raysse (Golfe Juan, 1936) / Sterling Ruby (Bitburg, 1972) / Ed Ruscha (Omaha, 1937) / Luigi Russolo (Portogruaro, 1885 โ€“ Cerro di Laveno, 1947) / Salvatore Scarpitta (New York, 1919-2007) / Mario Schifano (Homs, 1934 โ€“ Roma, 1998) / Sacha Sosno (Marsiglia, 1937 โ€“ Monaco, 2013) / Wolfgang Tillmans (Remscheid, 1968) / Niele Toroni (Muralto, 1937) / Kelley Walker (Columbus, 1969) / Aaron Young (San Francisco, 1972).

INFO

Vedo Rosso
26 marzo โ€“ 12 giugno 2022
Collezione Giancarlo e Danna Olgiati
Lungolago Riva Caccia 1, 6900 Lugano
www.collezioneolgiati.ch | www.masilugano.ch

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