A BASE Milano la progettualitร si fa strumento di relazione. Nella sua quinta edizione, We Will Design sceglie di interrogarsi sul concetto di โparentelaโ, risemantizzato alla luce delle riflessioni di Donna Haraway, e intende costruire nuove alleanze tra specie, corpi, tecnologie e territori.

Fino al 13 aprile, il programma accoglie designer, collettivi e accademie internazionali per unโindagine condivisa sul design come pratica di coesistenza.
Il titolo, Making Kin, supera la genealogia tradizionale per aprirsi a relazioni affettive e materiali fondate su affinitร elettive, processi collaborativi e gesti di cura. Un lessico che prende forma nei lavori di 38 designer e nei progetti di 9 universitร internazionali, in un continuo scambio tra narrazione critica, forme speculative e oggetti funzionali.
Tra le proposte piรน significative, DO YOU SPEAK FLOWER? di HEAD โ Genรจve trasforma i vasi in strumenti politici; EINA presenta Ecosystem Sampler, una mostra in equilibrio tra sperimentazione e riflessione materiale. Domus Academy, con UNFOLD, raduna voci accademiche internazionali per ridefinire il ruolo del design nel presente.
La Technical University of Zvolen guarda alla biomimetica, mentre il Royal College of Art segue traiettorie genealogiche tra individuo e collettivitร . Spiccano i mattoni “glitchati” di Giovanni Amerio, il confessionale ecospirituale di Cristobal Olmedo, le installazioni di Suzanne Craviari e Delia Rรถรer, in dialogo con ecologia e tecnologie invisibili. Tra gli oggetti, strumenti narrativi che incarnano ansia, resistenza, desiderio e rigenerazione.
Le residenze di Temporary Home aprono un ulteriore fronte di esplorazione. Cinque studi temporanei, da Olanda, Kenya, Francia e Regno Unito, permettono al pubblico di entrare nei processi progettuali in corso. Tra questi, il lavoro di Anas Chao, che attraverso la mappatura affettiva del cibo restituisce una cartografia di appartenenze in transizione, e Multispecies Dinner, un rituale culinario tra umani e non-umani ideato da Federico Rizzo & Salicornia Studio.
Torna anche il campeggio urbano sulla terrazza, in collaborazione con The Glitch Camp by IED: un esperimento di ospitalitร gratuita e transitoria che ridefinisce lโaccessibilitร alla Design Week, in particolare per gli Under30. Una pratica che assume valore politico e sociale in una cittร che, durante il Fuorisalone, spesso si chiude anzichรฉ aprirsi.
Accanto al programma principale, We Will Design ospita progetti speciali che ampliano il campo dโazione: CampuStore ridefinisce lo spazio scolastico come ambiente di crescita sensibile; World Design Capital Frankfurt RheinMain 2026 attiva uno spazio collettivo per immaginare la cittร futura; Frabโs propone un itinerario editoriale attraverso magazine indipendenti da collezione.
A segnare simbolicamente la trasformazione di BASE, infine, il ripensamento del suo bar: bistroBASE, progettato da Lemonot con il supporto del Royal College of Art, diventa un dispositivo relazionale tra ironia, architettura industriale e linguaggio visivo partecipato.
La quinta edizione di We Will Design si conferma come uno dei nodi piรน fertili del Fuorisalone: uno spazio aperto e poroso, dove il design non offre soluzioni ma nuove possibilitร di ascolto e interazione, tra soggetti che scelgono di riconoscersi reciprocamente come prossimi.
ACCADEMIE E UNIVERSITร IN EXHIBIT
Domus Academy (Milano, Italia), EINA (Barcellona, Spagna), HEAD โ Genรจve, Geneva University of Art and Design (Ginevra, Svizzera), Royal College of Arts (Londra, Regno Unito), RUFA โ Rome University of Fine Arts (Roma, Italia), Tecnolรณgico de Monterrey (Monterrey, Messico), Technical University of Zvolen (Zvolen, Slovacchia), Western University of Timiศoara (Timiศoara, Romania), Xiโan Jiaotong โ Liverpool University (Suzhou, Cina).
ARTISTI E DESIGNER IN EXHIBIT
Adi Friedman & Ceren Sรถzer, Ahmet Selcuk Dis, Alessio Pinton, Ana Souto Neves, Andreea Tron, Anna Favaretto, Anton Ripon, Carolina Pรฉrez-Moreno, Caterina Viguera & Ramon Landolt, Circolo del Design, Cristobal Olmedo, Dale Konstanz, Delia Rรถรer, DeremCo, Domenico Di Paolo & Kieran Feechan, Elena Zaghis, Eleni Vrettakou, Elio Romanazzi, Federico Godino & Natalie Blom, Giovanni Amerio aka GGTHH, Giuliano Wai Ging Sammarro, Jade Fritsch, Janneke de Lange, Jaxon Pope & Riccardo Centazzo, Jules Pean, Kiah Celeste, Marie Kolรกลovรก, Miriam Daxl, Omnicent Japan, Remi Reniers, Riko Tamekuni, Shao-Chun, Studio CoPain, Studio PARADIGM, Studio Sophia Schullan, Suzanne Craviari, Tatiana Efremenko & Eva Monestier, Vincenzo Lapiccirella.
ARTISTI E DESIGNER IN TEMPORARY HOME
Anas Chao, Federico Rizzo & Salicornia Studio, Mitre & Mondays, Kairos Futura, Alรฉa Work e Domaine de Boisbuchet.
Exhibition View
Info
WE WILL DESIGN 2025 โ MAKING KIN
dal 7 al 13 aprile 2025
BASE Milano
via Bergognone 34, Milano
www.base.milano.it