Fino al 4 luglio 2025, la Fondazione Ferrero di Alba ospita “More than kids”, ampia personale di Valerio Berruti, a cura di Nicolas Ballario e Arturo Galansino.

Una mostra che, attraverso affreschi, sculture e video-animazioni, racconta la cifra più autentica dell’artista albese, aprendo al contempo nuove traiettorie che si compiranno, da luglio, negli spazi monumentali di Palazzo Reale a Milano.
L’universo visivo di Berruti, che da sempre declina l’infanzia come metafora esistenziale, si arricchisce qui di un’inedita attenzione al paesaggio delle Langhe: visioni sospese, essenziali, che invitano lo spettatore a terminare l’opera semplicemente con lo sguardo, nel silenzioso atto di riconoscere e riconoscersi.
L’infanzia è il nostro comune denominatore», ricorda Nicolas Ballario, «ma nei suoi lavori non troviamo nostalgia: piuttosto, una porta d’accesso ai grandi temi della contemporaneità».
Le figure tratteggiate da Berruti — volutamente incomplete, prive di contorni netti — rifuggono ogni verità definitiva. L’artista affida infatti al visitatore il compito di completarle, in un esercizio percettivo che è anche una forma di partecipazione emotiva.
Non un’operazione di compiacimento estetico, dunque, ma un dispositivo aperto che rovescia la logica della comunicazione di massa, suggerendo che il significato, nell’arte come nella vita, non è mai univoco.
In questa linea si inserisce anche il pensiero di Arturo Galansino, co-curatore e membro del comitato scientifico della Fondazione:
Dopo Burri e Penone, oggi proseguiamo il nostro percorso con una voce della contemporaneità profondamente radicata nel nostro territorio. Berruti ci invita a riflettere sulla condizione umana con una poetica sobria e potente, in grado di svelare l’essenza dietro ogni soggetto».
Le Opere in mostra
Tra le opere in mostra spiccano le grandi sculture Into my arms e Insight, entrambe installate negli spazi esterni della Fondazione: gesti plastici che evocano il bisogno universale di protezione, contemplazione e cura. Accanto ad esse, nuove sculture come More than a child, Three (parts of) me e l’installazione Nel nome del padre mettono in scena l’incontro tra materia e sentimento, tra l’apparente semplicità della forma e la profondità della memoria collettiva.
La questione climatica emerge con forza nei lavori più recenti: Don’t let me be wrong, opera preparatoria della grande scultura che sarà collocata nel cortile di Palazzo Reale, riflette con delicatezza sull’urgenza ambientale, trasformando il cambiamento climatico in una narrazione intima e visiva.
Nel percorso espositivo trovano spazio anche i primi affreschi di Berruti — come Vocazione, realizzato oltre vent’anni fa — e il nuovo ciclo Langhe, diciotto affreschi dedicati alla sua terra d’origine. In questi paesaggi rarefatti, ancora una volta, l’artista si affida all’incompiuto per evocare una presenza che è anche una nostalgia.
Una sezione della mostra è interamente dedicata alle video-animazioni: un flusso di immagini e suoni che ripercorre vent’anni di ricerca, intrecciando il segno grafico di Berruti alle musiche di grandi compositori come Paolo Conte, Ryuchi Sakamoto e Ludovico Einaudi. Tra i cortometraggi proiettati spiccano La figlia di Isacco, realizzata per la Biennale di Venezia del 2009, Kizuna e La giostra di Nina.
Come sottolinea lo stesso artista, i suoi bambini non sono che un tramite: non tanto ritratti dell’infanzia, quanto emblemi di fragilità, possibilità e cura.
Il progetto
Il progetto espositivo “More than kids”, dopo la personale alla Fondazione Ferrero, proseguirà nel cortile e al piano nobile di Palazzo Reale a Milano (da luglio a novembre 2025) per poi ritornare ad Alba, da ottobre fino a dicembre, con una grande installazione all’interno della Chiesa di San Domenico, nel cuore del centro storico cittadino, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alba proprio nel periodo dell’edizione 2025 della Fiera Internazionale del tartufo bianco d’Alba.

L’artista

Valerio Berruti
Nato ad Alba nel 1977. L’artista utilizza l’antica tecnica dell’affresco, la scultura e la video-animazione per creare immagini essenziali, ispirate al mondo sospeso dell’infanzia, il momento della vita in cui tutto deve ancora avvenire. Nel 2009 partecipa alla 53a Biennale di Venezia dove ha presentato un video, con la musica di Paolo Conte, composto da 600 disegni affrescati. Nel 2011 il suo video Kizuna, esposto al Pola Museum di Tokyo con la colonna sonora appositamente scritta da Ryuichi Sakamoto, è diventato un progetto benefico per la ricostruzione del Giappone dopo la devastazione dal terremoto. L’anno successivo ha vinto il premio internazionale Luci d’artista di Torino e ha realizzato un’opera permanente di land art alla Nirox Foundation di Johannesburg. Nel 2018 inizia a lavorare al cortometraggio animato, coprodotto da Sky Arte, La giostra di Nina con la colonna sonora di Ludovico Einaudi. La grande giostra viene esposta nell’autunno del 2018 nella Chiesa di San Domenico di Alba e successivamente al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo e alla Reggia di Venaria. Nel 2022 è stata inaugurata la sua opera monumentale Alba, una scultura in acciaio inox bronzato altra oltre 12 metri donata dalla famiglia Ferrero alla Città di Alba, posizionata nella centrale piazza Michele Ferrero, dedicata all’imprenditore albese. A maggio 2024 ha inaugurato Circulating sketch, una personale in Cina nel prestigioso Teagan Space di Youyi Bay, nel distretto di Pechino.
Info
Valerio Berruti “More than kids”
A cura di Nicolas Ballario e Arturo Galansino
Fino al 4 luglio 2025
Fondazione Ferrero
Strada di mezzo, 44, 12051 Alba (CN)
Ingresso gratuito
www.fondazioneferrero.it