Fino al 31 agosto 2025, il Musée d’art contemporain de la Haute-Vienne – Château de Rochechouart ospita “Day Night Butterfly”, personale della trentunenne artista brasiliana Tadáskía.
Rivelata al grande pubblico grazie al MoMA di New York e alla Biennale di San Paolo, l’artista arriva ora in Francia con una mostra immersiva che trova un contrappunto affascinante nell’architettura medievale del castello che la accoglie.
L’universo di Tadáskía è insieme fluido e radicato: nera, transgender, afro-indigena, l’artista rielabora immaginari archetipici e mitologie personali con una scrittura visiva fatta di segni, pigmenti, forme sospese e corpi smaterializzati. A Rochechouart, la mostra si articola in una grande installazione murale realizzata in situ, una scultura sospesa che pare fluttuare nello spazio e opere a terra che dialogano con la fisicità della sala e con la luce, protagonista implicita della narrazione.
Day Night Butterfly non è solo un titolo evocativo, ma un’immagine-limite: evoca la metamorfosi, la soglia, il tempo intermedio tra luce e oscurità. La tavolozza, più cupa rispetto alle consuete cromie vivaci dell’artista, abita un registro notturno, quasi onirico, dove la notte non è assenza ma spazio di trasformazione, mentre affiorano elementi luminosi, come presenze magiche o aperture simboliche.
L’opera di Tadáskía si colloca fuori da ogni binarismo: di genere, di forma, di significato. L’artista stessa racconta di aver scoperto da bambina le Favole di La Fontaine, scegliendo però di rileggerle senza morale, liberandole da qualsiasi conclusione definitiva. E questa libertà percorre tutta la sua pratica, che attinge a Matisse e Picasso ma anche alla tradizione afro-brasiliana, al pensiero decoloniale e a una dimensione spirituale intrinsecamente poetica.
Rappresentata dalla galleria Fortes D’Aloia & Gabriel, Tadáskía propone con Day Night Butterfly un’esperienza sospesa tra corporeità e disegno, tra fiaba e rivendicazione, tra sogno e presenza. In un castello antico che diventa crisalide contemporanea, la sua arte afferma un modo di stare al mondo in trasformazione, fragile e potente, libero da ogni definizione.
L’artista
I diversi rami del lavoro di Tadáskía condividono un filo conduttore nella sua affinità con il disegno. Tracce che sono al tempo stesso segni e cancellature: pastelli secchi, matite colorate, penne o smalto da unghie danno vita a intrecci grafici che evocano presenze svolazzanti, senza mai renderle riconoscibili. I bordi strappati dei supporti cartacei suggeriscono una continuità fluida, come le pagine di un libro sciolto che si espande nello spazio circostante. Le sue sculture in legno ricordano paraventi: non dividono gli spazi, ma li attraversano con aste che li rendono porosi. È una danza tra rivelazione e occultamento.
L’interazione tra immagine pittorica e parola scritta, ricorrente in gran parte della sua opera, genera una risonanza sottile tra testo e figura, introducendo ambiguità che rendono impossibile ogni significato univoco. Nei video e nelle fotografie che l’artista definisce “apparizioni”, azioni di travestimento e trasformazione dei corpi rappresentati destabilizzano gli ambienti domestici e familiari, insinuando un’inquietudine latente.
Exhibition View
Info
Tadáskía
jour nuit papillon / day night butterfly
Fino al 31 agosto
Musée d’Art Contemporain de la Haute Vienne—Chateau de Rochechouart