RUBY NERI "Chorus" da MassimoDeCarlo Londra

La galleria MASSIMODECARLO Londra inaugura la prima personale di Ruby Neri nel Regno Unito con la mostra Chorus, un viaggio nel surreale che mescola ritualità, danza e fuga in un giardino immaginario.

L’esposizione, caratterizzata da un dialogo tra sculture ceramiche e disegni a pastello, offre una riflessione intima e complessa sulla condizione femminile e sulle dinamiche emotive della vita quotidiana.

LA POETICA

Le opere di Neri si distinguono per un linguaggio visivo che fonde la figura umana con elementi naturali, creando composizioni che evocano bouquet viventi. I corpi femminili, intrecciati in pose fluide e dinamiche, si trasformano in fiori, celebrando la vitalità e l’emotività attraverso forme compatte e coreografate. La scelta di materiali ceramici consente all’artista di sperimentare texture e tonalità, con superfici che riflettono la luce in modi complessi e imprevedibili. L’uso di smalti opachi e tonalità terrose segna un allontanamento dalle cromie pop dei lavori precedenti, introducendo un registro più profondo e malinconico.

UNA BARRIERA CHE INVITA

Le ceramiche di Neri, descritte come una “fence of girls” (recinto di ragazze), oscillano tra il ruolo di barriere e quello di portali. Questi vasi antropomorfi, lungi dall’essere puramente decorativi o funzionali, racchiudono una narrativa interiore fragile e complessa. Ogni figura si presenta come un enigma emotivo, bilanciando una gestualità che cela e rivela al tempo stesso. La postura, la scelta delle glasure e i dettagli gestuali suggeriscono una vulnerabilità che emerge in modo graduale, quasi teatrale.

UN GIARDINO PSICOLOGICO

La componente scenografica della mostra richiama un giardino shakespeariano, dove intimità e artificio convivono. La dimensione onirica è amplificata dai disegni a pastello, che dialogano con le sculture sia tematicamente che formalmente. Questi lavori su carta, dalla qualità soffusa e figurativa, aggiungono un ulteriore livello di profondità emotiva, esplorando temi di movimento e relazione. In essi, il dinamismo delle figure – che danzano, si siedono o restano in sospensione – suggerisce un’idea di transizione continua, specchio della pratica artistica di Neri.

UN’ESPLORAZIONE DELL’ESISTENZA

In Chorus, il movimento emerge come un tema cardine, incarnato non solo dalle figure umane ma anche da simboli come i cavalli, che evocano forza e grazia. Attraverso questa coreografia di forme e colori, Neri indaga le complessità dell’esperienza quotidiana, trasformando dettagli apparentemente banali in metafore cariche di significato. L’equilibrio tra introspezione e universalità rende il lavoro di Neri accessibile e al contempo profondamente personale.

La mostra si presenta come un invito a immergersi in un paesaggio emotivo e meditativo, un luogo in cui la fragilità e la forza coesistono. Attraverso sculture e disegni, Ruby Neri ci conduce in un giardino catartico, in cui ogni gesto e ogni figura raccontano una storia di trasformazione e resilienza.

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