La Venaria Reale organizza una grande mostra che indaga i videogiochi come “decima forma d’arte” praticata da 3 miliardi di persone nel mondo, riconoscendo i profondi impatti nella società contemporanea di un comparto creativo ancora spesso percepito come un mondo di evasione ludica e mero passatempo. Ma è davvero così?
I videogiochi rappresentano un avamposto creativo dove nascono idee e visioni, una meta forma d’arte in cui architettura, pittura, scultura, musica, arti performative, poesia, cinema, fumetto convivono dando vita a stratificati mondi collettivi.
Lungo le dodici sale del percorso espositivo delle Sale delle Arti, le tele digitali dei grandi maestri dei videogiochi entrano in dialogo con celebri capolavori del passato e del presente invitandoci a riflettere sulle nuove estetiche, culture, linguaggi, politiche ed economie del XXI secolo.
Per la prima volta al mondo si potranno ammirare le influenze dei grandi maestri del passato – come De Chirico, Hokusai, Calder, Dorè, Savinio, Piranesi, Kandinsky, Warhol ma anche vasi ellenistici del VI sec. a.C. – sulle estetiche di videogiochi come Ico, Monument Valley, Rez Infinite, Okami, Apotheon.
La convergenza tra immagine statica, immagine in movimento ed immagine interattiva è al centro dello spazio PlayArt che porta il visitatore a relazionarsi con artisti viventi come Bill Viola, Banski, Invaders, Cao Fai, Jago, Tabor Robak, il collettivo AES+F, Federico Clapis, che hanno attinto al linguaggio del (video)gioco per dar vita ad alcune delle loro opere materiche e digitali.
Dopo le sale legate alle influenze estetiche e simboliche, il videogioco diventa mitologia contemporanea, l’ultimo anello di una catena testimoniale iniziata oltre 4000 anni fa con l’Epopea di Gilgamesh passando per l’Iliade e l’Odissea, la Divina Commedia fino a giungere ai giorni recenti con Star Wars, The Matrix ed Harry Potter. Le due sale dedicate ai temi dell’Eros e Thanatos presentano al visitatore dieci videogiochi che hanno generato profondi impatti nella vita di milioni di persone attraverso le nuove forme interattive di scrittura: capolavori come Florence, Death Stranding, To The Moon, The Graveyard lasceranno un profondo solco emotivo nei visitatori.
La Sala dei Maestri celebra alcuni dei pionieri dei videogiochi ergendoli a figure significative dell’arte: da Yoshitaka Amano, disegnatore iconico di Final Fantasy al game designer Yu Suzuki, dallo sceneggiatore Christian Cantamessa, al piemontese Andrea Pessino, fondatore dell’americana Ready at Dawn che ha lavorato a icone come God of War, Okami e Dexter. A chiusura della sala uno dei musicisti che ha segnato la storia dei
videogiochi, Jesper Kyd a cui si associano le melodie di Assassin’s Creeed.
Oggi i videogiochi rappresentano anche un innovativo laboratorio sociale e politico: opere come Paper, Please, Riot, This War of Mine saranno giocabili e restituiranno profonde riflessioni sui tempi che verranno.
La penultima sala è pensata per diventare uno spazio altamente interattivo e sensoriale: la ricostruzione di quattro “ambienti”, che spaziano da una sala giochi giapponese dei primi anni ’80 fino al futuro Metaverso, raccontano la cronologia evolutiva dei videogiochi e danno la possibilità ai visitatori di giocare con i cabinati di
Pacman, Street Fighter e Space Invaders ma anche di confrontarsi con le più recenti produzioni videoludiche prima di indossare i visori e fare un salto nel futuro.
Lo spazio Homo Ludens sarà impreziosito dalla collaborazione con Lucca Comics & Games prestatori di tavole originali e firmate dai maestri della pop culture internazionale come Jim Lee e Michael Whelan disegnatori di opere come Batman, Captain Tsubasa, Superman. La mostra è curata da Fabio Viola, docente, autore di saggi e fondatore del collettivo artistico Internazionale TuoMuseo, e da Guido Curto, direttore del Consorzio delle
Residenze Reali Sabaude.
INFO
PLAY. Videogame, arte e oltre
Reggia di Venaria, Sale delle Arti
dal 22 luglio 2022 al 15 gennaio 2023
Per ulteriori informazioni: lavenaria.it