Philippe Decrauzat - Delay, Inverted Pentagon, 2017, acrilico su tela, cm 197x207

Philippe Decrauzat alla Galleria Poggiali di Firenze: la pittura diventa corpo in “Teatro Anatomico”

È un corpo pittorico, quello che Philippe Decrauzat presenta alla Galleria Poggiali di Firenze, articolato su entrambi gli spazi espositivi – via della Scala e via Benedetta – come un organismo complesso che si dispiega nel tempo e nello spazio.

Delay, Broadcasting Delay Magenta, 2022, acrilico su tela, cm 168×191

La mostra, curata dallo storico dell’arte Matthieu Poirier, segna la prima personale dell’artista svizzero (Losanna, 1974) con la galleria e raccoglie circa venticinque opere che attraversano diverse fasi della sua produzione, alcune concepite appositamente per questa occasione.

Al centro del progetto Teatro Anatomico è il concetto di “tela sagomata”, una pratica che Decrauzat esplora da anni e che, in questa mostra, si fa cassa di risonanza per una riflessione più ampia sulle intersezioni tra percezione visiva, struttura fisica e dimensione simbolica del corpo. Le superfici dipinte a mano, tese su intelaiature lignee dalla forma irregolare, si offrono allo sguardo come dispositivi ottico-cinetici, ma anche come oggetti “organici”, evocando con forza un parallelismo tra la costruzione dell’opera e l’anatomia umana.

Non è un caso che il titolo evochi l’ambiente medico del teatro anatomico rinascimentale, luogo in cui il corpo veniva sezionato per essere compreso, esplorato, interpretato. Allo stesso modo, Decrauzat invita a una dissezione dello spazio pittorico, trasfigurando la tela in un dispositivo tridimensionale che sfida il tradizionale statuto del quadro. I telai non sono più meri supporti, ma veri e propri scheletri, strutture ossee che sorreggono la carne dell’immagine.

Tra le opere in mostra, spiccano Delay, Inverted Pentagon e Delay, Broadcasting Delay Magenta (2022), due tele esagonali che sembrano cristallizzare una vibrazione visiva interna; e Vertical Wave Red Transmission (2024), una sorta di bandiera ondulata che ondeggia in verticale, accentuando l’ambiguità tra pittura e oggetto, superficie e corpo. Accanto a queste, la nuova serie Still Double, realizzata per la mostra, approfondisce ulteriormente la ricerca sulla forma sagomata come interfaccia sensibile tra gesto pittorico e fenomeno ottico.

Se l’eredità dell’arte optical e cinetica è dichiarata – Decrauzat è stato finalista al Premio Marcel Duchamp nel 2022 ed è presente nelle collezioni di istituzioni come MoMA, Centre Pompidou, Kunsthaus Zürich – ciò che distingue la sua pratica è la capacità di fondere rigore formale e tensione percettiva con una riflessione sulla materialità del fare artistico. Ogni opera è il risultato di una costruzione meticolosa, in cui ogni linea, angolo o curvatura risponde a una logica tanto visiva quanto concettuale.

Teatro Anatomico non è dunque solo una mostra, ma un ambiente sensoriale in cui le opere diventano presenze attive, architetture sensibili che dialogano con il corpo dello spettatore. La pittura, apparentemente astratta, si rivela come un’estensione della nostra fisiologia percettiva, un dispositivo che ci interroga su cosa significhi vedere, toccare, abitare un’immagine.

In un’epoca in cui la pittura tende spesso a rifugiarsi in soluzioni formali nostalgiche o autoreferenziali, Decrauzat propone una visione radicale e stratificata, capace di restituire alla forma una densità concettuale e sensibile. Le sue tele, sagomate ma mai chiuse, diventano membrane porose, superfici di contatto tra interno ed esterno, tra oggetto e spettatore, tra visione e pensiero.

Philippe Decrauzat – Vertical Wave Red Transmission, 2024, acrilico su tela, cm 180×71

INFO

Philippe Decrauzat
Teatro Anatomico
a cura di Matthieu Poirier
17 maggio – 4 ottobre 2025

GALLERIA POGGIALI | FIRENZE
Via della Scala, 35/A – Via Benedetta 3r
www.galleriapoggiali.com


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