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Nicola Sansone. “La fotografia come libertà” in mostra al Museo di Roma in Trastevere

Il Museo di Roma in Trastevere accoglie la retrospettiva Nicola Sansone – La fotografia come libertà, un omaggio alla carriera di uno dei grandi interpreti del fotogiornalismo italiano del dopoguerra.

La mostra, in programma fino al 6 maggio 2025, ripercorre l’intenso percorso artistico e professionale di Sansone attraverso una selezione di circa sessanta immagini in bianco e nero, stampe ai sali d’argento su carta baritata, che restituiscono l’essenza di un’epoca di profondi cambiamenti culturali e sociali.

Un percorso di libertà e ricerca identitaria

Nicola Sansone non è stato un fotografo per mestiere, ma per vocazione. La sua fotografia nasce come esigenza esistenziale, come ricerca di un’identità attraverso l’immagine. La mostra, curata da Renato Corsini e Margherita Magnino e organizzata da Ma.Co.f – Centro della Fotografia Italiana di Brescia, pone l’accento sulla libertà come motore creativo e narrativo della sua opera. Il titolo stesso sottolinea come la fotografia sia stata per Sansone un mezzo di espressione indipendente, lontano dalle imposizioni di mercato o dalle logiche editoriali. Le immagini esposte restituiscono non solo il suo sguardo sul mondo, ma anche il desiderio di documentare la realtà con onestà intellettuale.

Tra reportage e impegno sociale

Il percorso espositivo attraversa due decenni cruciali, dagli anni ’50 alla fine degli anni ’60, periodo in cui Sansone viaggia tra Italia, America e Giappone, cogliendo con il suo obiettivo le trasformazioni sociali e politiche dell’epoca. Appartenente a quella “schiera romana” di fotografi che si contrapponeva alla scuola milanese del Bar Jamaica, Sansone ha interpretato il giornalismo visivo come strumento di denuncia, libertà e indipendenza, in linea con il pensiero di Uliano Lucas, secondo cui la fotografia non è solo documentazione, ma anche atto politico e sociale.

L’Italia del dopoguerra e lo sguardo sul mondo

Le immagini in mostra rivelano il suo interesse per la condizione umana e le contraddizioni del boom economico italiano. Insieme al fratello Antonio, con cui fondò nel 1957 l’agenzia Realfoto, Nicola Sansone documenta il passaggio dell’Italia dalla tradizione alla modernità: le borgate, le campagne, i nuovi luoghi di aggregazione e le periferie che si espandono senza controllo. Allo stesso tempo, il suo archivio raccoglie preziose testimonianze della scena politica, dai congressi di partito ai ritratti di leader e intellettuali come Eugenio Montale, Cesare Zavattini e Rafael Alberti. Il legame con il cinema lo porta a realizzare servizi esclusivi su attrici iconiche come Stefania Sandrelli, Claudia Cardinale e Monica Vitti, svelandone la quotidianità oltre la patina glamour.

Reportage internazionale e impegno politico

L’esposizione offre uno sguardo privilegiato sui reportage internazionali di Sansone, molti dei quali pubblicati su testate progressiste come L’Espresso, Vie Nuove e Il Mondo. Le sue fotografie documentano momenti chiave della storia del XX secolo: i disordini in Algeria nel 1959, la scena politica africana con il reportage sul Congo del 1963, le conferenze eurasiatiche di Cuba e Khartoum, la Cecoslovacchia post-Primavera di Praga, la vita quotidiana nell’Unione Sovietica e nella DDR. Le sue immagini, spesso pubblicate anche su riviste internazionali come Stern, restituiscono la tensione e la speranza di popoli in cerca di autodeterminazione.

L’eredità di un maestro riscoperta

Dopo anni di oblio, l’archivio fotografico di Nicola Sansone è stato riscoperto grazie al lavoro della figlia Lea, che lo ha custodito gelosamente fino alla sua valorizzazione nel 2020. La mostra al Museo di Roma in Trastevere rappresenta dunque un’occasione unica per riscoprire il talento di un fotografo che ha saputo raccontare il proprio tempo con sguardo lucido e penetrante. Le sue immagini non sono solo documenti, ma testimonianze vive di un’epoca che ha segnato profondamente la storia del fotogiornalismo.

Con Nicola Sansone – La fotografia come libertà, il pubblico potrà immergersi in un racconto visivo che restituisce non solo il valore artistico delle sue opere, ma anche l’integrità di un uomo che ha scelto la fotografia come strumento di conoscenza, denuncia e libertà.

La Gallery

Info

NICOLA SANSONE
La fotografia come libertà
Dal 19 febbraio al 6 maggio 2025
Museo di Roma in Trastevere
Piazza S. Egidio 1b – Roma

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