miart-2025

miart 2025: la fiera internazionale d’arte torna a Milano dal 4 al 6 aprile

Fiera Milano presenta la 29ª edizione di miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea, che si terrà dal 4 al 6 aprile 2025 presso Allianz MiCo a Milano.

Sotto la direzione artistica di Nicola Ricciardi, miart 2025 continua a rafforzare il suo ruolo nel panorama europeo, grazie alla partecipazione di alcune delle più importanti gallerie italiane e internazionali, provenienti da cinque continenti. La fiera propone un equilibrio tra specificità locale e apertura internazionale, con progetti che spaziano tra epoche, linguaggi e discipline artistiche.

Il titolo e il tema di questa edizione, “among friends”, sottolinea l’importanza delle relazioni e della collaborazione all’interno del mondo dell’arte. L’obiettivo è rafforzare il dialogo tra artisti, gallerie, istituzioni e pubblico, consolidando miart come un punto di riferimento nel circuito internazionale.

GALLERIE E SEZIONI

La fiera si articola in tre sezioni principali:

Established
Tra i nuovi ingressi nella sezione Established rispetto all’edizione 2024, si segnalano importanti ritorni e significative prime volte, come ad esempio le partecipazioni di The Breeder (Atene), Ben Brown Fine Arts (Londra, Hong Kong, Venezia), The Breeder (Atene), Sadie Coles HQ (Londra), MASSIMODECARLO (Milano, Londra, Hong Kong, Parigi, Pechino), Document (Chicago, Lisbona), Maxwell Graham Gallery (New York), Meyer Riegger (Berlino, Karlsruhe, Basilea, Seul), Victoria Miro (Londra, Venezia), Esther Schipper (Berlino, Parigi, Seul). Queste si aggiungono alle rilevanti conferme da parte di gallerie come 1 Mira Madrid (Madrid), APALAZZOGALLERY (Brescia), Galerie Bucholz (Colonia, Berlino, New York), Cardi Gallery (Londra, Milano), ChertLüdde (Berlino), Galleria Continua (San Gimignano, Pechino, Les Moulins, L’Avana, Roma, San Paolo, Parigi), Lodovico Corsini (Bruxelles), Raffaella Cortese (Milano, Albisola), Corvi-Mora (Londra), EHRHARDT FLÓREZ (Madrid), Galleria Dello Scudo (Verona), greengrassi (Londra), kaufmann repetto (Milano, New York), Galerie Peter Kilchmann (Zurigo, Parigi), Galerie Lelong & Co. (Parigi), Lombardi—Kargl (Vienna), Madragoa (Lisbona), Magazzino (Roma), Galleria d’Arte Maggiore g.a.m. (Bologna, Venezia, Parigi), Mai 36 Galerie (Zurigo, Madrid), Gió Marconi (Milano), Mazzoleni (Londra, Torino), Francesca Minini (Milano), Galleria Massimo Minini (Brescia), MISAKO & ROSEN (Tokyo), ML fine art (Milano), Montrasio Arte (Monza, Milano, Piacenza), P420 (Bologna), Dawid Radziszewski (Varsavia, Vienna), Repetto Gallery (Lugano), Robilant+ Voena (Milano, Londra, New York), Lia Rumma (Milano, Napoli), Richard Saltoun Gallery (Londra, Roma, New York), GIAN ENZO SPERONE (Sent), Sprovieri (Londra), Tornabuoni Arte (Firenze, Milano, Roma, Forte dei Marmi, Parigi, Crans Montana), Galerie Tschudi (Zuoz, Zurigo), VISTAMARE (Pescara, Milano),Galerie Hubert Winter (Vienna), ZERO… (Milano), solo per citarne alcune.

All’interno della sezione Established torna inoltre, arricchito di nuove e qualificate partecipazioni, Timescape, il percorso tematico che porta all’attenzione del pubblico opere realizzate in epoche sempre più distanti nel tempo rispetto alla tradizionale offerta cronologica della fiera. Attraverso vere e proprie micro-esposizioni dedicate alla prima metà del Novecento, le gallerie partecipanti mettono in dialogo i grandi Maestri della Storia dell’Arte con opere contemporanee generando scambi ricchi di suggestioni. Ne sono un esempio lo stand di Galleria Gomiero (Montegrotto Terme), dove le opere tessili degli Anni Venti di Herta Ottolenghi Wedekind si specchiano in quelle realizzate su carta cent’anni dopo da Martìn Soto Clìment, o il solo booth di MAURIZIO NOBILE FINE ART (Bologna, Parigi, Milano), che racconta il percorso artistico di Luciano Minguzzi dagli esordi negli Anni Trenta fino al suo periodo milanese negli anni Settanta.

Emergent
Le giovani realtà e le progettualità in ascesa sono raccolte all’interno di Emergent, la sezione curata da Attilia Fattori Franchinifocalizzata sulla promozione delle generazioni più recenti di artisti, che quest’anno accoglie 25 gallerie provenienti da tutto il mondo: dal Canada (Franz Kaka, Toronto) all’Australia (Daine Singer, Melbourne) passando per il Messico (N.A.S.A.L., Città del Messico), senza tralasciare le milanesi più interessanti, come ArtNoble Gallery, eastcontemporary, MATTA, o zaza’. Importante anche la selezione di gallerie londinesi presenti — Brunette Coleman, Rose Easton, Ginny on Frederick, Ilenia, Nicoletti, TINA — a sottolineare il crescente interesse e movimento di artisti, curatori e collezionisti tra Italia e Regno Unito. Si segnala anche, in continuità con le ultime tre edizioni di miart, il passaggio in Established di tre gallerie che negli anni precedenti avevano partecipato a Emergent — Arcadia Missa (Londra), Sébastien Bertrand (Ginevra), UNA (Piacenza, Milano) — a sottolineare come questa sezione abbia nel tempo consolidato il proprio ruolo di palestra utile a sviluppare in forza e consapevolezza le realtà emergenti, dando valore e prospettive di crescita ai loro artisti.

Portal
Portal, curata per la prima volta da Alessio Antoniolli, Direttore di Triangle Network a Londra e curatore della Fondazione Memmo a Roma rafforza e definisce la sua presenza riunendo dieci gallerie per altrettanti progetti monografici che rompono i confini tra discipline, tempo e spazio ed esplorano narrazioni nascoste e nuovi campi creativi. Rifiutando categorizzazioni rigide e obsolete, gli artisti qui esposti sfidano la comune comprensione di geografie e temporalità presentando cosmologie e conoscenze indigene, riflettendo sull’intersezione culturale, materiale e tecnologica o operando come collettivo sperimentale e multidisciplinare di artisti, curatori e scrittori. Attraverso associazioni poetiche e soggettività diverse, Portal cerca così di proporre una visione più ricca e sfumata del passato e del presente per immaginare possibili scenari futuri. Tra gli stand si segnalano quello dedicato al collettivo ghanese blaxTARlines ospitato da APALAZZOGALLERY (Brescia), l’affondo sull’artista autodidatta dell’Amazzonia settentrionale Santiago Yahuarcani presentato da Crisis (Lima), il solo show dello scultore camerunense Victor Fotso Nyie per P420 (Bologna), e un inedito progetto dell’enigmatica Lucy Otter da Galleria Franco Noero (Torino), solo per citarne alcuni.

PREMI

Premi, commissioni e fondi di acquisizione

Si conferma anche il Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano, istituito nel 2012. Del valore di 100.000 euro, il Fondo è destinato a opere d’arte che andranno a implementare la collezione di Fondazione Fiera Milano, oggi ospitata all’interno della Palazzina degli Orafi, sede di Fondazione, e che attualmente si compone di oltre 120 lavori in rappresentanza di linguaggi artistici differenti. Tutte le opere sono visibili su https://www.fondazionefieramilano.it/it/il-patrimonio/patrimonio-artistico.html.

Festeggiano la decima partecipazione a miart sia il Premio Herno, che assegna un riconoscimento di 10.000 euro allo stand con il miglior progetto espositivo, sia il Premio LCA Studio Legale per Emergent, del valore di 4.000 euro, nato dalla collaborazione con LCA Studio Legale e destinato alla galleria con la migliore presentazione all’interno della sezione Emergent. Giungono invece alla terza edizione il Premio Orbital Cultura – Nexi Group unico riconoscimento all’interno di miart esclusivamente dedicato alla fotografia in tutte le sue declinazioni, che per la prima volta avrà un suo spazio in fiera, e il Premio Matteo Visconti di Modrone, in memoria del Presidente della Fonderia Artistica Battaglia, per un valore di 10.000 euro, assegnato ad un artista che potrà realizzare la sua opera in Fonderia Artistica Battaglia, con l’assistenza e l’esperienza degli artigiani che vi operano.

Sempre nell’ambito dei premi delle commissioni si conferma poi la SZ Sugar miart commission, nata in collaborazione con SZ Sugar, casa editrice dedicata alla musica colta contemporanea nata nel 1907 con il nome Edizioni Suvini Zerboni e parte del gruppo Sugar Music guidato da Caterina Caselli e Filippo Sugar. In questa edizione, si darà la possibilità alle gallerie partecipanti di far interpretare ai propri artisti “Musica per una fine”, composizione di Ennio Morricone per coro, orchestra e nastro magnetico con la registrazione di una poesia di Pier Paolo Pasolini letta dall’autore. Prima dell’inaugurazione della fiera, una giuria selezionerà la miglior interpretazione artistica, la quale verrà riprodotta ed esposta in uno spazio dedicato.

Fanno il proprio ritorno anche il Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e Giovani Artisti – istituito nel 2009 come primo riconoscimento nel contesto di miart e ora alla sua quindicesima edizione – che prevede l’acquisizione di un’opera di un artista emergente o mid-career da donare al Museo del Novecento di Milano, e il Premio Massimo Giorgetti, giunto alla sua terza edizione. Nato dalla volontà dello stilista e collezionista Massimo Giorgetti di supportare giovani artisti all’inizio della propria carriera, il riconoscimento assegna un premio del valore di 5.000 euro.

PROGETTI SPECIALI

Per la ventinovesima edizione di miart si rinnovano altre partnership strategiche come, ad esempio, quella con il con il brand di moda MSGM, diretta e fondata da Massimo Giorgetti, che anche nel 2025 commissionerà ad un artista un’opera site-specific per rendere unico e speciale l’ingresso della fiera milanese. Anche Maison Ruinart conferma il suo impegno nel mondo dell’arte e della sostenibilità, presentando un inedito progetto artistico della serie Conversations with Nature all’interno della tradizionale VIP Lounge Ruinart.

Per il terzo anno consecutivo, ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane sostiene la manifestazione sui mercati internazionali mettendo in luce l’eccellenza e la qualità che la contraddistinguono con l’obiettivo di ampliare la presenza di un pubblico qualificato nei giorni fiera.

Inedita invece la collaborazione con la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, che partecipa per la prima volta a miart con un proprio spazio istituzionale dedicato a promuovere i diversi progetti a sostegno di artisti e creativi italiani, sia in Italia sia all’estero, e a far conoscere le pubblicazioni e le ricerche realizzate nell’ambito di questi progetti (tra cui Italian Council, Strategia Fotografia, PAC – Piano per l’Arte Contemporanea).

TEMA CURATORIALE E PROGETTI ESTERNI

Among friends

Il titolo dell’edizione 2025 di miart, among friends, vuole essere un omaggio alla figura umana e artistica di Robert Rauschenberg (1925 – 2008), a cento anni dalla sua nascita, oltre che uno spunto per approfondire i principi alla base del suo lavoro: l’apertura al mondo, l’interdisciplinarietà, l’impegno per il dialogo e la collaborazione. L’approccio dell’artista americano viene fatto proprio dalla fiera, che per la sua ventinovesima edizione ha come obiettivo quello di mettere a sistema la rete di relazioni costruita negli anni ponendosi di fatto come motore di un ideale festival delle arti contemporanee della città di Milano che è la Milano Art Week.

Questo impegno si traduce in una serie di iniziative che danno forma concreta al tema della “amicizia” in campo artistico, intesa come un paritario, reciproco e genuinamente solidale supporto tra tutti gli stakeholder del sistema dell’arte: fiera, istituzioni, gallerie, artisti, curatori, collezionisti. La prima di queste progettualità ha preso il via nel mese di novembre 2024 e si sviluppa nel corso dei mesi antecedenti alla fiera: talks among friends è infatti un palinsesto composto da cinque incontri pubblici attorno al tema della cooperazione sviluppati assieme ad altrettante istituzioni milanesi: Fondazione Prada, Museo del Novecento, PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea, Pirelli Hangar Bicocca e Triennale Milano. Il programma completo è disponibile qui.

Museo del Novecento e Triennale Milano

John Giorno: a labour of LOVE è il primo dei numerosi progetti pensati per dare una forma espositiva al tema di miart 2025 e inaugura il 15 marzo negli spazi di Triennale Milano, in collaborazione con l’istituzione. Curata da Nicola Ricciardi, la prima mostra in Italia dedicata all’archivio del poeta e performer americano, è stata infatti ideata per rendere visibili e tangibili tracce dell’amicizia e delle collaborazioni di Giorno con alcune delle figure più significative dell’arte, della letteratura e della musica del Novecento: da Robert Rauschenberg a William S. Burroughs, John Cage, Allen Ginsberg, Keith Haring, Allan Kaprow, Patti Smith e Andy Wharol, solo per citarne alcuni. La mostra presenta una selezione di circa 100 documenti originali e mai presentati in Italia, resi accessibili dalla Giorno Poetry Systems (GPS), un’organizzazione no-profit fondata da Giorno nel 1965 per supportare artisti, poeti e musicisti, e che oggi sovrintende anche all’eredità dell’artista e ai suoi vasti archivi.

Grazie alla collaborazione con il Comune di Milano, inaugura al Museo del Novecento durante i giorni della manifestazione e con la curatela di Gianfranco Maraniello e Nicola Ricciardi con with Viviana Bertanzetti, Rauschenberg e il Novecento, un eccezionale progetto espositivo che costruisce per la prima volta un ponte tra le opere di questo fondamentale protagonista della storia dell’arte e alcuni dei più significativi capolavori ospitati all’interno delle collezioni del Museo, intrecciando una trama tra la visione innovativa dell’artista americano e il ricco tessuto dell’arte italiana del ventesimo secolo. La mostra metterà in dialogo otto opere realizzate tra gli Anni Settanta e Ottanta da Rauschenberg con le esperienze di artisti appartenenti ai principali movimenti che hanno scandito il Novecento italiano, dal Futurismo all’Arte Povera.

Entrambe le mostre sono rese possibili anche grazie al supporto di Fiera Milano, il cui coinvolgimento — in linea con i principi raccolti nel tema di miart 2025 — sottolinea ancora una volta l’importanza di un supporto animato dalla volontà di rafforzare l’offerta e la coesione del sistema culturale della città di Milano. Con questi due progetti si concretizza l’impegno tangibile di miart e di Fiera Milano a uscire dai padiglioni fieristici per entrare nel tessuto della città, collaborando con il Comune e le istituzioni alla realizzazione della Milano Art Week.

Milano Art Week

Nello spirito di among friends, il legame tra miart e la città è rafforzato dalla collaborazione con il Comune di Milano in occasione della prossima edizione della Milano Art Week (1-6 aprile), la manifestazione diffusa coordinata dall’Assessorato alla Cultura e organizzata dall’Associazione Arte Totale, che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e fondazioni private della città dedicate all’arte moderna e contemporanea con un programma di mostre e attività. Oltre alla mostra su Robert Rauschenberg al Museo del Novecento e ai già citati progetti dedicati all’artista americano, la Milano Art Week avrà un calendario di opening, installazioni, mostre, eventi e incontri che accenderanno i riflettori sulla vivacità del sistema dell’arte milanese. Protagoniste della Milano Art Week saranno le principali istituzioni pubbliche e private tra cui PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Museo del Novecento, Palazzo Reale, MUDEC Museo delle Culture, musei del Castello Sforzesco, BASE Milano, Fondazione ICA Milano, Fondazione Luigi Rovati, Fondazione Prada, Fondazione Prada Osservatorio, Pirelli HangarBicocca, Triennale Milano.

CAMPAGNA VISIVA

Ispirata al titolo e al tema among friends è anche la nuova campagna visiva della fiera, che trasla in immagini concetti cari a Robert Rauschenberg come la partecipazione attiva, l’impegno per il dialogo e per la multidisciplinarietà e la capacità di intrecciare relazioni produttive. Realizzata con la direzione artistica dello studio di comunicazione visiva Cabinet Milano, la campagna rinnova la convivenza tra immagini fotografiche e video – firmati da Marton Perlaki in collaborazione con Dodi Vekony – e un impianto grafico fortemente connotato e riconoscibile. In questa nuova produzione attori eterogenei diventano i personaggi di un ideale “festival” mettendo in scena una serie di azioni collaborative il cui senso appare spesso incomprensibile, lasciando lo spettatore incerto in merito alla collocazione temporale e spaziale dei gesti performativi.

INFO

miart 2025
4 – 6 aprile 2025
Preview 3 aprile 2025
MiCo Central Building 0 – Gate 5 (ex pad. 3)
Viale Lodovico Scarampo, Milano
www.miart.it

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