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Marcello Dudovich, Unfinished. Cinema, 1915-1933 al MIC – Museo Interattivo del Cinema di Milano

Fino al 9 marzo 2025, il MIC – Museo Interattivo del Cinema di Milano ospita la mostra Marcello Dudovich, Unfinished. Cinema, 1915-1933.

Realizzata dalla Cineteca Milano e curata da Matteo Pavesi, l’esposizione è un omaggio al celebre artista triestino, noto come uno dei più grandi cartellonisti pubblicitari del Novecento, oltre che pittore e illustratore.

La mostra offre un viaggio nella storia del cinema muto attraverso 26 bozzetti restaurati e tre manifesti originali. Tra questi, nove sono attribuiti allo stesso Dudovich, affiancati da opere di Alfredo Ortelli, Giovanni Vianello e altri artisti.

IL PERCORSO

Gli elaborati, provenienti dall’archivio della Cineteca Milano, sono stati restaurati in collaborazione con la Scuola di Restauro dell’Accademia di Brera. Gli interventi hanno preservato l’autenticità dei materiali, consentendo in alcuni casi di identificare le paternità di opere rimaste anonime. Il pubblico potrà inoltre ammirare dettagli ingranditi delle opere per coglierne meglio la qualità del disegno e la ricchezza cromatica.

Dei ventisei lavori esposti e restaurati da Cineteca Milano, nove sono attribuibili a Dudovich, tre da Alfredo Ortelli, due da Giovanni Vianello, uno da Tito Corbella, Filippo Omegna ed Enrico Sacchetti mentre i rimanenti non hanno alcun segno distintivo che li possa ricondurre a un autore specifico. Ai bozzetti si aggiungono anche due manifesti dello stesso Marcello Dudovich prestati dalla Fondazione Massimo e Sonia Cirulli, San Lazzaro di Savena (BO), per i film muti Piccola ombra di Bianca Virginia Camagni e Ugo Falena (1916) e Severo Torelli di Louis Feuillade (1914), e un manifesto proveniente dalla Direzione Regionale Musei Veneto – Museo Collezione Salce Treviso, per il film L’uomo che voglio di Sam Wood (1933).

I ventisei bozzetti, tutti provenienti dall’Archivio di Cineteca Milano, sono stati oggetto di un accurato intervento di restauro eseguito in collaborazione con la Scuola di Restauro dell’Accademia di Brera. Gli studenti, in qualità di tirocinanti presso il laboratorio interno della Cineteca, hanno avuto l’opportunità di lavorare sul prezioso nucleo di dipinti su carta. L’intero restauro è stato condotto nell’ottica del minimo intervento, volto a preservare l’immagine pittorica degli esemplari conservandone, tuttavia, le caratteriste originali. L’intervento ha dato modo, inoltre, di studiare attentamente i materiali, sia dal punto di vista tecnico che storico-artistico, consentendo talvolta di stabilire con certezza l’origine e l’autorialità di alcune delle opere, fino ad oggi sconosciute.

Il percorso espositivo si arricchirà con alcuni ingrandimenti dei dettagli delle opere, per poterne ammirare maggiormente la qualità del disegno, i colori e gli aspetti più curiosi.
Nell’allestimento sarà integrata anche la visione di alcuni spezzoni de Il fiacre n.13 di Alberto Capozzi e Gero Zambuto (1917), edito dalla Casa Ambrosio e tratto dal romanzo Le Fiacre n. 13 (1881) di Xavier de Montépin, di cui Dudovich realizzò il manifesto, che sarà possibile ammirare in versione digitale. Le clip più significative del film saranno proiettate su 17 postazioni video collocate nel corridoio del MIC. Si tratta di un piccolo evento all’interno della mostra, dato che Le fiacre n.13 è stato restaurato da Cineteca Milano su copia unica.
Il patrimonio del cinema muto non solo ci è arrivato incompleto ma, naturalmente, senza gli adeguati interventi, con il tempo scompare. Per mostrare questo processo di degrado, all’interno del MIC – Museo Interattivo del Cinema sarà allestita una postazione in cui il visitatore potrà osservare una serie di brevi filmati che mostreranno questo processo di deterioramento che rende i film inutilizzabili.

La mostra è strettamente connessa e dialoga anche a una rassegna di 16 film internazionali e restaurati dalle più importanti cineteche mondiali, talvolta proposti con accompagnamento dal vivo, che rimandano a quello che si può vedere nei manifesti e nei bozzetti. Si tratta di pellicole realizzate tra il 1919 e il 1929 – il periodo d’oro del cinema muto – che annotano tra i registi celebrità quali Charlie Chaplin, Sergej Ėjzenštejn, David W.Griffith, Fritz Lang, Alfred Hitchcock e Friedrich Wilhem Murnau, solo per citarne alcuni.

I TITOLI

I titoli in programma nella sala del MIC – Museo Interattivo del Cinema saranno: Giglio infranto di David W.Griffith (1919), Mariti ciechi di Erich von Stroheim (1919), Il gabinetto del dottor Caligari di Robert Wiene (1920), Il carretto fantasma di Victor Sjöström (1921), Nosferatu il vampiro di Friedrich Wilhem Murnau (1922), Il dottor Mabuse di Fritz Lang (1922), La stregoneria attraverso i secoli di Benjamin Christensen (1922), È piccerella di Elvira Notari (1922), La febbre dell’oro di Charlie Chaplin (1925), Sciopero! di Sergej Ėjzenštejn (1925), La carne e il diavolo di Clarence Brown
(1926), Aurora di Friedrich Wilhem Murnau (1927), Metropolis di Fritz Lang (1927), Il castello degli spettri di Paul Leni (1927), The Lodger di Alfred Hitchcock (1927), Villa Falconieri di Giulio Antamoro (1928) e Lulu – Il vaso di Pandora di Georg Wilhelm Pabst (1929).

EXHIBITION VIEW

INFO

Marcello Dudovich, Unfinished. Cinema, 1915-1933
MIC – Museo Interattivo del Cinema
Fino al 9 marzo 2025

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