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“Le Banquet” la personale di Vittorio Valiante da A.MORE gallery a Milano

Dal 20 febbraio al 29 marzo 2025, la A.MORE gallery di Milano ospita “Le Banquet”, la prima mostra personale di Vittorio Valiante nel capoluogo lombardo, curata da Domenico de Chirico.

Un banchetto di carne e vulnerabilità

Il titolo della mostra, “Le Banquet”, evoca un’immagine di convivialità, abbondanza e celebrazione. Tuttavia, Valiante ne ribalta il significato, trasformando il banchetto in un rito crudo e spiazzante che mette in discussione il concetto stesso di umanità. Attraverso un allestimento intenso e provocatorio, la galleria diventa il palcoscenico di un’esperienza immersiva in cui il visitatore è costretto a confrontarsi con la vulnerabilità della carne, intesa non solo come dimensione fisica, ma anche come luogo di responsabilità etica verso l’altro.

Il corpo come fondamento dell’esperienza

Vittorio Valiante, giovane artista napoletano nato nel 1991, pone al centro della sua ricerca il corpo umano, considerandolo come il punto di accesso primario alla realtà. Per Valiante, il corpo è molto più di un’entità biologica: è un mezzo di conoscenza e di relazione con il mondo, un nodo in cui convergono fisicità, identità e tattilità. In “Le Banquet”, questa visione si concretizza attraverso opere che esplorano la carne come confine poroso tra l’individuo e l’altro, tra l’essere e il percepire.

Frammenti di umanità tra detriti e macerie

La mostra si sviluppa attorno all’idea di frantume, un concetto che Valiante declina sia in senso fisico che metaforico. Nelle sue opere, frammenti di arredi ed elementi edilizi abbandonati per strada vengono trasformati in pezzi di carne, diventando allegorie della condizione umana contemporanea. Questi detriti umani riflettono un sistema sociale consumato dall’avidità e dall’eccessiva produzione, dove l’individuo si riduce a mera carne da macello.

Il curatore Domenico de Chirico sottolinea come Valiante rappresenti i paradossi del progresso, un sistema che costruisce e distrugge simultaneamente, lasciando l’uomo in uno stato di decadimento morale ed esistenziale. In questo contesto, la carne diventa il simbolo della vulnerabilità umana, un richiamo etico alla responsabilità verso il prossimo.

Un percorso tra caos e disciplina

Valiante si muove abilmente tra caos e disciplina, utilizzando la pittura come mezzo per tradurre sensazioni esistenziali. La sua tecnica si distingue per una tavolozza cromatica mutevole e una materia pittorica densa, fatta di pennellate irregolari che alternano vernice grezza a delicate rifiniture ad olio. Questa tensione materica riflette la dualità della condizione umana, oscillando tra bellezza e sofferenza, solennità e caducità, sacralità e carne.

Attraverso figure umane talvolta eteree, altre volte volutamente alterate, Valiante racconta un’umanità lacerata, intrappolata tra opposti inconciliabili. In questo senso, esplora anche il concetto di violenza creatrice, un’idea che unisce distruzione e rigenerazione in un ciclo continuo di morte e rinascita.

“Le Banquet” non è solo un viaggio nell’interiorità umana, ma anche una critica feroce ai paradossi della modernità. Valiante rappresenta un mondo sovraccarico e decadente, in cui l’individuo è frammentato e alienato, divorato dall’insaziabile appetito di consumo. Tuttavia, la mostra offre anche uno spiraglio di speranza: il banchetto, da simbolo di eccesso e accidia, si trasforma in un momento di riflessione e consapevolezza.

L’installazione stessa invita lo spettatore a confrontarsi con il proprio ruolo all’interno di questo sistema, mettendo in discussione i valori della società contemporanea. In un’epoca di abbondanza illusoria e consumismo sfrenato, “Le Banquet” diventa una potente metafora della condizione umana, un banchetto in cui la carne, fragile e vulnerabile, è al tempo stesso vittima e carnefice.

L’artista

VITTORIO VALIANTE nasce a Napoli nel 1991. Pittore, artista di strada, muralista e insegnante di tecniche
pittoriche, vive e lavora a Napoli. La strada, con le sue contraddizioni e vulnerabilità, ha completamente
trasformato la sua percezione, conducendolo a dipingere una società fragile con l’uso di vernici industriali e
strumenti poveri su supporti di scarto. Dopo i suoi studi al Liceo Artistico Suor Orsola Benicasa e all’Academia
di Belle Arti di Napoli inizia il suo percorso artistico nel 2012. Collabora con una serie di enti pubblici e
Associazioni culturali per produrre una serie di opere per mostre e murales su commissione in varie città italiane.
Tra le sue collaborazioni quelle con INWARD (osservatorio nazionale sulla creatività urbana), l’azienda di
trasporto pubblico EAV, la FOQUS (Fondazione Quartieri Spagnoli), il Comune di Napoli e la l’Associazione
Culturale Tramadars in collaborazione con la quale realizza tra luglio 2022 e luglio 2023 l’opera Mātĕr-ĭa,
un’installazione site-specific permanente nell’ipogeo della Chiesa Collegiata in S.Maria Maggiore di Somma
Vesuviana, nel borgo medioevale del Casamale in provincia di Napoli. Nel 2023 è tra i finalisti del Luxembourg
Art Price. Dal 2022 partecipa a diverse mostre collettive, con esposizioni presso la FAO di Roma, Galleria Albani
di Urbino e A.MORE gallery di Milano.
www.instagram.com/vittorio_valiante/

La gallery

Info

Le Banquet
Mostra personale di Vittorio Valiante
A.MORE gallery
Via A. Massena, 19 – Milano
20 febbraio – 29 marzo 2025

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