Il MASI di Lugano inaugura la mostra “Many Moons”, aperta al pubblico fino al 20 luglio 2025.
Si tratta della prima esposizione istituzionale in Svizzera dedicata all’artista Louisa Gagliardi. In occasione di questo evento, Gagliardi ha realizzato due nuovi cicli di opere pittoriche monumentali e una serie di sculture, concepite specificamente per lo spazio sotterraneo del LAC.
Il presente, spesso considerato la dimensione temporale più immediata e tangibile, si rivela, al di là delle apparenze, un costrutto complesso e scisso. La nostra percezione del “qui e ora” è influenzata da una miriade di fattori, tra cui le esperienze passate, le aspirazioni future, le ansie personali e le pressioni sociali, che intrecciano un tessuto di realtà in cui il presente stesso fatica a definirsi. In questa cornice, il concetto di “presente” si dissolve.
Non è più un semplice punto di riferimento temporale, ma piuttosto un palcoscenico su cui si recitano le mille sfumature del nostro essere. Siamo prigionieri di un gioco di illusioni, dove i confini tra sogno e incubo si fanno labili, e il nostro stato d’animo oscilla tra attimi di felicità effimera e momenti di angoscia profonda. L’ambiente domestico, tradizionalmente visto come un rifugio sicuro, nei lavori di Gagliardi si aggrava di una spazialità oppressiva. Le stanze non sono più semplicemente luoghi di intimità e calore; piuttosto, diventano labirinti psichici in cui i soggetti si trovano intrappolati, costretti a confrontarsi con le proprie nevrosi e vulnerabilità. I colori, spesso tenui e dissonanti, si amalgamano per creare una palpabile sensazione di disagio, dove il familiare diventa estraneo, e ogni angolo della casa riflette un pezzo del nostro io interiore. Allo stesso modo, la realtà esterna, caratterizzata da elementi urbani e naturali, viene rielaborata in chiave distopica. Gagliardi presenta paesaggi che, pur sembrando accessibili, sono pervasi da un senso di alienazione. I colori e le forme suggeriscono una realtà che si è allontanata dalla sua bellezza originaria, riflettendo una società in crisi, distante dalla sua umanità. Questi spazi esterni diventano scenari di una lotta esistenziale, dove l’individuo si confronta con un mondo che sembra aver perso la sua funzione nutriente e protettiva.
L’interazione tra l’ambiente domestico e la realtà esterna nei dipinti di Gagliardi crea un dialogo complesso, un interscambio che mette in luce l’omogeneità della distopia. Questi due universi non sono entità separate, ma piuttosto manifestazioni di un’unica condizione esistenziale. Le sfide quotidiane che dovremmo affrontare all’interno delle nostre case si riflettono fuori, e viceversa.
LE OPERE
Le opere dell’artista sono il risultato di un processo lungo e articolato, che si sviluppa attraverso diverse fasi. Inizialmente, l’artista si dedica a una lavorazione digitale dei propri concept, un passaggio cruciale che consente di esplorare e definire le idee in un ambiente virtuale. Successivamente, queste elaborazioni vengono trasferite su supporto fisico mediante la stampa su vinile. Una volta stampati, i dipinti vengono tesi su un telaio, pronti per ricevere il tocco finale. In questa fase conclusiva, l’artista applica una serie di rifiniture utilizzando vernici speciali, gel e glitter. Le opere di Louise Gagliardi rappresentano un’imponente fusione tra la pittura digitale e quella tradizionale, riflettendo profondamente l’essenza del suo lavoro.
INFO
Louisa Gagliardi
Many Moons
16 febbraio – 20 luglio 2025
a cura di Francesca Benini
Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano
Sede LAC
masilugano.ch