Nascere nel 1974 e arrivare, con spirito ludico intatto, al cuore della Milano Design Week 2025 non è da tutti.

Kinder Sorpresa Design Studio, aperto al pubblico da giovedì 10 a sabato 12 aprile in via Novi 2, celebra i cinquant’anni di uno degli oggetti più iconici della cultura popolare contemporanea, l’ovetto Kinder®, con uno spazio esperienziale che mescola storytelling, innovazione e un’estetica giocosa dalle radici ben piantate nel design industriale.
L’allestimento, curato con precisione scenografica, conduce il visitatore in un viaggio immersivo tra prototipi, schizzi originali e tecnologie interattive. È un dietro le quinte che mostra, per la prima volta in modo così diretto, l’incontro fra ingegneria, creatività e visione industriale che ha dato vita a centinaia di piccole sorprese capaci di abitare l’immaginario collettivo. Un tributo al “Love Brand” Ferrero che coniuga l’affetto transgenerazionale a una raffinata capacità di aggiornamento continuo.
Nel cuore dell’esperienza, una tecnologia immersiva consente al pubblico di trasformarsi in una “sorpresina Kinder” digitale: un avatar 3D in stile ovetto, che cinquanta fortunati riceveranno anche in formato fisico, incastonato in una teca come un piccolo totem del design emozionale.
Ma se il presente punta sull’interazione e sulla realtà aumentata — con una piattaforma ludo-educativa come Applaydu, che estende l’esperienza Kinder nel digitale — è la storia a rivelare l’intelligenza progettuale che ha fatto la fortuna dell’ovetto. Dallo studio delle tendenze ai test di sicurezza (oltre settanta per ogni sorpresa), dai laboratori interni alle collaborazioni con università e designer internazionali, il percorso creativo e produttivo è lungo, sofisticato e sempre finalizzato a stupire.
Kinder Sorpresa, con oltre 300 nuove creazioni all’anno, continua a essere un oggetto ibrido: parte giocattolo, parte architettura del desiderio, parte alimento. Il “barilotto” giallo, introdotto nel 1979, ne è il cuore simbolico: un microcontenitore che racchiude stupore, design e ingegnosità. Non è un caso se molte sorprese — dai Tartallegre ai Coccodritti — sono oggi oggetti da collezione ricercatissimi, in grado di restituire, al pari di certi toys giapponesi o memorabilia anni ’80, una stratificazione affettiva e culturale.
L’allestimento milanese non è solo un’occasione per festeggiare i cinquant’anni dell’ovetto più famoso al mondo: è una dichiarazione d’intenti, un modo per riaffermare il ruolo del gioco come motore narrativo, progettuale e relazionale. In un’epoca in cui l’interazione è sempre più mediata dagli schermi, Kinder Sorpresa resta un gesto fisico e poetico: lo scarto, la scoperta, la piccola gioia inattesa.
Un uovo, sì. Ma anche un’icona di design, travestita da ricordo d’infanzia.

Fun facts: KINDER SORPRESA in numeri
KINDER SORPRESA nasce nel 1974 e ha da poco compiuto 50 anni.
È commercializzato in 80 Paesi nel mondo.
6 gli stabilimenti che producono KINDER SORPRESA nel mondo (Alba, Arlon, Belsk, San José, Vladimir, La Pastora).
Ogni giorno viene ideata una nuova sorpresina, oltre 300 sorprese all’anno.
Il processo completo, dall’idea creativa all’arrivo delle sorprese sul mercato, dura circa 2 anni.
Il tempo di sviluppo massimo di una sorpresa è di circa 9 mesi dal momento in cui viene disegnato il primo bozzetto alla realizzazione del primo esemplare industriale.
Nel mondo ci sono oltre 1 milione di collezionisti di KINDER SORPRESA
Solo in Italia, ogni anno più di 4,5 milioni di famiglie acquistano KINDER SORPRESA
Ogni sorpresa viene sottoposta fino a 75 test diversi prima di poter essere approvata per la produzione, mentre 48 test sono quelli richiesti dalla legge.
Info
KINDER SORPRESA DESIGN STUDIO
Via Novi, 2 – Milano (Metro: Porta Genova)
Orari di apertura al pubblico:
Giovedì 10, venerdì 11 e sabato 12 aprile 2025
Dalle ore 12:00 alle ore 20:00