Peggy-Franck-In-a-Naked-Room - Foto / Photo: Carlo Favero

In a Naked Room: La Mostra di Peggy Franck a Palazzo De’ Toschi a Bologna

Fino al 2 marzo 2025, la Sala Convegni Banca di Bologna, all’interno di Palazzo De’ Toschi, ospita la personale dell’artista olandese Peggy Franck, intitolata In a Naked Room.

Il progetto, curato da Davide Ferri, rientra nel programma ART CITY Bologna 2025 in occasione di Arte Fiera e si presenta come un’occasione per riflettere sulla fluidità tra i confini disciplinari nell’arte contemporanea.

La pratica di Peggy Franck si distingue per un carattere inafferrabile che sfida ogni definizione rigida. La sua arte, che attraversa pittura, scultura e fotografia, si evolve in un dialogo continuo tra materiali e tecniche, dando vita a composizioni in cui le diverse possibilità creative si intrecciano. La pittura diventa il punto di partenza, ma non il limite: il segno pittorico di Franck è fluido, instabile e multidirezionale, con pennellate che ricordano l’espressionismo astratto di artisti come Willem de Kooning e Helen Frankenthaler. La sua pittura non si ferma mai alla superficie, ma esplora anche lo spazio fisico circostante, talvolta attraversando le pareti e le zone marginali dell’ambiente espositivo.

IL PROGETTO ESPOISITIVO

La mostra si sviluppa in un confronto intimo con lo spazio di Palazzo De’ Toschi, che diventa protagonista insieme alle opere. Il Salone della Banca, storicamente uno spazio di rappresentanza, viene trasformato in una “stanza nuda”, priva di decorazioni ufficiali, ma aperta alla familiarità di un ambiente domestico. Questa “spogliazione” permette di riempire lo spazio con una nuova intimità, nella quale il corpo del visitatore diventa parte integrante della composizione. La percezione dello spazio muta a seconda dei movimenti, con le superfici dipinte in alluminio che riflettono la luce naturale che entra dalle grandi finestre, creando una costante interazione tra l’osservatore e l’opera.

IL CORPO E IL MOVIMENTO

Il cuore di In a Naked Room è proprio questo: l’azione, il gesto, il movimento che fanno parte dell’opera stessa. Durante il mese di gennaio, Peggy Franck ha “abitato” lo spazio, dipingendo una vasta superficie orizzontale di fogli di alluminio che si sovrappongono al pavimento originale. Le pennellate, che si stratificano e si intersecano, creano un nuovo “pavimento” che riflette la luce e amplifica l’impatto fisico e visivo della stanza. Le superfici mutano costantemente, plasmate dalla presenza di chi le attraversa, conferendo all’ambiente un carattere effimero e sempre diverso. La pittura e la scultura si fondono in una dimensione in cui la materia diventa mobile, cedevole.

LA FOTOGRAFIA 

Le opere fotografiche in mostra sono il risultato di un processo di registrazione che cattura la trasformazione dell’opera nel suo spazio. Le fotografie non sono semplici documentazioni, ma parte di una macro-composizione che riproduce, moltiplica e distorce la realtà. Gli oggetti, talvolta materiali di recupero o grezzi, si dispongono liberamente sul pavimento, partecipando al movimento generale dell’esposizione. In questa dimensione, la fotografia non solo fissa l’immagine, ma la reinventa, offrendo una “seconda vita” alle superfici e ai gesti che le compongono.

In questo modo, In a Naked Room si configura come un’esperienza complessa che coinvolge il corpo e la percezione, il movimento e il tempo. La mostra offre una riflessione sulle potenzialità espansive dell’arte contemporanea, dove pittura, scultura e fotografia si fondono in un unico, fluido linguaggio, capace di ridefinire ogni confine. Banca di Bologna, promotrice dell’evento, conferma il suo impegno a sostegno dell’arte contemporanea, proponendo un progetto che si inserisce in una lunga tradizione di esposizioni di respiro internazionale.

L’ARTISTA 

Peggy Franck (Zevenaar, 1978, vive e lavora ad Amsterdam) crea opere che si collocano sull’interfaccia tra fotografia, installazione e pittura. Franck cattura le sue ambientazioni attraverso la fotografia e incorpora queste immagini in nuove installazioni. Per l’artista un “interno” è uno spazio intrigante tra privato e pubblico, tra il mondo interiore e quello esteriore. Le sue costellazioni sono fluide e aperte alla trasformazione, proprio come nel mondo interiore, dove le cose possono cambiare e connettersi in vari modi. Franck lavora spesso direttamente in un ambiente, e a volte dipinge direttamente sulla parete di uno spazio espositivo: una testimonianza fisica dell’atto sensibile del fare. Unisce diversi aspetti di presentazioni precedenti in nuove costellazioni e concetti espositivi.

EXHIBITION VIEW 

INFO

Peggy Franck
In a Naked Room
A cura di Davide Ferri
Fino al 2 marzo 2025

Palazzo De’ Toschi
Sala Convegni Banca di Bologna
Piazza Minghetti 4/D, Bologna

HESTETIKA ART Next Generation

Iscriviti
alla newsletter di Hestetika