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Giancarlo Sangregorio. 100 anni (1925-2025): La Pietra, il Legno, i Luoghi โ€“ Un Viaggio tra Arte e Memoria

Nel centenario della nascita dello scultore milanese Giancarlo Sangregorio (1925-2013) la Fondazione Sangregorio presenta un progetto ambizioso e articolato: un itinerario artistico, culturale e naturalistico che si snoda tra esposizioni tematiche, eventi e approfondimenti.

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La mostra, che si configura non solo come una retrospettiva ma anche come un dialogo aperto tra lโ€™arte e il territorio, prende forma partendo da Milano โ€“ cittร  natale dellโ€™artista โ€“ e abbracciando i luoghi che lo hanno visto vivere e lavorare, dalla sponda lombarda a quella piemontese del Lago Maggiore. Un progetto che si arricchisce ulteriormente con la presentazione della fsg-app, strumento interattivo e gratuito, concepito per trasformare lโ€™esperienza della scoperta in un dialogo continuo tra arte, ambiente e storia.

Percorso Espositivo

Il percorso espositivo si sviluppa su piรน livelli, offrendo una visione completa e stratificata della produzione scultorea di Sangregorio. Gli spazi espositivi, distribuiti tra la Fondazione a Sesto Calende e diverse sedi milanesi โ€“ come Palazzo Citterio, la Pinacoteca di Brera e le Gallerie dโ€™Italia โ€“ si configurano come tappe di un itinerario che, partendo dalla dimensione piรน intima della casa-museo, si espande fino alle installazioni monumentali collocate in spazi pubblici.

Tra le opere piรน rappresentative, spiccano i grandi bronzi e le sculture in pietra, che testimoniano lโ€™approccio innovativo dellโ€™artista nel trattare materiali antichi come la pietra e il legno. La scelta di questi supporti non รจ casuale: essi incarnano la dualitร  intrinseca alla sua produzione, che fonde la forza materiale con una sensibilitร  quasi poetica. In particolare, il lavoro preparatorio di โ€œItinerario nel vuotoโ€ e il bronzo โ€œGenesi di una stirpeโ€ emergono come momenti fondamentali della narrazione espositiva, offrendo uno sguardo sulla continua ricerca di significato e forma che ha caratterizzato la carriera di Sangregorio.

Lโ€™allestimento, studiato con attenzione ai ritmi e alle transizioni spaziali, favorisce lโ€™interazione tra il visitatore e lโ€™opera. Lโ€™uso sapiente della luce e della collocazione in ambienti sia museali che allโ€™aperto permette di cogliere le molteplici dimensioni della scultura, dalla sua materialitร  alle suggestioni evocative dei luoghi che lโ€™hanno ispirata. La presenza di pannelli esplicativi e schede didattiche arricchisce ulteriormente lโ€™esperienza, offrendo chiavi di lettura preziose per interpretare i vari stadi evolutivi dellโ€™opera.

Concept Creativo e Impatto Visivo

Il concept della mostra si fonda su unโ€™idea di percorso nel tempo e nello spazio, un viaggio che mette in relazione le opere con i luoghi di nascita, crescita e maturazione dello scultore. La scelta di intitolare il progetto โ€œLa pietra, il legno, i luoghiโ€ non รจ solo un riferimento materiale, ma anche simbolico: essa richiama il dialogo costante tra lโ€™arte e lโ€™ambiente, tra la forza dei materiali e la fragilitร  del ricordo.

Lโ€™approccio curatoriale, affidato a Lorella Giudici e Francesca Marcellini, si distingue per la capacitร  di intrecciare il racconto biografico con quello artistico, evidenziando come Sangregorio abbia sempre considerato la scultura non soltanto come una forma estetica, ma come un mezzo di comunicazione con la natura e con lโ€™uomo. Il progetto si caratterizza, quindi, per una narrazione visiva che abbraccia sia lโ€™aspetto tecnico sia quello emotivo, offrendo uno spaccato esaustivo di un percorso che si evolve in dialogo costante con il paesaggio e con il tessuto cittadino.

L’app

Per condurre il pubblico alla scoperta delle opere dello scultore รจ stata studiata appositamente laย nuova appย fsg-app, dai contenuti interattivi, gratuita, dinamica e intuitiva, disponibile dal 16 aprile. Un mezzo che trasforma la scoperta artistica in unโ€™esperienza di connessione con il paesaggio e con il tessuto cittadino, in un dialogo continuo tra arte, ambiente e storia.

Il catalogo

Il progetto di valorizzazione si arricchisce di un catalogo ragionato edito da Skira con oltre mille opere rappresentate, a cura di Elena Pontiggia e con una ricca ricostruzione biografica curata da Lorella Giudici

Gli spazi espositivi

Ecco un elenco degli spazi espositivi e dei luoghi istituzionali che fanno parte del percorso espositivo del centenario di Giancarlo Sangregorio:

  • Fondazione Sangregorio a Sesto Calende โ€“ Cuore dellโ€™iniziativa, con la casa-museo dello scultore e visite guidate dedicate.
  • Palazzo Citterio (Milano) โ€“ Spazio dedicato allโ€™esposizione di opere come โ€œGenesi di una stirpeโ€.
  • Pinacoteca di Brera (Milano) โ€“ Con opere collocate sulla balconata, che spaziano dalla produzione del 1947 al 1996.
  • Gallerie dโ€™Italia (Milano) โ€“ Dove รจ esposto, ad esempio, lo studio preparatorio di โ€œItinerario nel vuotoโ€.
  • Museo della Permanente (Milano) โ€“ Con interventi e approfondimenti su opere significative della carriera di Sangregorio.
  • MUSEC – Museo delle Culture (Lugano, Svizzera) โ€“ Presenta la doppia attivitร  dellโ€™artista, sia come cultore e collezionista di arte etnografica, sia come creatore di opere iconiche.
  • MA*GA (Gallarate) โ€“ Approfondisce il concetto di luce, evidenziando la โ€œluce lombardaโ€ nellโ€™opera dellโ€™artista.
  • Museo dellโ€™Alfa Romeo (Arese) โ€“ Custodisce e espone un prezioso trofeo realizzato nel 1968.
  • Sala Veratti dei Musei Civici (Varese) โ€“ Sede di una mostra dedicata alla ricerca della forma negli spessori della carta.
  • Universitร  degli Studi dellโ€™Insubria (Varese) โ€“ Collabora alla presentazione di opere grafiche e documenti dโ€™archivio relativi al rapporto di Sangregorio con la cittร .
  • Castello Visconti di San Vito e Palazzo Viani Visconti (Somma Lombardo) โ€“ Spazi permanenti dove sono esposte sculture monumentali dellโ€™artista.
  • Spazi pubblici e tematici in vari territori โ€“ Tra cui:
    • Via Clerici (Milano) โ€“ Collocazione della grande scultura โ€œItinerario nel vuotoโ€.
    • Parco dei Quattro Punti Cardinali (Taino) โ€“ Dove รจ inserita la scultura โ€œRuota di Molaโ€ (2009-2010).
    • Palazzo Tornielli (Ameno, Lago dโ€™Orta) โ€“ Un setting che enfatizza il tema del viaggio.
  • Altre localitร  โ€“ Le iniziative si estendono anche a spazi e percorsi nelle cittร  di Arona, Ispra, Angera, Cunardo, Cocquio Trevisago, Varese e al Castello di Masnago.

L’artista

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Giancarlo Sangregorio nasce a Milano nel 1925. Comincia da autodidatta a scolpire la pietra, affascinato dalla materia delle cave dellโ€™Ossola, dove trascorre lunghi periodi. Terminati gli studi classici, frequenta i corsi di scultura allโ€™Accademia di Brera a Milano, sotto la guida di Marino Marini.
Esordisce nel 1948 partecipando alla Prima Biennale dโ€™Arte Sacra al Palazzo del Broletto di Novara. Nel 1949 prende invece parte al Premio Internazionale Cittร  di Varese allestita a Villa Mirabello e nel 1950 partecipa al Concorso dโ€™arte contemporanea presso la Galleria Nazionale dโ€™arte moderna di Roma. Dal 1950 al 1958 soggiorna spesso in Versilia, dove lavora il marmo delle Apuane, modella figure e cuoce ceramiche nelle fornaci di Viareggio. Intraprende lunghi viaggi allโ€™estero, in particolare a Parigi, dove ha uno studio.
รˆ del 1952 la sua prima personale a Milano alla Galleria Colonna. Da allora รจ presente alle piรน significative manifestazioni dโ€™arte nazionali e internazionali, come la Quadriennale di Roma (1955), la Biennale di Venezia (1956-1964) e la Biennale di scultura di Carrara (1957-1967-1969-1973).
A partire dagli anni Sessanta incomincia unโ€™intensa attivitร  espositiva in tutta Europa: Bruxelles, Dรผsseldorf, Stoccarda, Locarno, Basilea, Colonia, Friburgo.
Lโ€™interesse per le arti primitive, lo avvicina allโ€™Africa dei Dogon e proprio in Mali viene a contatto con la realtร  cultuale delle maschere. Dopo lโ€™Africa, รจ la volta di un viaggio in Oceania che lo porta lungo il corso del fiume Sepik dove si avvicina ai lavori degli scultori della Nuova Guinea.
Allโ€™inizio degli anni settanta nascono le prime impronte in cellulosa di lino e cotone, una ricerca che nasce dalle forme della sua scultura, impresse nella carta bagnata, e che porterร  avanti fino agli anni duemila.
Giancarlo Sangregorio ha vissuto e lavorato a Sesto Calende fino al 2013, nella casa-atelier oggi sede della Fondazione da lui voluta per sostenere e divulgare la sua opera.

La Gallery

Info

GIANCARLO SANGREGORIO. 100 ANNI (1925-2025).
La pietra il legno i luoghi. Un viaggio tra le opere e i luoghi dello scultore
Ideato e curato da Lorella Giudici e Francesca Marcellini
Principali sedi Milano, Varese, Lugano, localitร  sulle sponde lombarda e piemontese del Lago Maggiore
Data aprile โ€“ dicembre 2025
www. fondazionesangregoriogiancarlo.it

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