Negli spazi di Atipografia, ad Arzignano, prende vita “Disgelo”, la mostra personale di Gregorio Botta, visitabile dal 27 febbraio al 24 aprile 2025.
Curata da Elena Dal Molin, la rassegna si inserisce nella programmazione culturale dello spazio espositivo, che coniuga ricerca artistica e dialogo con il luogo. La mostra presenta un nucleo di opere, quasi tutte inedite, pensate appositamente per gli ambienti della galleria.
Il percorso espositivo
Il lavoro di Gregorio Botta si sviluppa attraverso la pratica dellโessenziale. Lโartista si muove in una dimensione fatta di assenza e delicatezza, dove la leggerezza delle forme si fonde con la forza primordiale degli elementi naturali. Aria, acqua, terra, insieme a materiali come cera, alabastro, ferro e foglie, diventano strumenti espressivi capaci di evocare il silenzio e il fluire del tempo. Ogni opera invita il visitatore a un confronto intimo e contemplativo, in cui lโarte si fa esperienza sensoriale e meditativa.

L’idea curatoriale e il dialogo con lo spazio
La scelta del titolo “Disgelo” suggerisce un passaggio, un momento di trasformazione in cui la materia si scioglie e si rinnova. Il percorso espositivo รจ pensato per guidare il pubblico attraverso una riflessione sul rapporto tra pienezza e vuoto, presenza e assenza. Ogni installazione รจ concepita in relazione con gli spazi della galleria, ex tipografia di famiglia, che diventa contenitore e parte integrante della narrazione artistica.
Un tassello nella ricerca artistica di Botta
Questa mostra segue la personale dellโartista alla Fondazione Volume! di Roma (dicembre 2024) e anticipa lโimportante esposizione al Museo MAN di Nuoro, in apertura il 21 marzo. Il progetto espositivo di Atipografia si inserisce nel piรน ampio percorso di Botta, caratterizzato da una continua indagine sulla fragilitร della materia e sulla potenza evocativa degli elementi naturali.
L’artista

Gregorio Botta nasce a Napoli nel 1953, vive e lavora a Roma.
Artista di adozione romana,studia allโAccademia di Belle Arti di Roma dove segue i corsi di Toti Scialoja. Dopo
la prima personale presso la galleria Segno di Roma nel 1991, riceve grande attenzione dalla critica in
occasione di diverse esposizioni in molte gallerie italiane e estere. Una ricerca sullโencausto mette Botta in
relazione con la cera, materia che segnerร ฬa lungo il suo lavoro. Questโamore iniziale lo porta poi a creare
opere con il vetro, il piombo, il ferro, e con elementi naturali quali il fuoco, lโacqua, lโaria. Lโarte di disegnare
con la luce, con la trasparenza e con la leggerezza gli permette di creare opere sempre piรน rarefatte che
sottolineano unโarte del togliere, e che si pongono al confine della visibilitร ฬ. Si tratta di una ricerca di radicale
essenzialitร ฬsia negli elementi sia nelle forme. Sue opere appartengono a collezioni pubbliche e private, tra
cui: Galleria Nazionale dโArte Moderna, MAXXI, Macro, Roma; Palazzo delle Esposizioni, Collezione La
Farnesina; Madre, Napoli; Mart, Rovereto; Musma, Matera; European Community Bank, Francoforte; Philip
Morris, New York.
Ha esposto in numerose gallerie italiane e straniere, nonchรฉ in diverse istituzioni pubbliche tra cui: la
Fondazione VOLUME! (nel 2009 e nel 2024), a Palazzo Te a Mantova (2014), MAC di Lima (2015) e Mac di
Santiago del Chile (2016), al Forte di Bard in Val dโAosta (2017). Nel 2020 espone alla Galleria Nazionale dโarte
Moderna a Roma, nel 2025 รจ in programma una mostra al MAN di Nuoro. Ha firmato le scenografie di tre
spettacoli di Sergio Rubini: Delitto e Castigo, Dracula e Il caso Jekyll. Scrittore e saggista, ha pubblicato per
Einaudi Pollock e Rothko, il gesto e il respiro e per Laterza Paul Klee, genio e regolatezza.
Exhibition View
Info
Disgelo
Una mostra personale di Gregorio Botta
A cura di Elena dal Molin
27 febbraio โ 24 aprile 2025
Atipografia
Piazza Campo Marzio, 26
Arzignano, Vicenza