Body Buildings, vedute della mostra , Galleria Continua / Pechino, 2024, Cortesia: l'artista e GALLERIA CONTINUA, Copyright: © l'artista, Fotografo: Huang Shaoli

“Body Buildings” di Antony Gormley: il dialogo tra essere umani e ambiente edificato in mostra a Pechino

Body Buildings è la terza personale di Antony Gormley alla Galleria Continua di Pechino, dopo le acclamate esposizioni Another Singularity (2009) e Host (2016).

Questa nuova mostra si concentra sull’intenso dialogo tra l’essere umano e l’ambiente edificato: quegli spazi e quelle strutture create dall’uomo che definiscono e, talvolta, limitano il nostro vivere quotidiano. Attraverso sculture e disegni in terracotta e ferro, materiali fortemente legati alla cultura e all’architettura cinese, Gormley invita il visitatore a “pensare e sentire il corpo” all’interno di questo contesto costruito.

IL CORPO COME DIMORA

Opera centrale della mostra, Resting Place II offre un campo visivo articolato e labirintico, composto da 132 corpi a grandezza naturale realizzati con mattoni di terracotta impilati. Questo paesaggio scultoreo esplora il concetto del “corpo a riposo” come dimora primordiale. Le posture dei corpi, da quella rilassata alla posizione fetale, creano un’esperienza multisensoriale per il visitatore, che diventa parte integrante dell’opera muovendosi attraverso il campo.

Gormley descrive l’installazione come un’indagine sul rapporto tra il corpo umano e la terra, evocando due tipologie di “abbandono”: quello rilassato, come il corpo che si distende su una spiaggia, e quello del migrante che cerca una nuova casa. Osservata dall’alto, l’opera si trasforma, assumendo le sembianze di una città in miniatura che invita alla riflessione sull’intimità del corpo e sul suo rapporto con l’architettura.

INFRASTRUTTURE E RELAZIONI

Accanto a Resting Place II, le sculture in ferro Circuit e Ally approfondiscono le analogie tra il tessuto urbano e le connessioni umane. In Circuit, le infrastrutture urbane – strade, circuiti elettrici, fognature – diventano un apparato circolatorio che unisce due corpi. Ally, invece, utilizza massicci blocchi di ghisa per rappresentare la stabilità reciproca che si raggiunge condividendo un comune centro di gravità.

Queste opere, con la loro carica simbolica, sottolineano come l’ambiente urbano modelli le relazioni umane e riflettano la nostra interdipendenza.

IL CORPO COME CAMPO ENERGETICO

Le sculture Short e Shame completano la riflessione sul corpo, rappresentandolo come un campo energetico indipendente che sfida la gravità e la stabilità. In Shame, Gormley evidenzia i punti di tensione – caviglie, ginocchia, bacino, testa e mani – mentre Short estende le linee di ferro oltre la superficie corporea, rompendo i confini fisici.

IL CORPO COME STRUTTURA ARCHITETTONICA

All’ultimo piano della galleria, Rule III e Buttress trasformano il corpo in un’impalcatura reticolare che richiama gli scheletri dei grattacieli contemporanei. Posizionate a ridosso delle pareti, queste opere interrogano lo spettatore sul rapporto tra l’uomo e l’architettura, rivelando come il mondo costruito influenzi profondamente la nostra esistenza.

LUCE E OSCURITA’

La mostra include anche una serie di disegni, come Singularity X ed Event VII, che evocano i primi istanti della materia astrale, e la serie Lux, che suggerisce aperture di luce intraviste dall’interno di spazi chiusi. Altri disegni, realizzati con inchiostro di fungo Coprinus comatus, esplorano l’oscurità come esperienza sia fisica che emotiva.

UNA RIFLESSIONE SULLA CONDIZIONE UMANA

Con Body Buildings, Antony Gormley offre una diagnosi visiva della condizione umana nell’era dell’urbanizzazione. Le sue sculture e disegni interrogano lo spettatore, proponendo un dialogo tra corpo, spazio e architettura. La mostra, ospitata nell’Art District 798, si conferma un evento imperdibile per chi desidera esplorare i confini tra arte, ambiente e vita quotidiana.

L’ARTISTA

Antony Gormley è riconosciuto a livello internazionale per le sculture, le installazioni e le opere d’arte pubbliche che esplorano il rapporto fra il corpo umano e lo spazio. Il suo lavoro sviluppa le potenzialità della scultura a partire dagli anni Sessanta tramite un rapporto critico con il proprio corpo e quello degli altri, tentando di rispondere a interrogativi esistenziali sulla collocazione degli esseri umani in relazione alla natura e al cosmo. Nella costante ricerca di Gormley lo spazio dell’arte è il luogo del divenire in cui possono emergere comportamenti, pensieri e sentimenti nuovi.
Le opere di Gormley sono state esposte ovunque nel Regno Unito e in tutto il mondo in

INFO

ANTONY GORMLEY
BODY BUILDINGS
Galleria Continua Beijing Art Dst. 798, 2 Jiuxianqiao Rd. Chaoyang Dst, Pechino
fino al 14 aprile 2025

EXHIBITION VIEW

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