Dal 19 al 31 marzo 2025 la Casa degli Artisti di Milano è aperta al pubblico per conoscere e approfondire i progetti che l’hanno abitata dall’inizio dell’anno.
Il piano espositivo situato al piano terra e gli atelier ospitati negli altri due piani sono dedicati agli allestimenti delle restituzioni degli artisti che hanno manifestato un sentire comune nella volontà di dar vita ad un Public Program co-generativo che culminerà il 31 di marzo con un incontro incentrato sul tema della ricerca intesa come pratica-azione che si genera e si rinnova nel gesto stesso dell’indagare.
Con la residenza AAA Atelier Aperti per Artista, Casa degli Artisti ribadisce la sua destinazione originaria, in una città in cui gli spazi di lavoro sono sempre più preziosi e precari. La Casa sostiene oggi la pratica e la ricerca artistica e critico-curatoriale nell’ambito delle arti e culture contemporanee e con AAA intende intercettare e rispondere al sentito bisogno di trovare in città spazi adeguati e tutelati.
IL PERCORSO ESPOSITIVO
Entrando nello spazio espositivo, i visitatori sono accolti dalle opere di Mariangela Bombardieri, un’artista multidisciplinare che crea dispositivi futuribili per potenziare, curare e valorizzare le imperfezioni e alterazioni del corpo umano. In questa ricerca ha trasformato ordigni bellici atti a distruggere vite umane in oggetti artistici volti alla riflessione.

Si prosegue nello spazio allestito da Sacha Turchi con le sue imbracature scultoree cucite a mano in fibra di ortica per indagare sulla condizione femminile. Le opere dedicate alla muta animale giocano sull’ambiguità del termine per sottolineare l’identità temporaneamente soffocata.

La messicana Sai Iturriaga Sauco propone una visione dei territori in una dimensione sonora e narrativa attraverso un percorso transmediale. Il progetto include la creazione di un videogioco musicale contenente i videosaggi realizzati da Eduardo Bello e la scultura iperrealista di una sirena, simbolo della relazione tra umano e natura, realizzata in collaborazione con la scultrice polacca Monika Grycko.

Salendo al primo piano, l’atelier allestito da Andrea Amadei, trasporta il pubblico in una sorta di grotta virtuale dove videoproiezioni, disegni e dipinti rappresentano l’essere umano nell’epoca della smaterializzazione digitale. I modelli visivi creati da sistemi di generazione automatica diventano strumenti critici dei comportamenti sociali.

Nicola Di Giorgio con i suoi assemblage, si confronta con il concetto di opera aperta teorizzato da Umberto Eco. Attraverso i frammenti di memoria, poeticamente ricomposti, accoglie lo spettatore in una relazione confidenziale con l’artista, legando i ricordi di generazioni lontane tra loro.

Al secondo piano, Olivia Vighi espone i polittici che, per loro stessa natura, si presentano da sempre come composizioni capaci di tenere insieme elementi tra loro dissimili. Opere di grandi dimensioni all’interno delle quali ha messo in atto un processo di scarnificazione lasciando grandi masse di colore e di segni al di sotto delle quali lo spazio si piega.

Manuel Contreras Vazquez, compositore e performer cileno-spagnolo, ha articolato il suo progetto in tre attività. La stesura di un articolo per la Revista Musical Cilena in onore del cantautore Victor Jara, la pubblicazione di un nuovo cd e la performance in programma il 30 marzo utilizzando strumenti convenzionali e antichi, tre voci femminili, oltre a un dispositivo costituito da materiali di recupero.

INFO
AAA Atelier Aperti per Artista
“Research Approach”
Fino al 31 marzo 2025
Casa degli Artisti
Milano, corso Garibaldi 89A/via Tommaso da Cazzaniga
www.casadegliartisti.org